La Giulia con cambio manuale non è più ordinabile. Una scelta impensabile solamente pochi anni fa per un’Alfa, perché oggi praticamente tutti vogliono l’automatico.
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Buono ormai per pochi irriducibili nostalgici
Certo che fa effetto sapere che l’attuale Alfa Romeo Giulia, probabilmente “la più Alfa tra le Alfa degli ultimi trent’anni” non abbia più il cambio manuale. Era già avvenuto, quasi in sordina, con la versione Quadrifoglio da 510 CV e ora tutta la gamma è equipaggiata di serie con l’automatico ZF a 8 rapporti.
Un automatico fantastico, lo abbiamo ripetuto più volte, che con le regolazioni di tecnici Alfa è in grado di effettuare passaggi di marcia in appena 150 millisecondi con il setup Dynamic del DNA inserito. E che dire di quelle fantastiche leve in alluminio per la funzionalità manuale (optional) situate fisse dietro il volante?
Evidentemente anche tra la clientela Alfa Romeo il cambio manuale era ormai destinato a pochi irriducibili nostalgici. E di questo ristretto club, lasciatecelo dire, apparteniamo anche noi. Perché vuoi mettere il piacere della guida sportiva con cambiate manuali, molto fisiche e magari una doppietta eseguita a regola d’arte per il puro semplice gusto di farlo?
Uniformità di produzione
Non era affatto male il cambio manuale dell’attuale Alfa Romeo Giulia: veloce, rapido e preciso negli innesti. Anche se non aveva quella morbidezza e l’immediatezza che contraddistingueva il famoso cambio con sincronizzatori di tipo Porsche appannaggio della Giulia originaria e derivate.
Un cambio eccezionale ancora oggi, la cui manovrabilità non è mai stata eguagliata su nessun’altra Alfa Romeo. Men che meno sulle Alfetta e derivate che avevano la trasmissione in blocco al retrotreno e passaggi di marcia duri, lenti e legnosi. Come dire l’antitesi della sportività che si richiede a un’Alfa. Nel corso degli anni, poi, le Alfa dell’era Fiat hanno avuto cambi manuali degni del compito, sino ad arrivare infatti alla trasmissione che equipaggiava l’ultima Giulia. Questione anche di uniformità di produzione, poiché la Giulia condivide moltissimo con lo Stelvio che è nato già con il cambio esclusivamente automatico.
Insomma, per comprare nuova un’Alfa con il classico terzo pedale e la leva da azionare manualmente, occorre rivolgersi alla Giulietta. Curioso che “la meno Alfa tra le Alfa” si ritrovi improvvisamente l’unica ad avere un simbolo tecnico molto legato al marchio e alla sua tradizione. Ma le leggi inesorabili del mercato non ammettono nostalgie. E in fin dei conti, trattando di supercar sportive, vedete in listino una Ferrari, una Lamborghini o una Maserati con cambio manuale?
Gian Marco Barzan