Non è un paradosso ma realtà. Jaguar Land Rover sta sviluppando una tecnologia che permette all’automobile di rilevare l’umore del conducente e metterlo in condizione di guidare più sereno.
Come una moglie premurosa che capisce subito se c’è qualcosa non va nel momento in cui ti osserva. Anche un’auto può fare la stessa cosa. Jaguar Land Rover la sta metttendo a punto.
La casa di Coventry sta mettendo a punto un’applicazione dell’intelligenza artificiale in grado di interpretare lo stato d’animo del guidatore e migliorarne il benessere intervenendo sulla regolazione di tutte le funzioni dell’abitacolo interno. E nel contempo liberarci dai mugugni e dallo stress del quotidiano.
Un ampio ventaglio di opzioni: ma sarà davvero così?
Sembra strano da dirsi ma è veramente così. Tutto sarebbe “merito” di una videocamera rivolta verso il guidatore mentre sensori biometrici ne controllano e valutano l’umore.
In questo modo sarebbe possibile tarare di conseguenza l’intero ventaglio di funzioni dell’abitacolo, inclusi riscaldamento, ventilazione, condizionamento, media e illuminazione ambientale.
Le regolazioni della cabina variano inoltre reagendo alle espressioni facciali del pilota. L’intento è contribuire a ridurne lo stress che può subentrare anche quando ci si mette al volante, con tutti i rischi che ne conseguono anche per la sicurezza.
Con il tempo, il sistema è congegnato in modo da apprendere le preferenze del pilota e personalizzare le regolazioni. Si potrà, ad esempio, cambiare il colore dell’illuminazione ambientale con uno più riposante se il sistema rileva uno stress. Oppure scegliere la playlist preferita, o diminuire la temperatura in cabina, qualora venissero rilevati segni di stanchezza.
«Nel nostro percorso verso la futura guida autonoma il guidatore resta, più che mai, al centro dell’attenzione -dichiara Steve Iley, Chief Medical Officer di Jaguar Land Rover -. Con un approccio olistico verso il singolo conducente, e mettendo in pratica ciò che abbiamo imparato sul benessere della persona, possiamo assicurare che i nostri clienti al volante saranno comodi, impegnati e pronti per qualsiasi scenario di guida si presenterà, inclusi i viaggi autostradali più monotoni».
Fin qui tutto molto bello, almeno sulla carta. Viene da chiedersi se questo funzionerà davvero anche in presenza di altri passeggeri a bordo.
Attenzione anche ai primi colpi di sonno
Ma non è finita qui. È allo studio anche una tecnologia simile per la seconda fila di sedili, con videocamere montate nei poggiatesta.
In questo caso, al minimo segno di stanchezza, il sistema potrebbe abbassare l’illuminazione, oscurare i finestrini e alzare la temperatura per facilitare il sonno ai passeggeri della seconda fila.
Jaguar Land Rover aveva in precedenza sviluppato la tecnologia Driver Condition Monitor, disponibile ora su tutti i modelli, che rileva la tendenza del guidatore ad assopirsi, avvertendolo per tempo della necessità di una sosta.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro