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Aprilia Tuono sulle vette della Pikes Peak

Il pilota australiano Rennie Scaysbrook ha portato l’Aprilia Tuono… in alto. La casa di Noale si è aggiudicata l’ultima edizione della Pikes Peak, la corsa in salita sulle montagne del Colorado. Un’edizione funestata dalla morte del campione in carica, Carlin Dunne, deceduto in un incidente.

Con un pensiero rivolto verso l’alto a un amico che non c’è più. L’Aprilia Tuono, condotta dal pilota australiano Rennie Scaysbrook, si aggiudica l’edizione 2019 della Pikes Peak, la celebre gara in salita che si corre ogni anno sulle montagne del Colorado, negli Stati uniti.

La casa di Noale si è imposta nella categoria Heavyweight al termine della manifestazione funestata dalla morte di Carlin Dunne che ha perso la vita in un drammatico incidente.

Il 36enne statunitense, un veterano della corsa di cui era campione uscente, gareggiava nella categoria Exhibition Powersport.

È caduto mentre si accingeva a vincere la quarta tappa, a bordo della sua Ducati Streetfighter V4 del team Spider Grips. Dunne stava inoltre per stabilire il nuovo record della Pikes Peak.

Chiaro quindi che non si sia trattato di una corsa normale, per tutti i piloti. Ma, come si dice, “show must go on”. E da questo punto di vista l’Aprilia ha fornito la risposta migliore.

Scaysbrook è stato in grado di raggiungere i 4.302 metri della vetta in nove minuti, 44 secondi e 963 millesimi. Il tempo rappresenta il record della categoria Heavyweight.

Un’atmosfera surreale

Al termine della gara Scaysbrook ha avuto parole solo per ricordare l’amico e avversario appena scomparso.

«È stata una gara spettacolare – ha commentato Scaysbrook – ma solo fino a quando non abbiamo saputo dell’incidente. Carlin era una parte enorme di tutta la mia esperienza in questa gara. È stato la mia guida quando mi sono presentato come rookie nel 2016, fino al nostro testa a testa nella Pikes Peak del 2018. Era un vero gentleman. Siccome siamo stati gli ultimi due a partire, mi ha stretto la mano, mi ha augurato buona fortuna e ci siamo dati appuntamento al traguardo, in cima alla montagna. Abbiamo perso un vero campione».

Riguardo alla gara ha poi aggiunto: «È stata una di quelle occasioni nelle quali sei tutt’uno con la tua moto. Abbiamo lavorato per questo tutta la settimana, migliorando sempre, prova dopo prova, per questo voglio ringraziare il team fantastico che mi ha permesso di cogliere questo risultato».

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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