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MotoGP Austin: harakiri Marquez, vince Rins

 Marc Marquez si butta via nella “sua” corsa preferita. Nel GP di Austin, che l’aveva visto finora vincere sempre, il Cabroncito cade mentre stava dominando la gara. Ne approfitta Rins, che batte Rossi allo sprint finale. Sul podio anche Miller. Dovizioso nuovo leader del Mondiale MotoGP. 
Podio GP Austin 2019

 Per la legge dei grandi numeri doveva accadere prima o poi. Succede nella maniera più clamorosa. Al settimo tentativo utile Marc Marquez viene spodestato dal trono nel GP di Austin che finora lo aveva visto sempre vincente. 

Il Cabroncito, quando sembrava avviato verso l’ennesimo trionfo ad Austin, cade e abdica dal suo personale feudo. Appare il Jolly. Ad approfittarne è Alex Rins che con la Suzuki beffa Valentino Rossi negli ultimi giri e trova il suo primo successo nella classe regina. 

Sul podio anche la Ducati Pramac di Jack Miller, altro protagonista di una gara rocambolesca e per questo ancora più spettacolare. 

Gioisce anche Andrea Dovizioso, 4°, e nuovo leader del Mondiale MotoGP. Un esito inaspettato alla vigilia, viste le premesse che vedevano il campione in carica largamente favorito. 

  La domenica nera di Marc e della Honda

 All’inizio sembrava di assistere al solito monologo di Marquez, come ne abbiamo visti tanti negli ultimi anni, soprattutto ad Austin. Lo spagnolo fa subito valere un passo superiore rispetto ai rivali. 

L’unico a provare a tenere botta è Rossi, anche se la sensazione è che soltanto un passo falso del Cabroncito possa sovvertire un verdetto già scritto. 

Questo avviene all’11° giro, quando Marquez, che aveva già un 1” di vantaggio, commette un errore di leggerezza, convinto forse di avere vita facile fino al traguardo. Prima cade in curva, poi scivola di nuovo nel tentativo di rialzare la moto. 

Non è la prima volta che Marc accusa questi passaggi a vuoto, da cui ha sempre saputo ripartire. Vedremo se saprà reagire ancora una volta. 

Una domenica nera invero per i piloti della Honda. Poco prima era caduto anche Cal Crutchlow, poi Jorge Lorenzo sarà costretto al ritiro per un problema tecnico. 

 Dovizioso fa il ragioniere

 Valentino balza dunque al comando, seguito da Rins e Miller. Alle loro spalle è bagarre tra Franco Morbidelli del team Yamaha Petronas e i ducatisti Dovizioso e Petrucci. 

Strepitosa la performance del Dovi, partito dal 13° posto in griglia. In un solo giro sono già sette le posizioni conquistate.

Una volta superato Morbidelli, il forlivese è autore di una gara attenta, seppur lontana dai piazzamenti che contano. I Mondiali si vincono anche così, facendo qualche calcolo ogni tanto. 

Meglio non strafare e mettere fieno in cascina, utile a gestire i periodi di crisi che sono fisiologici in questo sport. 

 Per Rossi è un bilancio agrodolce

 Davanti il duello è tra Rossi e Rins, perché Miller si stacca e pensa a conservare il podio. Per il Dottore potrebbe essere l’occasione per interrompere il tabù di vittorie che dura ormai da 21 mesi. 

A quattro giri dalla fine, lo spagnolo porta l’attacco vincente, a cui l’alfiere della Yamaha non sa più rispondere. 

Con Marquez fuori dai giochi e Dovizioso lontano, probabilmente si tratta di un’occasione persa dal Dottore per ritrovare quel successo diventato una chimera.  

La classifica dice però che Valentino è a solo tre punti dal nuovo leader del Mondiale. Rins segue a -5 dalla vetta e Marquez è dietro, a -9. 

 I top e flop della gara

 Gara da incubo invece per l’altro pilota della Yamaha, Maverick Vinales, soltanto 11°, penalizzato per una partenza anticipata. Ottimo Morbidelli, 5°, davanti a Petrucci e al compagno di team Fabio Quartararo

In ottava posizione troviamo Pol Espargarò con una KTM in grande crescita di prestazioni. Chiudono la top 10 Francesco Bagnaia, 9° con l’altra Ducati Pramac e Nakagami (Honda HLCR). 

Il 5 maggio si torna a correre in Europa: si vola in Spagna, a Jerez de la Frontera. 

MotorAge.it – Andrea Sicuro

Rins vince GP Austin
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