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Pneumatici senza aria: a cosa servono

Non è utopia ma realtà. Michelin e General Motors hanno sviluppato il prototipo Uptis, il pneumatico senza aria e a prova “di chiodo”. Si stimano minori danni alle auto e un miglior impatto a livello ambientale.

Pneumatici senza aria, che non necessitano di alcuna manutenzione, in quanto a prova di foratura. Uptis, sigla di Unique puncture-proof Tire system (letteralmente, sistema “a prova di foratura”).

Questo il nome del nuovo prototipo sviluppato da Michelin e General Motors per il comparto pneumatici.

Il tempo ci darà modo di verificarlo con maggiore accuratezza, ma intanto la novità si preannuncia interessante.

Una svolta anche ecologica

Intanto la svolta si profila epocale per quanto riguarda l’impatto ambientale. Meno gomme da sostituire, significa anche meno materie prime disperse per produrre ruote normali o di scorta.

Un fattore non di poco conto. Secondo le stima rese note da Michelin, ogni anno nel mondo sono smaltiti 200 milioni di pneumatici. Le cause sono le più varie: danneggiamenti, forature, usura, pressione inadeguata e molto altro ancora.

I pneumatici senza aria dovrebbero dunque portare un valore aggiunto da questo punto di vista. I materiali alla base dei pneumatici senza aria Uptis sono gomma e resina rinforzata con fibra di vetro.

Tutto ha un prezzo

Resta da capire come le aziende produttrici sosterranno i costi e i posizionamenti di mercato con l’introduzione di gomme apparentemente indistruttibili. Come svelato anticipatamente, saranno equipaggiati dai due brand a bordo delle loro auto a partire dal 2024.

Si presuppone infatti che questi pneumatici abbiano un prezzo più sostenuto, almeno all’inizio della loro commercializzazione.

Pare inoltre che questi nuovi pneumatici possano essere ricostruiti cinque o sei volte contro le due o tre in media dei pneumatici in commercio attualmente.

Vedremo che cosa porterà questa innovazione. Per ora, almeno dal punto di vista dei consumatori, la rivoluzione sembra intelligente.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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