Nella gara di MotoGP di Silverstone Marc Marquez perde ancora il duello al fotofinish. Proprio come due settimane fa. Nel GP di Silverstone, però, vince Alex Rins sulla Suzuki. Paura per Dovizioso, caduto al via con la sua Ducati e svenuto. Marquez, il Cabroncito, ipoteca intanto il Mondiale MotoGP: ora è a +78 sul ducatista.
Silverstone conferma che nel Mondiale MotoGP non ci si annoia mai, fino alla bandiera a scacchi. Pazienza che i giochi per il titolo siano praticamente chiusi già da tempo.
Succede che nel GP di Silverstone Marc Marquez viene beffato un’altra volta all’ultimo, quasi come avvenuto 15 giorni prima in Austria. Stavolta per mano di Alex Rins e la sua Suzuki, al secondo successo stagionale.
E’ la prima volta in stagione che Marquez non vince per due gare consecutive, ma può comunque esser soddisfatto per aver di fatto blindato la sua riconferma sul trono.
Il suo rivale Andrea Dovizioso cade rovinosamente (per fortuna senza conseguenze) e si trova ora a -78, quando mancano sette gare al termine. Prossimo appuntamento il 15 settembre a Misano Adriatico.
In terra d’Albione è festa grande per la Spagna che piazza tre suoi connazionali sul podio. Terzo Maverick Vinales su Yamaha, che vince il duello con il suo compagno di team Valentino Rossi.
Campanello d’allarme per Marquez? Solo il tempo lo dirà
Certo, il finale può non averlo fatto felice. Del resto, chi è abituato a vincere (e spesso a dominare), non riesce a trangugiare con facilità l’amaro calice della sconfitta.
Tuttavia i conti si fanno sempre alla fine. E questi tornano dalla parte di Marquez che, scattato dalla pole position, ha visto il suo rivale numero uno subito costretto al ritiro. Quel Dovizioso che a Spielberg gli aveva soffiato all’ultimo una vittoria che sembrava già scritta. È accaduto di nuovo con il classico protagonista che non ti aspetti.
Ecco, se un campanello d’allarme si può cogliere da questa gara, ancora una volta è apparso evidente che quando messo sotto pressione, Marquez appare vulnerabile.
Dopo il Dovi, l’ha capito anche Rins che torna sul gradino più alto del podio e strappa anche il 3° posto nella classifica generale al ducatista Danilo Petrucci.
Prematuro parlare di una prima crepa nel regno incontrastato del Cabroncito che proseguirà almeno per un altro anno. Di certo, è un segnale da non sottovalutare.
Dovi, soltanto uno spavento
Per la Ducati è invece una domenica da dimenticare. Iniziata subito nel modo peggiore con Dovizioso out, non fortunato per la dinamica dell’incidente che l’ha visto coinvolto.
Dopo lo spegnimento dei semafori, Fabio Quartararo (Yamaha Petronas) cade a terra e trascina con sé il forlivese.
La Desmosedici finisce in fiamme mentre il Dovi perde momentaneamente conoscenza. Alla fine riesce comunque a scendere dalla barella con le sue gambe. Le residue speranze iridate finiscono qui ma per una volta passano in secondo piano.
I suoi colleghi Petrucci e Miller non riescono a strappare un sorriso a Borgo Panigale. Arrivano rispettivamente un 7° e 8° posto. Troppo poco per un team che parte con l’ambizione della vittoria, da troppo tempo diventato una chimera.
La Yamaha promette ma non mantiene
Non è stata una domenica felice neanche per la Yamaha e per Rossi che deve rimandare ancora l’appuntamento con la vittoria.
Il Dottore partiva dalla prima fila, 2° alle spalle di Marquez, cosa che non capitava da quattro mesi. Tuttavia le ottime sensazioni delle qualifiche non sono state confermate in gara con una M1 lontana dai migliori. Per Valentino arriva soltanto un 4° posto, dietro a Vinales, apparso in palla nel finale. Lo spagnolo è arrivato addirittura vicino alla coppia di testa.
Ma a quel punto era troppo tardi per tentare lo sgambetto (se la gara fosse durata qualche giro in più, chissà…).
Chissà che l’aria di casa (Misano dista 20 minuti da Tavullia) non sia un incentivo per Rossi, il cui ultimo successo nella top class risale ormai al 25 giugno 2017 (Assen).
Emozioni in coda alla gara
La gara vive in pratica del duello tra Marquez e Rins, l’unico in grado di tenere il passo del Cabroncito. Rossi scivola infatti fuori dalla zona podio, superato da Vinales.
Alle sue spalle Franco Morbidelli, sull’altra Yamaha Petronas, difende invece con le unghie un 5° posto, con cui eguaglia il suo miglior risultato nella classe regina.
L’attenzione è però rivolta su ciò che accade davanti. Marquez tiene dietro Rins ma non riesce nella fuga.
L’ultimo giro è da brividi: contano anche i nervi. Marc “gioca” a far passare il rivale che però rimane vicinissimo.
Proprio all’ultima curva Rins esce meglio in accelerazione e beffa il connazionale al fotofinish.
Per il resto, da segnalare l’ottimo 6° posto di Cal Crutchlow (Honda), davanti alle Ducati, a Pol Espargarò (KTM) e Andrea Iannone (Aprilia).
Chiude a punti anche Jorge Lorenzo, 14° sull’altra Honda ufficiale, al rientro due mesi dopo l’infortunio alla schiena accusato in Catalogna.
MotorAge.it – Andrea Sicuro