GP Silverstone: Hamilton torna re d’Inghilterra
Lewis Hamilton torna profeta in patria nel GP di Silverstone, vinto davanti al compagno di team Bottas. Il britannico trionfa davanti ai suoi connazionali e allunga in vetta al Mondiale F1: ora comanda a +39. Gli unici sorrisi per la Ferrari arrivano da Leclerc, terzo al traguardo. Vettel ancora una volta disastroso: tampona Verstappen e chiude penultimo.
Ogni tanto la Formula 1 torna a divertire. Non si può dire infatti che siano mancate le emozioni nel GP di Silverstone. Pur se vincono ancora le Mercedes, per la nona volta in stagione su dieci appuntamenti, nel Mondiale di F1.
Lewis Hamilton trionfa davanti al suo pubblico e dilata il suo vantaggio in classifica sul compagno di team Valtteri Bottas (2° al traguardo). Il finlandese è ora lontano 39 punti in un torneo sempre più a tinte argentate.
Un campionato nel quale la Ferrari continua a recitare la parte di comprimario. Ancora una volta a salvare l’onore del team di Maranello è Charles Leclerc, che termina in terza posizione. Il monegasco si conferma la stella più splendente di quest’annata grigia per il Cavallino, ancora a secco di vittorie.
Non è più una novità purtroppo la crisi di Sebastian Vettel, protagonista in negativo per il tamponamento ai danni di Max Verstappen al 37° giro, mentre era in lotta per il podio. Il tedesco viene penalizzato di 10” e finisce tristemente 16°. Una posizione inaccettabile per un quattro volte campione del mondo che lo scorso anno s’impose in terra d’Albione.
Sembra una vita fa: da allora Seb ha vinto soltanto una volta, in Belgio, nell’agosto 2018.
Dov’è finito il vero Vettel?
Occorre partire da qui per dare una spiegazione al lungo tunnel nel quale sembra finito il pilota tedesco. Driver sul quale il compianto Sergio Marchionne aveva riposto le proprie speranze di riportare la Rossa sul tetto del mondo.
È evidente che sia subentrata anche una motivazione psicologica. Nei momenti topici, appena sente la pressione di dover rincorrere a tutti i costi, Vettel perde la lucidità. E sbaglia, lasciando sul piatto punti importanti nel Mondiale. E’ forse l’immagine Ferrari a fargli questo effetto?
È lunga ormai la lista di errori compiuta dal tedesco nell’ultimo anno, da Hockenheim a Suzuka passando attraverso Monza. Gare perse in malo modo che hanno stroncato sul nascere le speranze iridate della Ferrari.
Ma evidentemente il passato non ha insegnato nulla perché quanto successo a Silverstone non è nient’altro che la conferma della spirale negativa in cui si è infilato il ferrarista. Appare evidentemente che qualcosa si sia rotto e vada aggiustato al più presto.
Chissà che respirare aria di casa (prossima gara il 28 luglio in Germania) non possa fargli bene e aiutarlo a chiudere il cerchio con un passato recente da cancellare in fretta.
Speranza Leclerc ma il presente è dalla parte di Hamilton
Il Cavallino può però sorridere per l’ennesima prestazione da talentuoso di Leclerc, che in questo momento rappresenta la sola realtà per il presente e per il futuro.
Il monegasco, anche con un pizzico di fortuna per la collisione tra Vettel e Verstappen, strappa il podio con le unghie e con i denti. La spunta dopo aver battagliato a lungo con il pilota Red Bull in una riedizione del duello andato in scena in Austria.
Non poteva fare di più in una gara contrassegnata ancora una volta dallo strapotere delle Mercedes (e di Hamilton in particolare), che hanno dettato legge su questa pista.
Il Re Nero si porta a casa anche il punticino per il giro più veloce e vede sempre più vicino il suo sesto titolo iridato.
Un continuo rimescolamento di posizioni al vertice
Bravo e fortunato il britannico che si riprende con gli interessi lo scettro lasciato lo scorso anno e vince in patria per la quinta volta nelle ultime sei edizioni.
Hamilton, partito alle spalle del collega Bottas, dimostra fin dalle battute iniziali di non volerla dare vinta al compagno. Il britannico prima sorpassa il finlandese che gli restituisce subito la pariglia mentre dietro di loro succede di tutto.
Occhi puntati su ciò che accade tra Leclerc, scattato 3°, e Verstappen, 4°. Emblematico ciò che avviene al 14° giro quando entrambi rientrano ai box e lottano ruota a ruota per la posizione.
L’olandese riesce a uscire davanti al rivale che non si dà per vinto e si riprende il terzo posto, restituendogli la ruotata incassata a Spielberg e costatagli la vittoria.
Intanto Vettel, 6° in griglia, si sbarazza di Gasly e si porta in quinta posizione, appena dietro Verstappen.
Tuttavia, a differenza delle precedenti opache esibizioni, il francese della Red Bull si dimostra in palla e si riporta davanti prima di essere chiamato per il pit stop.
L’episodio spartiacque al 20° giro quando Giovinazzi finisce nella ghiaia a causa di un problema tecnico alla sua Alfa Romeo e la direzione gara manda in pista la Safety Car.
Hamilton e Vettel, che finora non si erano fermati, ne approfittano per mettere le gomme bianche e andare fino alla fine. Subito dopo rientra anche Verstappen.
Qui la Ferrari ha un’esitazione e tarda a richiamare Leclerc, che finisce così dietro le Red Bull. La situazione vede dunque Hamilton al comando, seguito da Bottas e Vettel con Verstappen, Gasly e Leclerc che chiude il plotone dei big.
Leclerc si riprende ciò che l’Austria gli aveva tolto
Il monegasco ferrarista ha un guizzo e scavalca Gasly portandosi in quinta posizione. Ma proprio quando le gerarchie sembrano ormai delineate, accade l’irreparabile.
Verstappen passa Vettel che però non ci sta e, come spesso gli capita, è troppo irruento finendo per tamponare l’olandese. Leclerc ne approfitta per salire in zona podio mentre Seb deve rientrare ai box per sostituire il muso rimasto danneggiato.
Stavolta, a differenza di quanto successo in Canada, la penalizzazione è indiscutibile, anche se a conti fatti incide poco o nulla sull’ordine di arrivo.
Mentre Charles si riprende i punti che la controversa decisione dei giudici di gara a Spielberg gli aveva tolto.
Vettel, rientrato ultimo, finisce 16°. Verstappen riparte invece 5°, dietro anche al compagno di team Gasly. La gara in pratica finisce qui con le Mercedes che tagliano il traguardo indisturbate davanti a un Leclerc che, con questo podio, si porta inoltre a soli tre punti di distanza da Vettel, 4° in classifica generale alle spalle anche di Verstappen.
Dietro ai due alfieri della Red Bull, si piazzano Carlos Sainz Jr. con la McLaren. Chiudono la top 10 Daniel Ricciardo (Renault), Kimi Raikkonen con l’Alfa Romeo, Daniil Kvyat sulla Toro Rosso e l’altra Renault di Nico Hulkenberg.
MotorAge.it – Andrea Sicuro