Numeri deludenti per la Casa milanese che impongono di accelerare sulla realizzazione di nuovi modelli. Magari con Alfa Romeo Tonale per cominciare.
Flessioni pesanti
Nel primo trimestre di quest’anno, l’ Alfa Romeo ha fatto segnare in termini di vendite -49% in Italia, -44,8% in Europa e -26% negli USA. Risultati preoccupanti causati da un lato dal mercato dell’auto che, a livello generale, ha visto senz’altro momenti migliori, mentre dall’altro pesa sicuramente una strategia riguardante il Marchio quantomeno da rivedere.
A incidere è soprattutto lo scarso successo della Giulia, auto eccellente sia in termini di performance globali che di qualità ma che si è vista superare soprattutto dalla Audi A4 la cui gamma, è bene sottolinearlo, è decisamente più articolata rispetto alla berlina del Biscione.
Anche Stelvio, che l’anno scorso ha fatto segnare risultati molto buoni, ha avuto un segno negativo del 27,9% sempre nei primi tre mesi del 2019 (Giulia è andata a -60%). Come abbiamo visto in apertura, è eloquente anche il -26% degli USA, dopo che l’Alfa Romeo ha archiviato un 2018 da record con 23.820 esemplari venduti (soprattutto grazie a Stelvio) e un fantastico + 98%.
Occorre accelerare forte
Secondo la nostra personalissima opinione, Giulia sconta l’assenza di una versione station wagon, presente al contrario nelle precedenti 159 e 156 e riguardante la maggior parte della concorrenza. E proprio un’ eventuale SportWagon potrebbe, se deliberata in tempi brevi, cominciare a ridare ossigeno al glorioso Marchio del Biscione Visconteo.
Inoltre, sia Giulia che Stelvio pagano la presenza di sole tre motorizzazioni a benzina, due delle quali (il 2.0 Turbo 280 CV e il 2.8 bi-turbo 510 CV) gravate dal famigerato superbollo. Tutto questo proprio nel momento in cui le unità diesel, per colpa di una politica internazionale discutibile a dir poco che mette all’indice le motorizzazioni a gasolio, vedono flessioni importanti.
Occorrerebbe quindi allargare l’offerta dei propulsori a benzina, dando il via libera anche alle versioni ibride plug-in di Giulia e Stelvio. Inoltre, in questo contesto hanno i loro riflessi negativi anche l’uscita di produzione della Mito, nonché la presenza della Giulietta. Giulietta che, bella e riuscita fin che si vuole, è pur sempre sul mercato da 9 anni, è probabilmente “la meno Alfa tra le Alfa”. Sia per vecchie scelte come le sospensioni anteriori meno raffinate rispetto alla progenitrice 147, che per le motorizzazioni condivise con troppi altri modelli del Gruppo FCA.
Anche Giulietta ha fatto il suo tempo
Come se non bastasse, la versione top di gamma è rappresentata da una motorizzazione diesel, cosa mai vista su un’ Alfa Romeo anche se il 2.0 Multijet 170 CV è una delle migliori proposte del segmento. In sintesi anche Giulietta ha fatto il suo tempo e ci vorrebbe un’erede, magari a trazione posteriore e sviluppata sulla medesima piattaforma Giorgio di Giulia e Stelvio. Un modo per creare una vettura dal comportamento su strada impeccabile e “a misura di Alfista”, ma anche per ottimizzare i costi di produzione.
Rimangono, infine, 4C Coupè e Spider che hanno sempre rappresentato, giustamente, modelli di nicchia. In conclusione, allo scorso Salone di Ginevra è stato presentato l’ Alfa Romeo Tonale, prototipo di uno splendido SUV compatto la cui linea è dovuta alla genialità di Alessandro Maccolini, designer dalla lunghissima militanza al Centro Stile Alfa. Ebbene, il Tonale è piaciuto e piace moltissimo, le concessionarie sono subissate quotidianamente da domande sul quando entrerà in produzione. Sarebbe quindi il caso di accelerare al massimo il processo di realizzazione del Tonale definitivo, magari lavorando giorno e notte e arrivando a presentarlo a inizio 2020.
Naturalmente sospensioni, motori e trasmissioni dovranno essere esclusivi, perché nonostante la crisi di vendite la strada tracciata da Alfa Romeo al 100% come Giulia e Stelvio è quella giusta e non si può tornare indietro. Una gamma completa e riuscita farà da volano anche per le vendite di modelli attualmente in difficoltà. E ricordiamoci sempre che Alfa Romeo è gloriosa, unica e inimitabile.
Gian Marco Barzan