A Montmelò è di nuovo monologo delle Mercedes, straripanti in questo avvio di mondiale F1. Lewis Hamilton stravince davanti al compagno di team Bottas e si riprende la vetta del torneo. Male ancora una volta le Ferrari, entrambe giù dal podio, andato a Verstappen: Vettel 4°, Leclerc 5°.
In un mondiale F1 che sembra ormai essersi appiattito nella sua monotonia, l’unico motivo di interesse sembra essere proprio ciò che accade in casa Mercedes.
Le Frecce d’argento vincono ancora, e questo non è più una novità. Per la casa di Stoccarda è la quinta doppietta consecutiva in altrettante gare in stagione.
Stavolta in vetta sale Lewis Hamilton, che domina il GP di Spagna davanti al compagno di team Valtteri Bottas, strappandogli anche la leadership iridata.
Adesso comanda il Re Nero con sette punti di vantaggio in un torneo che registra già l’assenza di rivali credibili per il titolo. A questo scenario contribuiscono invero i molti demeriti della Ferrari, ancora una volta non pervenuta.
La Rossa finisce giù dal podio, complice una partenza sciagurata. Max Verstappen e la Red Bull ringraziano e finiscono alle spalle del team di Toto Wolff. Alle loro spalle Sebastian Vettel, 4°, e Charles Leclerc, 5°.
I conti non tornano a Maranello: Vettel dista ora 48 punti da Hamilton mentre il Cavallino è indietro di 96 punti nella classifica costruttori. Uno scenario da brividi se si pensa a quelle che erano le premesse di inizio stagione.
Ferrari: il tempo degli alibi è finito
A Montmelò ci si attendeva un deciso cambio di passo dalla Ferrari. Il potenziamento dell’ECU doveva dare qualche segnale. Invece non è ancora arrivato. E non è detto che arrivi, almeno a giudicare dai riscontri anche ora, dopo due mesi di campionato.
La sensazione è che le Frecce siano più veloci e perfomanti sia nel giro secco sia sulla lunga distanza. In una parola inarrivabili.
Più che guardare avanti, dalle parti di Maranello farebbero forse meglio a guardarsi alle spalle. In questo momento il più diretto rivale è Verstappen, che precede Vettel di due punti.
Doveva essere la tanto attesa stagione del riscatto, dopo due annate buone ma a cui è mancata la ciliegina sulla torta. Rischia invece di essere la definitiva bocciatura di un progetto tecnico.
Una gara senza particolari sussulti
La gara, del resto, non ha fatto altro che confermare le difficoltà della Rossa. Al via il più veloce è stato Hamilton, abile a bruciare il poleman Bottas.
Mentre Vettel, 3° in griglia, nel tentativo di superare il finlandese, danneggia l’ala anteriore e viene superato da Verstappen.
A questo punto, con una corsa iniziata subito in salita, la strategia è di far passare Leclerc che sembrava averne di più per attaccare l’olandese.
Seb invece gira molto più lento e chiede di anticipare la sosta per montare la gomma gialla. Al 36° giro, con Verstappen che con la gomma rossa inizia ad accusare il colpo, nuovo ordine di scuderia con il tedesco che si riporta in quarta posizione.
Dieci tornate più tardi la Safety car entra in pista per l’incidente, senza conseguenze, che vede coinvolti Lance Stroll (Racing Point) e Lando Norris (McLaren).
Alla ripartenza, dopo sei giri, Hamilton, protagonista di una corsa in solitaria, aggiunge la ciliegina del giro più veloce a una gara pressoché perfetta. Al traguardo il distacco rifilato a Bottas è di 4”.
Vettel invece non riesce a insidiare Verstappen ed è costretto a guardare gli altri sul podio. Leclerc tiene la posizione su Pierre Gasly, 6° con la Red Bull e sempre più in crescita.
Dalla roulette di Montecarlo le ultime speranze della Rossa
Completano la top 10 le Haas di Magnussen e Grosjean, rispettivamente 7° e 10°. In mezzo si piazzano la McLaren di Sainz e la Toro Rosso di Kvyat.
Ancora un fine settimana da dimenticare per Daniel Ricciardo, 12° con la Renault davanti al compagno di team Nico Hulkenberg. Male anche le Alfa Romeo: Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi precipitano rispettivamente al 14° e 16° posto.
Prossimo appuntamento il 26 maggio a Montecarlo. Chissà che la vicinanza al casinò monegasco non possa portare fortuna a una Rossa, che rischia di dire addio al mondiale già prima dell’estate.
Motorage.it – Andrea Sicuro