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Con Hyundai il calcio è “un gioco da ragazze”

Hyundai sposa il calcio femminile. La casa coreana e As Roma hanno organizzato una partita di pallone tra alcuni tifosi e le giocatrici della squadra femminile della capitale. Si è così voluto sfidare i preconcetti di genere che accompagnano questo sport e la società nel suo complesso.

Abbattere gli stereotipi tutti al femminile che caratterizzano ogni giorno la nostra società, nei più diversi settori, calcio compreso.

Questo sembra l’obiettivo di #UnGiocodaRagazze, l’ultima iniziativa di Hyundai, in collaborazione con l’As Roma, di cui è sponsor.

La casa automobilistica è anche partner del Mondiale di calcio femminile che si disputa in Francia fino al 7 luglio e vede protagonista anche la nazionale italiana di Milena Bartolini.

Il brand coreano ha voluto sfidare i preconcetti secondo cui questo sport sarebbe una prerogativa soltanto degli uomini. Lo ha fatto attraverso uno scherzo di cui sono stati vittime tre giovani tifosi giallorossi.

Convocati con la scusa di partecipare ad un casting per poter conoscere i loro idoli della squadra della Capitale, ad alcune domande sul calcio femminile hanno quindi manifestato alcune perplessità.

“Secondo me quello non è proprio calcio”, “il calcio, insomma, lasciamolo giocare agli uomini”. Sono state queste le risposte più gettonate. Non propriamente un esempio di signorilità.

Mai sfidare le donne

Hyundai e il calcio femminile vanno dunque a braccetto. Sta di fatto che i tre, convinti di essere stati selezionati, sono saliti a bordo di una Hyundai Tucson per essere accompagnati al campo sportivo di Trigoria, dove si allenano i giocatori dell’As Roma.

Solo che, al posto di trovare i loro beniamini, si sono ritrovate di fronte la squadra femminile allenata da Betty Bavagnoli che milita nel campionato di serie A.

I tre sono stati dunque sfidati in una partita da alcune delle sue ragazze: l’attaccante Agnese Bonfantini, le centrocampiste Vanessa Bernauer, Giada Greggi e Angelica Soffia e il difensore Heden Corrado.

Sul campo sono stati sconfitti nettamente, constando a proprie spese che il calcio femminile è diventato competitivo, al pari di quello maschile. La partita è stata ripresa in un video diventato virale.

Per la serie: mai sfidare le donne, quando pungolate nell’orgoglio. E siamo certi che, al termine del Mondiale di calcio femminile, saranno pochi quelli che penseranno che il pallone non è affare di donne.

Un binomio che si rinsalda

Hyundai ha dunque voluto promuovere i valori positivi di questo sport, senza limiti di genere o età. Non a caso, la giocatrice Giada Greggi ha lanciato un invito a fare il tifo per tutte le ragazze che giocano a calcio.

La casa di Seul non è nuova a iniziative del genere che ribadiscono il suo binomio con il mondo del pallone.

Oltre alla collaborazione con l’As Roma, dal 1999 è anche top partner della Fifa, la federazione internazionale calcistica.

Per 18 anni, fino al 2017, è stata legata alla Uefa, la massima associazione a livello europeo nel mondo del pallone. Vanta infine collaborazioni con altre squadre nazionali, tra cui gli spagnoli dell’Atlético Madrid, gli inglesi del Chelsea e i francesi dell’Olympique Lione.

Del resto, “pecunia non olet”, come dicevano i latini. E non mancano gli esempi di case automobilistiche che hanno scelto il mondo del pallone per fare soldi.

Basti pensare a Renault che nel 2018 ha firmato un contratto di sponsorizzazione triennale con il club detentore in carica del campionato francese, il Paris Saint-Germain.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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