GP di Brno: Marquez sempre più leader
Nel GP in Repubblica Ceca arriva l’ennesima vittoria di Marc Marquez, sempre più leader del Mondiale MotoGP. Il Cabroncito domina a Brno davanti ai ducatisti Dovizioso e Miller e si porta a +63, a nove gare dal termine. Rossi soltanto 6° in un altro weekend difficile per le Yamaha.
Tanto tuonò che alla fine piovve. Pare una massima ideale per descrivere il GP di Brno in Repubblica Ceca, decima gara del Mondiale MotoGP che è ormai entrato nel suo giro di boa.
Neanche la pioggia che si è abbattuta in pista, pochi istanti prima del via, è riuscita a sovvertire la cronaca di una corsa già scritta.
Marc Marquez vince ancora, per la sesta volta in dieci appuntamenti, e mette ancora fieno in cascina verso la riconferma sul trono iridato.
Il Cabroncito amplia di cinque punti il suo vantaggio su Andrea Dovizioso, che con il 2° posto viene ora spedito a -63.
Più di due GP di distacco. Il titolo non sembra più tanto in discussione. Di questo passo l’unico vero motivo di interesse è capire quando arriverà anche la certezza matematica.
Completa il podio Jack Miller sulla Ducati Pramac. Il prossimo appuntamento è in programma l’11 agosto, in Austria.
Un dominio scritto anche nei numeri
L’abbiamo ripetuto tante volte e a maggior ragione lo ribadiamo ancora adesso. In questo momento nella classe regina non c’è un pilota così affamato e con la stessa continuità di Marquez. E il suo regno non sembra mostrare alcun cedimento.
Lo spagnolo più vince, più dimostra di voler vincere. Lo dicono i numeri di un’annata finora quasi perfetta: ogni volta che arriva al traguardo, arriva o primo o secondo.
Come dire che ci vuole qualcosa di straordinario per non vederlo tagliare la bandiera a scacchi. A Brno si è rivisto lo stesso copione già visto in stagione con una gara condotta in solitaria dalla prima all’ultima curva.
Nonostante le condizioni meteo abbiano reso sulla carta il compito più improbo, con la pole position strappata con le slick sul bagnato (2”5 sul secondo!).
La partenza ritardata di circa 40 minuti, causa acquazzone, non ha scalfito il campione del mondo che si è messo subito a dettare il ritmo.
Ducati in scia, ma ormai impotente
L’unico a provarci seriamente è stato Dovizioso. Il ducatista, 4° in griglia, si è portato immediatamente alle sue spalle e ha cercato di tenere il suo passo per due terzi di gara.
Il Cabroncito, da buon alchimista, non appena si è reso conto del pericolo, ha iniziato ad accelerare mettendo 3” tra sé e il suo avversario. Pazzesco.
A Borgo Panigale sognavano di ripetere la doppietta dello scorso anno. Ma la realtà attuale è drammaticamente diverse e narrano di una sensazione di impotenza dinnanzi a un avversario che sembra oggettivamente averne di più.
Yamaha non pervenute (ma questa non fa più notizia)
La gara in pratica racconta poco. Marquez scatta più veloce di tutti, tallonato da Dovizioso e Miller. A seguire Alex Rins della Suzuki, Pol Espargarò (KTM) e Valentino Rossi, protagonista di una gara anonima come quella di tutte le Yamaha.
Il suo compagno di team, Maverick Vinales, non va oltre il 10° posto. Non fanno meglio le M1 del team Petronas.
Fabio Quartararo chiude 7°, alle spalle del Dottore, Franco Morbidelli cade al primo giro in un incidente che coinvolge la KTM di Zarco e la Suzuki di Mir. Per Zarco gara subito finita nonostante le qualifiche lo abbiano relegato in terza piazza.
Un sorriso a Borgo Panigale arriva da Miller
Un bello squillo al traguardo del GP di Brno lo regala Jack Miller che nel finale vince il testa a testa con Rins e gli strappa il podio, il secondo stagionale per l’australiano. Punti utili per la Ducati quantomeno per mantenere aperto il discorso riguardante il titolo costruttori.
Di fatto l’unico vero obiettivo di una stagione che a Borgo Panigale si immaginavano diversa.
MotorAge.it – Andrea Sicuro