GP Belgio: finalmente Ferrari! Vince Leclerc
Charles Leclerc rompe il tabù e nel GP del Belgio regala la prima vittoria stagionale alla Ferrari. Il monegasco precede le Mercedes di Hamilton e Bottas e ottiene il primo successo in carriera. Successo dedicato all’amico e pilota di Formula 2, Anthoine Hubert, deceduto tragicamente in gara a Spa-Francorchamps. Quarto l’altro ferrarista Vettel. Ora si pensa alla gara di Monza dell’8 settembre.
Il GP del Belgio si rivela amico della Ferrari che al tredicesimo tentativo utile trova la prima vittoria stagionale nel Mondiale F1.
Lo fa al termine di una gara particolare a Spa-Francorchamps, surreale, funestata dalla tragedia che ha colpito il pilota di Formula 2, Anthoine Hubert, morto a seguito di un incidente nel corso di gara-1 lo scorso 31 agosto.
Sembra quasi un segnale divino che la vittoria arrivi da quello che è un suo grande amico, quel Charles Leclerc che a lungo ha inseguito il suo primo successo nel circus.
Lo meritava già da tempo, l’ha ottenuto dopo una gara e un weekend perfetti che l’hanno visto come il pilota più veloce in pista. Inevitabili la commozione e la dedica con quel braccio alzato verso l’alto al momento della premiazione. Da oggi il monegasco avrà una motivazione in più.
Restando alla stretta attualità sportiva, la Rossa si sblocca a una settimana dal GP d’Italia che si preannuncia ancora più infuocato. Per il Cavallino si rompe quindi un incantesimo che durava dal GP degli Stati Uniti dell’ottobre 2018, quando a vincere fu Kimi Raikkonen.
Leclerc domina, poi soffre nel finale ma tiene a bada Lewis Hamilton, 2°, che allunga ancora in vetta al torneo (+65 su Valtteri Bottas, 3°). Quarto l’altro ferrarista Sebastian Vettel, comunque decisivo nella vittoria del compagno.
Le Mercedes sono state dunque battute e chissà che l’aver rotto il ghiaccio non possa aiutare nello spirito il team di Maranello. Convincere in questo finale di stagione che il Cavallino può dire ancora la sua.
Un pensiero a Monza e a chi non c’è più
Già dalle premesse si capiva che questa sarebbe stata una domenica favorevole alle Ferrari, entrambe scattate dalla prima fila con Leclerc davanti a Vettel su un circuito che storicamente dice bene alla Rossa.
Poi c’è anche una componente emotiva che in alcuni casi può fare la differenza, come in questo caso.
Se la Formula 2 si è (giustamente) fermata in segno di rispetto per il collega appena scomparso, in Formula 1 è valsa la regola del “show must go on” (lo spettacolo deve andare avanti). Sono scelte.
Con la morte nel cuore e un pensiero rivolto verso l’alto, Charles è stato imprendibile. Avrebbe forse preferito vincere in un’altra occasione per assaporare fino in fondo il dolce gusto del trionfo. Ma ad ogni modo la sua prima volta è stata speciale.
E ora si avvicina il battesimo di fuoco a Monza, in quello che da molti è ribattezzato come “l’inferno rosso”.
Imporsi anche all’autodromo, o anche solo fare bella figura, vorrebbe dire tanto sia per il presente sia per il futuro di Leclerc. Partito come seconda guida ma alla riprova dei fatti rivelatosi il miglior pilota in casa Ferrari.
Funziona il gioco di squadra
La gara si apre subito con un colpo di scena. Fuori Max Verstappen, finito a muro con la sua Red Bull dopo un contatto con l’Alfa Romeo di Raikkonen che si vede invece danneggiato il musetto.
Inevitabile l’ingresso della Safety car per rimuovere la monoposto. L’olandese interrompe così una striscia di 22 gare consecutive terminate a punti. Grande la delusione del folto pubblico olandese presente in Belgio.
Leclerc parte bene e mantiene la pole position. Non altrettanto fa Vettel, bruciato da Hamilton. Il tedesco è bravo però a riprendere subito la posizione.
Seb inaugura la girandola dei pit stop. Dopo la sosta, il tedesco si ritrova al comando con 3” su Leclerc che a sua volta vede Hamilton lontano 6” e Bottas ancora più staccato.
Allo scoccare del 27° giro arriva l’ordine di scuderia a Vettel di far passare Leclerc, cosa che immediatamente avviene.
In questa fase il quattro volte iridato è quello che soffre di più. Hamilton, con le gomme più fresche, si avvicina al ferrarista che da buon scudiero fa il possibile per tenere dietro il rivale e aiutare il compagno di team.
Il sorpasso è però questione di tempo. Questo avviene alla trentaduesima tornata, grazie al DRS.
Vettel decide di pittare nuovamente cedendo la posizione a Bottas. Con gomme rosse nuove, si consola con il punticino per il giro più veloce.
Il difficile per Leclerc viene adesso con alle calcagna un pilota sempre affamato di vittoria e già capace di rimonte impossibili (ne sa qualcosa Verstappen, superato al fotofinish in Ungheria).
Gli ultimi giri sono di apprensione per Leclerc che vede progressivamente il suo vantaggio erodersi. Alla fine il monegasco riesce a chiudere 1” prima del britannico sigillando una vittoria che ha il sapore della liberazione dalle parti di Maranello.
Giovinazzi si butta via
Per il resto, da segnalare la grande prestazione di Alexander Albon, appena promosso alla guida della Red Bull, che chiude 5° a discapito di Lando Norris (McLaren), crollato nel finale all’11° posto.
Sesta la Racing Point di Sergio Perez, davanti alle due Toro Rosso di Kvyat e Gasly, “bocciato” dalla scuderia di Milton Keynes, rispettivamente 7° e 9°. In top 10 la Renault di Hulkenberg (8°) e l’altra Racing Point di Lance Stroll (10°).
Delusione per Antonio Giovinazzi che all’ultimo giro rovina un’ottima corsa finendo contro le barriere mentre si trovava in nona posizione.
MotorAge.it – Andrea Sicuro