Test Toyota Supra Gr: sportiva senza esagerazioni
Al volante della nuova Supra emerge l’anima gran turismo, ma è in pista che si percepisce la sua vera essenza che offre divertimento, sicurezza e notevoli performance.
Giapponese con il “passaporto” tedesco
Non è certo un mistero che la Toyota Supra Gr nasca sulla base della BMW Z4, dalle quale ha preso in prestito sia il pianale che la tecnica, motore e trasmissione compresi. Ma la sportiva giapponese, come abbiamo avuto modo di verificare sulla pista di Jarama nei dintorni di Madrid ha una sua personalità ben marcata.
Infatti, in circuito gli inserimenti in curva sono veloci e accompagnati dallo sterzo diretto, mentre la trazione posteriore e la distribuzione dei pesi di 50-50 sui due assali contribuiscono a percorrere traiettorie pressoché perfette.
Il tutto lasciando inseriti i controlli elettronici di trazione e stabilità che intervengono solo quando è strettamente necessario. I controlli si possono comunque escludere, magari per fare qualche derapata controllata in pista, ma su strada la prudenza non è mai troppa ed è meglio lasciar perdere.
Motore degno della storia di Supra
Il motore della Toyota Supra Gr è il 6 cilindri in linea 3 litri Twin scroll turbo da 340 CV realizzato dalla BMW. Si distingue per l’eccezionale spinta da regimi appena oltre il minimo fino al regime di potenza massima, con un picco di “cattiveria” ai giri più alti del tutto inaspettato per motori sovralimentati del genere.
Rispetto alle BMW che condividono questo propulsore, il sound è molto più rauco e scoppiettante in fase di rilascio, tenendo conto della rotondità di funzionamento tipica dei 6 cilindri in linea. Forse il suono arriva nell’abitacolo fin troppo filtrato, ma evidentemente la scelta è stata fatta in funzione del comfort nei lunghi viaggi. E poi si può sempre semplicemente abbassare i finestrini e “spalancare” l’acceleratore in una marcia bassa per gustarselo appieno.
Piacevole da guidare
Il cambio automatico con convertitore di coppia a 8 rapporti funziona talmente bene nella modalità automatica sportiva, da far rinunciare il più delle volte al setup manuale. Ottima la frenata, anche se nelle staccate al limite vi è un leggero beccheggio che tuttavia non crea alcun problema.
Lo stile della nuova Toyota Supra Gr è unico, la classica auto che piace o non piace senza mezzi termini. Certo l’eredità da raccogliere nei confronti della precedente Toyota Supra è di quelle belle toste, anche perché questa illustre progenitrice aveva una linea da astronave ed era in tutto e per tutto una supercar.
Motorage.it – La redazione