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Test EuroNCAP: i Suv più sicuri

Nella seconda serie di test EuroNCAP dell’anno spiccano i Suv Range Rover Evoque e Citroën C5 Aircross. Sotto i riflettori stavolta le performance garantite dal sistema di frenata automatica di emergenza Aeb.

Seconda serie dei test annuali EuroNCAP, il progetto internazionale di valutazione degli standard di sicurezza delle auto nuove, di cui è partner l’Automobile Club d’Italia.

Stavolta a meritarsi la palma di migliore sono stati due Suv di medie dimensioni, la Range Rover Evoque e la Citroën C5 Aircross, quest’ultima nella configurazione con “safety pack”. Mentre per la versione standard la valutazione si è “fermata” a quattro stelle su cinque.

Un gradito ritorno

Per la Range Rover Evoque invero si tratta di una gradita conferma. Il modello precedente era stato valutato infatti nel 2011. A distanza di otto anni, nonostante l’inasprimento dei protocolli di sicurezza avviato a inizio anno, il crossover britannico è stato in grado di replicare la stessa brillante performance, conquistando le tanto agognate cinque stelle.

Spiccano il freno automatico di emergenza in ambito urbano (Aeb, Autonomous Emergency Braking) e l’urto contro la barriera laterale. I test hanno invece evidenziato piccole criticità nella prova del colpo di frusta per i passeggeri posteriori e nella frenatura prima del contatto con un ciclista.

Piccoli dettagli che fanno la differenza

Come dicevamo sopra, la nuova Citroën C5 Aircross è stato testato sia nell’allestimento standard sia in quello con il “safety pack” (dotato del sistema di frenata automatica). Entrambe le versioni raggiungono quasi la perfezione, nonostante la loro diversa impostazione.

Nell’allestimento base, l’Aeb prevede solo la telecamera mentre in quello superiore è compreso anche il radar. Alla fine è proprio dettaglio questo a fare la differenza nel giudizio complessivo e far pendere la bilancia (comunque di poco) a favore del modello con “safety pack”.

Ottima, per entrambi i modelli, la protezione nei confronti di adulti e bambini a bordo. Qualche critica è stata invece avanzata per quanto riguarda la salvaguardia di tibia e torace del conducente e della testa del passeggero posteriore.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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