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GP Francia: parata Mercedes e una promozione in Ferrari

 Un’altra vittoria che avvicina le Mercedes al sesto titolo consecutivo in F1. Lewis Hamilton stravince nel GP di Francia, rifilando un distacco clamoroso al suo compagno di team Bottas. Leclerc completa il podio ed è l’unico a brillare in casa Ferrari. Vettel si “consola” con il giro più veloce. 
Podio GP di Francia 2019

 Un dominio talmente evidente, che è diventato ripetitivo evidenziarlo. Le Mercedes vincono per l’ottava volta consecutiva in stagione. 

Ovvero, dominano nel GP di Francia come hanno già più volte abituato nella sua lunga egemonia che dura da quasi sei anni in Formula 1. 

Lewis Hamilton offre un’altra prova di forza disarmante a Le Castellet, suggellando quello che verosimilmente sarà il suo sesto titolo iridato. 

Il Re Nero s’impone davanti al compagno di team Valtteri Bottas e al ferrarista Charles Leclerc, senz’altro la nota più lieta del Cavallino in un’annata nata storta. 

Il suo collega, Sebastian Vettel, chiude al 5° posto, dopo un week-end difficile. Seb all’ultimo giro si prende il punticino per il giro più veloce, ma è una magra consolazione. 

La classifica lo vede lontano 76 punti da Hamilton, che comanda a +36 su Bottas, il suo più diretto inseguitore. Almeno sulla carta. 

 A un passo dalla storia

 Per le Mercedes si avvicina anche il record delle 11 vittorie di fila in avvio, un record che appartiene ad Alain Prost e alla McLaren dal 1988. 

Tre successi per eguagliarlo, quattro per superarlo e le Frecce argentate entreranno nella leggenda. Un’impresa non semplice, ma di certo non impossibile visto lo strapotere del team di Brackley. 

In alcuni casi anche fortunato, come in Canada, quando la vittoria è arrivata per la contestata decisione dei giudici di penalizzare Vettel. 

Di fatto, non c’è ombra di dubbio su quali siano stati la scuderia e il pilota migliore in questa parte di stagione. 

Per inciso, l’unico argomento di interesse sembra essere sapere chi interromperà la marcia trionfale verso l’ennesimo titolo in cassaforte. 

Soprattutto non sembrano vedersi all’orizzonte rivali in grado di gareggiare alla pari con la casa tedesca, almeno nel medio termine. 

 La Ferrari fa il compitino e Leclerc conquista valore

 Non pare esserlo questa Ferrari, reduce da un altro fine settimana tribolato. Ci si attendeva ben altra risposta dopo le polemiche di Montreal e la richiesta di rivedere le decisioni dei giudici di gara che hanno cancellato la vittoria conquistata in pista da Vettel. 

Il tedesco ha messo soltanto in parte una pezza alle qualifiche del sabato che lo hanno relegato in settima posizione. 

Ma anche in questa occasione la SF90 non è mai sembrata in grado di competere con i pluridecorati rivali che corrono con un altro passo. 

Lo si è visto già dalla partenza con Hamilton e Bottas in prima fila, davanti a Leclerc che resiste agli assalti della Red Bull di Max Verstappen. In una gara, poi, dalle emozioni assai limitate. 

In pratica sul circuito Paul Ricard non succede nulla. Vettel supera le McLaren di Carlos Sainz Jr. e Lando Norris e si porta alle spalle di Verstappen. 

Davanti Bottas, l’unico che in teoria avrebbe potuto impensierire Hamilton, rimedia dal compagno di team un distacco impietoso di 18”. Un gap che la dice lunga. 

 Leclerc è più di una speranza 

 Alla fine il “Re nero” britannico, seppur con le gomme usurate, puntava anche a guadagnare il giro più veloce. Vettel, con le posizioni ormai cristallizzate, decide allora di rientrare ai box al penultimo giro per montare le gomme soft. 

L’obiettivo è strappare in extremis quel punticino comunque utile per la classifica . Punticino che arriva. Anche se a Maranello nessuno festeggerà per quello. 

In dirittura d’arrivo Leclerc per poco non beffa Bottas, che chiude in debito d’ossigeno. Il sorpasso non arriva ma per il monegasco sono solo applausi. 

Se il presente non dice bene per la Ferrari, quantomeno ci sono segnali positivi per il futuro da parte del suo giovane talento che continua a crescere gara dopo gara. 

Prossima tappa il 30 giugno a Spielberg, in Austria. 

MotorAge.it – Andrea Sicuro

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