MotorAge New Generation

Mazda CX-3 1.8 115 CV Skyactiv-D AT – TEST

 Se c’è un fatto su cui è difficile discutere è che quando la vedi (se appena conosci un po’ le auto) sai decisamente che è una Mazda. La riconoscibilità dei tratti e del carattere di Casa è evidente. Intuisci pure che è un modello che deve fare la parte non della classica berlina ma di qualcosa di più “progressista”, o d’attualità. Deve fare il Crossover, compito ai quali sono appunto destinati i modelli serie CX.  
Mazda CX-3 1.8 D

 Presenza abbastanza forte, ma con dimensioni di classe media. Si tratta infatti della Mazda CX-3, con la sua sagoma alta – sportiveggiante. Sono i dettagli a dettare lo stile, la personalità. 

CX-3 è’ lungo 428 cm, largo 173 e alto 1,54 cm, con un bagagliaio la cui capienza varia da un minimo di 350 a un massimo di 1.260 litri. 

La linea di cintura alta della carrozzeria che si fa un po’ onda rende il profilo bello dinamico, lasciando però a lunotto e coda un ruolo importante nel design. Del resto la parte posteriore, con la complicità dell’ottica a Led, pare importante nella distinzione della CX-3. 

Lo stesso si può dire per il frontale, la calandra e i gruppi ottici dal disegno caratterizzato. Ma sono decisamente anche i tagli del cofano a riuscire a dare “potenza” allo stile. Fa tutto parte di quello stile che il marchio chiama KODO – Soul of Motion, frutto di una rinnovata attenzione verso il design tradizionale giapponese.

Il colore? Il Rosso Soul Red Crystal ha fatto davvero scintille tra coloro a cui MotorAge.it ha chiesto un parere, però è opzionale ( ma ne parliamo nel Box dedicato). 

Eppure la CX-3 motorizzata Skyactiv-D del Test presenta non solo l’allestimento più elevato, l’Exceed, ma include anche i pacchetti dotazioni evoluti, con importanti aggiunte per comfort e sicurezza attiva. 

 Tanta “pulizia” da sembrar strano 

 Di fatto, entrando a bordo c’è un ordine, una “pulizia” estetica che sembrerebbe quasi manchi qualcosa. Specie a chi è abituato a plance e cruscotti riempiti di comandi e strumenti. In realtà lo riteniamo davvero un riuscito studio dell’ergonomia, che non mette a vista il superfluo. Sopra il cruscotto strumenti, oltre il volante, l’hdup display riflette altri dati e valori, selezionabili a scelta.

L’insieme è sportivamente elegante, tra grigio, nero e inserti Red. Ma vogliamo dire che è anche la qualità generale, per i materiali di pregio e l’attenzione costruttiva a meritare una nota “+” sul taccuino. Tra i Crossover di stazza media, questa Mazda CX-3 la riteniamo ai vertici per qualità e design. Il concetto di “Premium”, insomma, prende seriamente corpo.     

 Meno competitivo è invece l’approccio con lo spazio. Certo, gli occupanti anteriori sono ultracomodi, tantopiù con questi sedili in pelle e le relative, ottime regolazioni elettriche. Posteriormente può andare bene lo spazio trasversale, ma quello per le gambe è abbastanza contenuto, ovviamente rispetto ad altri modelli di pari segmento. Nella media la fruibilità del vano bagagli e la funzionalità di stivaggio, con lo schienale posteriore frazionato per 1/3 e 2/3, che però non si reclina totalmente con i poggiatesta. 

  Manovre di precisione 

  Il posto di guida ha possibilità di regolazione notevoli: 260 mm in senso longitudinale e 40 mm in verticale. Il volante ha un’escursione di 45 mm in inclinazione e di 50 mm in profondità.

Tasto Start e si parte. I sensori di manovra ant./post. sono molto sensibili quanto ben calibrati. Magari sentirete parecchi “beep”, ma c’è sempre l’esatta percezione della posizione degli ostacoli.

In retromarcia lo schermo centrale offre la visione della telecamera e la grafica progressiva. Per le funzioni di navigazione occorre utilizzare il pomellino sul tunnel, ma le selezioni sono fortunatamente semplificate. 

Per il motore consigliamo di non lasciarsi condizionare troppo dal crudo numero di una potenza non “aggressiva”. Ai fatti si capisce invece che, una volta tanto, i numeri non dicono proprio tutto. Il moderno turbodiesel 1.8 Skyactiv-D è un gioiellino di efficienza, silenzioso, preciso nell’erogazione e, volendo, corposo e sveglio. 

Inoltre ha in questo caso l’appoggio del cambio automatico, che ha superato brillantemente quasi tutte le prove a cui lo dobbiamo sottoporre. La posizione Drive è veramente “multi-tasking”, dalla manovrabilità nel traffico, alla progressività fino alla partenze in salita. Solo in piena accelerazione in curva ha mostrato una frazione di secondo di vuoto, che si annulla se invece si pigia il gas senza kick-down. 

Tecnologie di qualità

Un altro aspetto positivo è nella funzione manuale sequenziale, che si comanda sia dalla leva del cambio sia dalle levette sullo sterzo. Ebbene, pur non avendo connotati corsaioli, lascia comunque andar su i giri motore senza che l’elettronica cambi rapporto. Chi guida, in sostanza, mantiene un ampio margine di controllo, e i chip evitano delle scalate fuorigiri. Questo cambio automatico 6 rapporti è un’altra delle tecnologie che rientrano nella evoluta concezione dei pacchetti Skyactiv.  

Non è tra i meno costosi (si veda ancora il box dedicato ai Consigli per l’acquisto) ma se si riesce a farlo rientrare nel budget lo prenderemmo in seria considerazione. Per rendimento lo poniamo ai vertici della categoria del CX-3, e oltre che comodissimo sa pure divertire. Con tempi di reazione pregevoli.

Il motore si spegne a veicolo fermo e riparte al tocco dell’acceleratore, con silenziosità e scioltezza. Alla fine, nelle medie d’uso, si ottengono consumi di carburante interessanti. Tra urbano ed extraurbano, con una guida standard si può stare sotto i 6,5 litri/100 Km reali. Dai 2.900/3.000 giri in su, la sete si fa progressivamente più incisiva.

Comfort, divertimento, sicurezza

 Oltre che per la sensazione qualitativa di pregio di cui si è detto, viaggiare con la Mazda CX-3 è davvero confortevole (a parte il neo dello spazio gambe posteriore). La dotazione di bordo completata (vedi sempre box relativo) ci aggiunge del suo con avvisi limiti di velocità, controlli traiettoria e i nutriti sistemi di sicurezza attiva. 

In quanto Crossover troveremmo ideale la soluzione della versione con trazione integrale AWD, anche perché per la trazione anteriore non sono previsti dispositivi di “esaltazione” del Grip, come si trovano invece su qualche altro rivale diretto.  

Di fatto la Mazda CX-3 della prova conta su un buonissimo assetto. Il che permette inserimenti in curva veloci e controllati, con rollio ben contrastato e una buona agilità che si può ritenere ai vertici assoluti della sua classe crossover. Nella fattispecie un personale mix tra berlina, wagon rialzata e coupé. Approved.

Prezzi Mazda CX-3 Skyactiv-D 

1.8L Skyactiv-D 6MT 2WD   Evolve   23.070 Euro

1.8L Skyactiv-D 6MT 2WD   Business  23.870 Euro 

1.8L Skyactiv-D 6MT 2WD   Executive  24.120 Euro 

1.8L Skyactiv-D 6MT 2WD   Exceed  25.920 Euro 

1.8L Skyactiv-D 6MT AWD   Exceed  26.820 Euro

1.8L Skyactiv-D 6AT 2WD   Exceed  27.670 Euro

1.8L Skyactiv-D 6AT 2WD Exceed  accessoriata come versione della prova 31.270 Euro

Valutazioni e guida all’acquisto

Anche la versione top di gamma con il pacchetto di equipaggiamenti del livello Exceed ha degli opzionali da scegliere e che si pagano a parte. 

Per esempio, vi piace il colore della Vernice carrozzeria “Soul Red Crystal”? In effetti è molto bello, a detta di tutti colore che si sono espressi. Però occorrono 1.100 Euro per poterlo sfoggiare. 

Passiamo al cambio automatico Skyactiv-Drive 6AT. E’ un po’ caro, 1.750 Euro. Di fatto, come leggete nella prova ha un rendimento appagante, anche nella funzione sequenziale. Vale un salto di qualità effettivo nella guida, per comfort e divertimento. Se è importante… E attenzione, è disponibile solo con l’allestimento più pregiato, l’Exceed appunto.

L’impianto di avvisi e gadget sicurezza attiva, I-Activesense Pack, comporta altri 1.000 Euro tondi tondi. Per stare al passo dei tempi e garantirsi qualche tranquillità in più, li vale. 

Il gruzzolo per avere il meglio

Per il Leather Pack, cioè il rivestimento in pelle White, occorre un plus di 1.500 Euro. Se si riesce a farlo rientrare nel budget spezzeremmo almeno una lancia a suo favore. Non solo per i servocomandi elettrici, ma per il fatto che l’abitacolo è accogliente e rimane molto più pulito. Una passata di straccio e via.   

Completando con il tutto, come sull’esemplare del test drive, la differenza da aggiungere è di 5.350 Euro. 

A questo punto però, per 900 Euro in più nel prezzo di listino, si potrebbe seriamente considerare la versione AWD, a trazione integrale a gestione automatica computerizzata. Un plus degno di nota, specie per un veicolo con fattezze da Crossover.  In fondo, dopo la Foto Gallery, trovate la scheda tecnica.

Fabrizio Romano – MotorAge.it

Scheda Tecnica  Mazda 1.8L Skyactiv-D 6AT 2WD Exceed

Motore 

Tipo : 4 cilindri DOHC 16 valvole
Diesel Skyactiv-D Direct Injection 

Cilindrata : 1.759 cc
Potenza max kW/CV 85/115 a 4.000 giri
Coppia max : 270 Nm a 1,600/2,500 

Omologazione : Euro6D-Temp
Emissioni CO2 : 129 g/Km

Prestazioni 

Accelerazione 0-100 Km/h :  11 sec,

0.400 metri :  9,5 sec.

Ripresa 70-120 Km/h in D :  10,2 sec. 

Consumi dichiarati

Combinato  4,9

Extra Urbano 4,7

Urbano 5,3

Consumi rilevati 

Combinato media  5,7   

Extra Urbano 5,6

Urbano 6,2

Dimensioni

Lunghezza : 4,275 m 

Larghezza : 1.729,5 m 

Altezza :  1.535 m 

Passo ;  2.570 m 

Carreggiata ant./post. 1.525 / 1.520 

Peso a vuoto :  1200 Kg 

Capacità vano bagagli : 350/1.260 litri 

Assetto 

Trasmissione : trazione anteriore, controllo stabilità – cambio automatico 6 rapporti con funzione manuale/sequenziale 

Sospensioni ant./post. :  schema Macpherson / Barra di torsione 

Freni ant./post. :  dischi ventilati da 295 mm. / dischi solidi da 281 mm. 

Sterzo :  pignone e cremagliera con servo elettrico 

Pneumatici :  215/50 R18  

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