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Audi AI:TRAIL quattro: provocazione o prove tecniche di futuro?

Della serie “stupire con effetti speciali”, la Audi svela a Francoforte il prototipo di un fuoristrada del futuro le cui soluzioni saranno difficilmente concretizzabili su larga scala. La AI:TRAIL quattro ha sistemi per la guida assistita utili anche negli sterrati.

Audi AI:TRAIL quattro concept

La bellezza non è il suo forte

Diciamo subito che la concept car Audi AI:TRAIL quattro, oltre ad avere un nome difficile da pronunciare, non è esattamente una bellezza. Evidentemente la parola d’ordine era funzionalità, ma quegli strani volumi, gli ampi vetri e quei passaruota sproporzionati difficilmente faranno breccia nel cuore di qualcuno.

Analizzando i dettagli, la AI:TRAIL quattro è lunga 4,15 metri e presenta tecnologie per la guida autonoma del livello 4. In altre parole, può muoversi nel traffico in modo indipendente. Infatti, tra sensori, telecamere, radar e laser profusi a piene mani la guida automatica può dirsi concretizzata. E tutto questo grazie anche all’esperienza Audi compiuta su prototipi che partono da auto di serie.

Quattro anelli e cinque droni

Particolare è il portaoggetti sul tetto, dal quale si ergono cinque droni. Questi ultimi sono caratterizzati da un sistema di illuminazione con luci a LED di tipo matrix. Dubitiamo vengano confermati su un’eventuale versione di serie, mentre siamo più propensi a pensare che una tecnologia che prevede come gli pneumatici si sgonfino e rigonfino automaticamente sia più a portata di mano (o di budget a livello di costi industriali, se preferite).

Grazie a speciali sensori ottici che “leggono” le condizioni della strada, le gomme si sgonfiano quando la vettura si trova su terreni sabbiosi salvo poi rigonfiarsi nel momento in cui si torna su fondi battuti. L’ideale per la guida off road e che da anche una certa misura sul fatto che la AI:TRAIL quattro sia molto più vicina al mondo dei fuoristrada rispetto a quello dei SUV.

Motorizzazione esclusivamente elettrica

La Audi AI:TRAIL dispone di quattro propulsori elettrici, ciascuno per ruota. In questo modo si realizza la trazione integrale indotta, senza il trascinamento dei sistemi tradizionali con differenziali, così com’è assicurata la giusta quantità di coppia per ogni ruota in qualsiasi momento. Fattore che fa la differenza quando ci si deve muovere su terreni insidiosi e si desidera tutto tranne che inutili dispersioni di coppia.

Potenza elevata e buona autonomia

I quattro motori elettrici erogano una potenza massima di sistema pari a 435 CV, ma soprattutto la coppia di 1.000 Nm. Al momento le prestazioni non sono state dichiarate, ma sembra che la filosofia di questa vettura sia più orientata alla massima aderenza in ogni situazione e all’autonomia, piuttosto che alle performance vere e proprie. E a proposito di autonomia, la Casa degli anelli dichiara percorrenze tra 400 e 500 km su strada e fino a 250 km in condizioni off road. Francamente non male.

Gian Marco Barzan

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