Sono state rese note le tappe e le date della sesta stagione del Mondiale di Formula E. Intanto i team stanno definendo gli organici: Nissan conferma Buemi e Rowland per sfidare la DS Techeetah che riparte da Vergne.
Manca soltanto due mesi all’inizio della sesta stagione del Mondiale di Formula E, ma già sono partite le manovre dei team dietro le quinte. A tal proposito, Nissan e.dams, dopo una brillante stagione d’esordio, opta per la continuità attraverso la riconferma di Sébastien Buemi e Oliver Rowland.
Saranno loro a rappresentare nuovamente la scuderia nipponica che, del resto, si è ben comportata con un quarto posto nella classifica costruttori e un secondo in quella generale (quello di Buemi, alle spalle del due volte campione del mondo Jean-Èric Vergne).
La prossima edizione si presenta ancora più emozionante e non priva di sorprese, con l’ingresso di nuovi team che proveranno l’adrenalina del campionato elettrico. Da tempo si sa infatti che da quest’anno faranno parte del torneo anche Porsche e Mercedes.
Da Riyad fino a Londra: una sfida lunga nove mesi
Il via ufficiale sarà ancora una volta a Riyad, in Arabia Saudita, nel weekend del 22 e 23 novembre. Con il nuovo anno sono previste tappe a Santiago del Cile (18 gennaio), Città del Messico (15 febbraio), Hong Kong (29 marzo.
Non mancherà ovviamente l’appuntamento di Roma previsto per il 4 aprile), cui farà seguito quelli di Parigi (18 aprile), Seul (3 maggio), Berlino (30 maggio) e New York (20 giugno) prima del gran finale che si svolgerà Londra il 25 e 26 luglio 2020.
Il difficile viene ora per Nissan
Come ogni anno, vincerà chi ne avrà di più. O meglio, chi riuscirà a fare fronte alla variabile impazzita di ogni gara che, come abbiamo appreso, fa storia a sé e dove nulla può darsi per scontato. Nell’ultima stagione Nissan ha inanellato una serie di record in qualifica con sei pole position in 13 gare, uscendo alla distanza soprattutto nel finale di stagione.
Quando Buemi, conquistando quattro podi consecutivi, ha alimentato l’utopia di strappare la corona al detentore Vergne. Logico che, da ex campione della serie, le speranze di gloria siano poggiate ancora su di lui.
Rowland, dal canto suo, ha accumulato il punteggio più alto fra i “rookie”, gli esordienti. Al suo attivo anche due secondi posti e il 10° posto nella generale. Suo anche il primo storico podio del team a Sanya, in Cina.
Confermarsi però non è mai semplice e questo in casa Nissan lo sanno bene. La prossima stagione sarà quella della conferma. Dopo che nella prima si poteva far leva sull’effetto sorpresa, adesso non sarà più così.
Mercato piloti in grande fermento
Gli altri team non stanno però a guardare e si sono già mobilitati per la stagione ormai alle porte. Il team campione, la DS Techeetah, riparte ovviamente da Vergne, campione delle ultime due edizioni ma al momento non si ancora chi sarà la seconda guida.
Il suo compagno di team negli ultimi due, André Lotterer, ha infatti accettato la sfida della Porsche e affiancherà lo svizzero Neel Jani (una comparsa nella stagione 2017-18 con la Dragon Racing).
L’altro cambiamento degno di nota riguarda la BMW che punta su Maximilian Gunther, al posto di Antonio Felix Da Costa, al fianco di Alexander Sims. Mentre Mercedes, per il suo debutto in Formula E, ha scelto Stoffel Vandoorne e l’olandese classe 1995, Nyck De Vries, che dopo un passato in Formula 2 ha ora l’opportunità di misurarsi con i “grandi”.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro