Impressioni di guida
Prodotta in sole 1.949 unità, come l’anno di fondazione dell’Abarth, la nuova versione speciale 695 70° Anniversario porta al debutto l’inedito spoiler ad assetto variabile studiato nella galleria del vento.
Il giusto carico aerodinamico
L’Abarth 695 70° Anniversario è una di quelle auto che diventano da collezione non appena varcano i cancelli della fabbrica, come del resto la 595. Infatti, verrà prodotta in appena 1.949 esemplari a richiamare l’anno di creazione del mitico marchio dello Scorpione. La vettura è equipaggiata con il nuovo spoiler ad assetto variabile, frutto degli studi degli ingegneri Abarth nella galleria del vento di FCA ad Orbassano. In sostanza tale alettone è regolabile manualmente in 12 posizioni con un’inclinazione da 0” a 60”.
In quest’ultima configurazione, alla velocità di 200 km/h l’alettone aumenta il carico aerodinamico fino a 42 kg. Ciò assicura, soprattutto nel misto veloce in circuito, una eccellente dinamica e un comportamento più stabile alle alte velocità. Un esempio pratico: lungo il curvone del circuito di Vallelunga lo spoiler consente di ridurre di quasi il 40% le correzioni di sterzo.
Forte caratterizzazione estetica
L’Abarth 695 70° Anniversario sfoggia diversi dettagli in grigio Campovolo, come l’ormai famoso spoiler ad assetto variabile, il Body kit, il DAM anteriore e posteriore e le calotte degli specchi. Della stessa tinta sono gli sticker dello Scorpione sul cofano e quello a scacchi sul tetto che ne accentuano il look sportivo.
Di serie anche i cerchi in lega SuperSport da 17” da cui risaltano le pinze rosse Brembo a quattro pistoncini. I dischi autoventilanti misurano 305 mm anteriormente e 240 mm posteriormente. All’interno spiccano i sedili “Sabelt Tricolore”, una novità sviluppata appositamente per questa versione speciale, nonché la targhetta recante il numero progressivo dell’esemplare.
Grinta notevole
La nuova 695 70° Anniversario è equipaggiata con il 1.4 bialbero turbo che eroga 180 CV di potenza massima, nonché un picco di coppia pari a 250 Nm a 3.000 giri/min. Conseguentemente, l’accelerazione 0-100 km/h avviene in 6”7/10, a fronte della velocità massima di 225 km/h (con l’alettone regolato a 0°). Alla prova dei fatti, il turbocompressore ha un leggero ritardo di risposta sotto i 3.000 giri/min., per poi scatenarsi in una spinta entusiasmante che permane fino al regime di potenza massima.
In un certo senso questo comportamento ricorda i turbo “vecchia maniera”, con il tipico “colpo alla schiena” tanto gradito ai piloti più sportivi. Peccato che il cambio rimanga il solito manuale a 5 rapporti, perché un 6 marce qui sarebbe calzato veramente a pennello. In compenso la manovrabilità è eccellente e la corta leva aiuta non poco nella guida sportiva.
Riguardo l’assetto, la 695 si dimostra sportiva, piatta nelle curve e minimamente sottosterzante anche quando “ci si da dentro” con l’acceleratore sul serio. Il tutto accompagnato da uno sterzo corposo e che “dialoga” costantemente con il guidatore. Eccellenti e instancabili i freni, a prova di ripetute staccate al limite in pista dove altri mostrerebbero la classica bandiera bianca.
Il sound è rauco e cattivo grazie soprattutto all’impianto di scarico Record Monza con quattro uscite. Difetti? Anche con gli inediti sedili “Sabelt Tricolore” si assume una postura troppo alta per il genere di macchina, mentre il prezzo che parte da 34.600 euro è piuttosto impegnativo.
Gian Marco Barzan