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MotoGP Le Mans: Marquez detta ancora la sua legge

Il vincitore di Le Mans

 Marc Marquez sembra voler lasciare soltanto le briciole in questa stagione. Il Cabroncito vince anche nel GP di Le Mans e allunga a +8 il suo vantaggio su Dovizioso nel Mondiale MotoGP. La Ducati sorride per aver portato due suoi piloti a podio: il Dovi 2° e Petrucci 3°. Rossi soltanto 5°. 

In questo momento non c’è trippa per gatti. Marc Marquez è semplicemente il più forte di tutti, almeno in questo avvio di stagione, completamente dominato dal Cabroncito. La riprova si è avuta nel GP di Le Mans, che ha visto una nuova vittoria, la terza in cinque gare, per il campione del mondo uscente.

Per inciso, soltanto l’incredibile caduta di Austin, mentre era in testa solitario, impedisce che il vantaggio in classifica sia ben più ampio. Il pilota della Honda conduce ora con otto punti di vantaggio su Andrea Dovizioso, 2° in Francia.

La Ducati può comunque sorridere perché sul podio, oltre al Dovi, ci finisce anche l’altra Desmosedici di Danilo Petrucci. Quarto Jack Miller, con la Pramac, la Ducati non ufficiale, davanti a Valentino Rossi che regala un sorriso a una Yamaha in difficoltà in questo weekend.

 Contro questo Marquez alla Ducati serve di più

 Marquez è quindi il pilota del momento, capace di imporsi su qualunque pista, in qualsiasi condizione atmosferica. A Le Mans non c’è stata la tanto attesa pioggia ma il risultato alla fine è sempre lo stesso. Partito dalla pole position, lo spagnolo ha dovuto faticare un poco per piegare la resistenza iniziale di Miller ma poi ha tagliato il traguardo in solitaria. A testimonianza di chi abbia qualcosa in più in questo frangente.

Lo ha ammesso lo stesso Dovizioso al termine della corsa: “Ci manca ancora qualcosa”. Del resto, soltanto in Qatar, nella gara inaugurale, il ducatista è riuscito ad avere la meglio sul Cabroncito dopo un estenuante testa a testa. Se a Borgo Panigale  vorranno giocarsi le proprie carte per il titolo fino in fondo, dovranno studiare qualche accorgimento per rendere la monoposto più performante.

 Una gara con pochi squilli

 In pista infatti c’è stata poca stata storia con Marquez in testa al via e Miller a inseguire. L’australiano è riuscito addirittura a un certo punto a superare il Cabroncito ma è stato solo un fuoco di paglia.

Lo spagnolo si è subito ripreso il comando della corsa facendo il vuoto dietro di sé a metà gara e tagliando il traguardo senza alcun patema. Alle loro spalle è bagarre tra le Ducati e Rossi con il Dottore in mezzo tra Dovizioso, 3°, e Petrucci, 5°.

Valentino perde progressivamente il ritmo e si stacca dal terzetto di testa, facendosi passare anche da Petrucci. Miller cala quindi nel finale favorendo le Ducati che irrompono in zona podio. Il pilota della Pramac si consola comunque con un ottimo 4° posto, ottenuto resistendo agli attacchi di Rossi che salva in parte l’onore della Yamaha.

Gara sfortunata per il collega di team Maverick Vinales, steso dalla Ducati Pramac di Bagnaia e costretto al ritiro. Out anche Andrea Iannone che getta la spugna dopo pochi giri a causa dei postumi della caduta di Jerez che gli impediscono di gareggiare al meglio. Soltanto 11° Jorge Lorenzo, lontanissimo dalle posizioni che contano e ancora da un livello accettabile per un ex campione del mondo.

  Tutti al Mugello

Prossimo appuntamento il 2 giugno al Mugello, quando l’auspicio sarà quello di assistere di nuovo alla vittoria di un italiano, come accadde nel 2017 a Dovizioso. Chissà che questa non possa essere la classica gara capace di dare una svolta alla stagione che fin qui ha visto un unico grande protagonista.

   MotorAge.it Redazione – Andrea Sicuro

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