Green NCAP: le dimensioni non contano
Ultima sessione annuale di test Green NCAP. La migliore è la Seat Arona che prende quattro stelle, seguita dalla “grande” Skoda Octavia con tre e dalla Fiat Panda con due. Decisivi i valori sulle emissioni ma di nuovo non sono le dimensioni a fare la differenza.
Terza e ultima serie dell’anno per Green NCAP, la branca di EuroNCAP che monitora le auto dal punto di vista del loro impatto ambientale.
Rispetto all’ultima sessione, sono stati tre i modelli oggetto di controllo, con alterni risultati.
Se è vero che il crossover Seat Arona, nella sua forma 1.5 TSI, ha ottenuto quattro stelle, per quanto riguarda gli altri c’è ancora da lavorare.
La family car Škoda Octavia TDI DSG, si ferma infatti un gradino sotto (tre stelle). Peggio ancora fa la Fiat Panda GNC che ne conquista soltanto due.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio come si sono comportate e cerchiamo di dare una spiegazione ai risultati emersi.
Piccoli nei in una prestazione perfetta
La regina di questa sessione è stato dunque la Seat Arona. Colpisce soprattutto la performance nei test di emissione: 9,8 punti raccolti su 10.
Tuttavia a pesare sulla valutazione complessiva è l’efficienza energetica che si è attestato a un indice pari a 6,1.
Un piccolo in una performance quasi perfetta. Le prestazioni sono infatti state ritenute adeguate, ad eccezione di quella autostradale con carico elevato, dove il giudizio è stato declassato a “marginale”.
Bene ma non benissimo
La Škoda Octavia, testata da Green NCAP con il motore diesel 2.0 da 110 kW, nel complesso non sfigura.
Grazie al ricircolo dei gas di scarico, alla riduzione selettiva del catalizzatore e al filtro antiparticolato diesel, il modello ha mantenuto un buon controllo sulle emissioni inquinanti.
In particolare per quanto riguarda gli idrocarburi (HC), il monossido di carbonio (CO) e il particolato (PN).
Scarso è risultato invece quello per le emissioni degli ossidi di azoto (NOx), soprattutto nella prova autostradale con carico elevato.
Questi fattori decretano insieme una valutazione di 6,7 punti per i test delle emissioni.
L’efficienza energetica si ferma invece a 5,7 con prestazioni adeguate nella maggior parte dei test e marginali nei test a carico elevato.
Ci sono dunque ancora molti margini di miglioramento.
Che differenza dal metano alla benzina
Infine la Fiat Panda, che testata da GreenNCAP con motore Euro 6b in modalità benzina.
Un particolare da sottolineare, in quanto questo propulsore era stato messo in commercio prima del settembre 2017.
Mentre adesso è obbligatoria la motorizzazione Euro 6d-Temp, con cui è stata provata adesso, alimentato sia a metano sia a benzina. Pertanto non si possono fare paragoni con il passato (recente).
In termini di emissioni, i risultati sono stati ritenuti “buoni” o “adeguati” nel caso del funzionamento a metano.
L’indice di efficienza energetica si è attestato a 4,9 su 10, con prestazioni adeguate nella maggior parte delle prove, eccetto nei test ad alto carico.
Un dato che avrebbe permesso alla vettura di soddisfare i requisiti delle tre stelle.
Tuttavia le penalizzazioni legate al funzionamento a benzina hanno inciso pesantemente sul giudizio.
Le emissioni inquinamento, che nella modalità a gas erano sotto controllo, sono risultate estremamente elevate, oltre venti volte superiori alla media.
Di conseguenza, l’indice delle emissioni ottiene un modesto 5,5, limitando la valutazione complessiva a due stelle.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro