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Motori turbo Renault: i più belli

Per celebrare i 40 anni dalla prima vittoria in Formula 1, Renault ha deciso di celebrare i motori turbo più significativi della sua storia. Andiamo a scoprire quali.

In origine era soltanto utilizzato in ambito automobilistico. Ora dalla sperimentazione su pista, i motori turbo Renault sono diventati qualcosa di più.

In occasione della prima vittoria in Formula 1, ottenuta dalla RS 10 di Jean-Pierre Jabouille, il primo luglio 1979, a Digione, la casa transalpina ha scelto di omaggiare i suoi propulsori V6 turbo più belli. Andiamoli a conoscere meglio nel dettaglio.

L’inizio di una lunga storia

Molti si ricorderanno quel GP di Francia per la strepitosa performance della giovane scuderia, costruitasi soltanto due anni addietro. Oltre alla vittoria di Jabouille, c’è da registrare anche il terzo posto di René Arnoux, dopo un’epica battaglia con il ferrarista Gilles Villeneuve.

A molto ha contribuito il motore 1.5 litri V6 Turbo capace di battere la concorrenza di propulsori 3.0 litri.
Il peso si aggira sui 180 Kg con starter, frizione e sistema di sovralimentazione. Il motore è stato calcolato per girare a un regime di circa 12.000 giri/min.

Per la casa francese l’inizio di una lunga e gloriosa storia che resiste tuttora con 177 vittorie, 507 podi e due titoli mondiali nel 2005 e nel 2006.

Motori turbo Renault: nel rally le prime sperimentazioni

Ma il turbocompressore era già apparso agli inizi degli anni Settanta. Per la precisione, nel 1972, è stata un’Alpine A110 gruppo 5 a essere dotata di motore turbo. Jean-Luc Thérier la porterà alla vittoria nel rally Critérium des Cévennes.

Claude e Bernard Marreau hanno invece lasciato il segno con la Renault 4 Sinpar 4X4 che ha partecipato alla Parigi-Dakar dal 1979 al 1982. In quest’ultima edizione è arrivata anche la vittoria.

Le sospensioni anteriori sono di serie, ma al posteriore viene innestato un pianale di Renault Trafic, in versione trazione posteriore. La panchetta posteriore è sostituita da un serbatoio di benzina da 200 litri che alimenta un motore Renault 18 turbo in grado di erogare 110 CV, con coppia di 21 kgm.

Ma è su pista che si è incominciato a fare sul serio nel 1975 con il prototipo di endurance A441T, seguito dalla linea delle A442, A442B e A443.

Renault 18 Turbo (1980)

La berlina media Renault 18 Turbo del 1980 spicca con un motore da quattro cilindri 1.6 da 110 CV a 5000 giri/min. Le prestazioni sono notevoli per l’epoca, con la vettura in grado di raggiungere i 185 km/h.

Il turbocompressore Garrett è situato a monte del carburatore. Il propulsore di Renault 18 Turbo ha la caratteristica di essere sovralimentato da un turbo a carburatore soffiato, alimentato da aria raffreddata. È dotato inoltre di sensore di detonazione e centralina di accensione.

Renault 5 Turbo (1981)

Commercializzata a partire dal 1980, la Renault 5 Turbo, derivata dall’utilitaria, viene progettata come un’auto da corsa per rally. Soltanto in seguito viene progettata come una vettura da strada.

Il modello prende parte alla prima Coppa europea Renault Turbo Elf, il torneo monomarca che comprende 12 gare, di cui sette come prologo di vari Gran Premi di Formula 1 e una all’apertura della 24 Ore di Le Mans.

Da ricordare il sodalizio con Jean Ragnotti, vincitore del Rally di Montecarlo nel 1981 insieme a Jean Marc Andrié. Il motore da 1,4 litri montato dietro i due sedili vanta una potenza da 160 CV a 6400 giri.

Renault 5 Alpine Turbo (1981)

Prima dell’avvento della 5 Turbo, la versione più sportiva della gamma era la Renault 5 Alpine prodotta nel 1976. La sua evoluzione, nel 1981, è rappresentata dalla Renault 5 Alpine Turbo.

Con il turbocompressore la potenza passa da 93 a 110 CV, con coppia che cresce da 108 a 147 Nm. Il modello vanta una velocità pari a 185 km/h. I nuovi cerchi e il servosterzo sono disponibili in opzione.

Renault Fuego Turbo (1983)

La coupé Renault Fuego Turbo benzina nasce sull’onda lunga dell’esperienza acquisita nelle gare. La vettura è dotata di motore turbo da 132 CV, derivato da quello montato su Renault 18 Turbo.

Quest’ultimo è alimentato da un turbocompressore Garrett T3, con carburatore “soffiato” 32 DIS, pompa di benzina elettrica e regolatore di pressione della benzina. La presenza di un motoventilatore elettrico consente di raffreddare il vano motore e la zona del carburatore, una volta spento il motore.

La velocità di punta è pari a 200 km/h con accelerazioni da zero a 100 km/h in 9,5 secondi. Attenzione anche all’equipaggiamento che comprende, tra gli altri, cerchi in lega BBS, climatizzatore, sticker “Turbo” laterali.

Renault 11 Turbo (1984)

Nel 1984 viene inserito nella Renault 11 Turbo un turbocompressore Garrett T2 nel motore da 1400 cm3 “Cléon-fonte”.Il risultato parla di 105 CV a 5500 giri/min, 157 Nm di coppia a 2500 giri/min e velocità da 0 a 100 km/h in soli 9 secondi.

R11 Renault 11 Turbo raggiunge una velocità di punta pari a 186 km/h e si distingue per il design esterno che comprende stripping laterali con scritta “Turbo”, fendinebbia e spoiler integrato nel paraurti anteriore.

All’allestimento si aggiungono il volante sportivo a quattro razze, gli strumenti e i famosi manometri di pressione dell’olio e pressione del turbo caratteristici dei modelli Renault turbo. Inizialmente disponibile a tre porte, il veicolo viene proposto nella versione a 5 porte dal 1985 e aggiungerà 10 cavalli in più arrivando a un totale di 115 cavalli dal 1987.

Renault 5 GT Turbo (1985)

La Renault 5 GT Turbo è nel 1985 la naturale evoluzione di Renault 5 Alpine Turbo. Il motore di Renault 5 GT Turbo appartiene alla famiglia dei motori “Cléon-fonte” di tipo C montati sulle gamme Renault 5, 9 e 11. Vanta lo stesso turbocompressore Garrett T2 del motore di Renault 11 Turbo.

La regolazione del turbo, tramite capsula e valvola, consente di ottenere una pressione di sovralimentazione, favorendo la potenza che si attesta a 115 CV a 5750 giri/min. La velocità massima di Renault 5 GT Turbo è di 200 km/h.

Renault Safrane Biturbo (1993)

Più di una berlina a vocazione sportiva, Safrane Biturbo è dotata di propulsore V6 PRV da 3 litri. La sua base è simile a quella dell’Alpine A610. Il motore, sovralimentato da due nuovi turbocompressori KKK di tipo K04, eroga 268 CV a 5500 giri/min.

La sovralimentazione, gestita elettronicamente, si avvale della presenza di due piccoli turbo. La coppia motrice massima è di 365 Nm a 2500 giri/min. La velocità di punta è di 250 km/h.

Renault Megane R.S Trophy (2018)

Infine, ultima ma non ultima, la Renault Mégane R.S. Trophy del 2018, basata su Mégane IV, rinforza la gamma Renault Sport. È dotata di un propulsore turbo quattro cilindri da 300 CV e 420 Nm con trasmissione EDC (400 Nm con trasmissione manuale).

Il modello conta lo stesso motore presente sull’Alpine A110 e su Mégane R.S., ma ottimizzato grazie a un turbo montato su cuscinetti a sfera in ceramica. Questa motorizzazione può essere associata a una trasmissione sei rapporti manuale o automatica a doppia frizione EDC.

Renault Mégane R.S. Trophy è dotata di telaio “Cup” con differenziale a slittamento limitato meccanico Torsen. È dotata del sistema 4 Control a quattro ruote sterzanti. Dà prova di grande efficacia in curva, trasmettendo perfettamente la potenza al suolo nelle forti riprese con le ruote sterzate.

Equipaggiata con il motore da 300 CV di Mégane R.S. Trophy, si caratterizza per un peso più ridotto (fino a 130 kg) e per il lavoro sull’aerodinamica. Il veicolo sarà lanciato sul mercato prima di fine 2019, in edizione limitata a poche centinaia di unità.

Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro

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