Maserati: nuova gamma 100% made in Italy
Tutte le vetture verranno prodotte in Italia. Tra le nuove Maserati già a partire dal prossimo marzo ci sarà una supersportiva a motore centrale. Previsto un forte impulso all’elettrificazione e alle tecnologie di guida autonoma.
Investimenti importanti
La Casa del Tridente ufficializza i piani per la gamma di modelli nuovi ed elettrificati nella storica sede di Modena, a Cassino e Torino, nei siti di Mirafiori e Grugliasco. I piani di innovazione per la produzione, l’elettrificazione e le tecnologie di guida autonoma sono perfettamente in linea con gli investimenti da 5 miliardi di euro di FCA per l’Italia.
Tutte le nuove Maserati saranno progettate, ingegnerizzate e prodotte al 100% in Italia e adotteranno sistemi a propulsione elettrica ibridi e a batteria in grado di coniugare altissime prestazioni e massimo rispetto ambientale. Il tutto offrendo modalità di guida uniche, autonomia estesa e capacità di ricarica ultraveloce.
Motori prodotti in proprio
Anche se nel piano ufficiale non ci sono dichiarazioni specifiche, è certo che Maserati tornerà a progettare e produrre in proprio i motori termici. Attualmente infatti, le unità a benzina sono realizzate dalla Ferrari, che come è noto ha ufficializzato l’intenzione di non rinnovare la collaborazione con il Tridente.
Del resto il V6 da 60° 3.0 twin turbo è un motore spurio in quanto il basamento è il Chrysler Pentastar e le testate sono specifiche Maserati prodotte dalla Ferrari. Invece per il V8, la produzione avviene interamente a Maranello, basamento compreso. Le unità diesel, che difficilmente saranno riproposte in futuro, sono realizzate dalla VM di Cento. E’ evidente che la produzione dei motori termici Maserati che potrebbe avvenire nello storico stabilimento di Modena, prevede un frazionamento che non scenderà sotto i 6 cilindri.
Guida autonoma
Un importante traguardo per l’innovazione Maserati è rappresentato dal livello di guida autonoma. Tutte le nuove vetture del Tridente, compresi i modelli attuali, ne offriranno diverse soluzioni. Partendo da un livello 2 potenziato, si raggiungerà il livello 3 in grado di offrire una quasi completa indipendenza del veicolo, capace di mantenere la carreggiata e di portare la vettura ad uno stop di sicurezza sul lato della strada nel caso in cui il pilota non sia in grado di assicurarne il controllo.
Già nel 2020 la Casa del Tridente avvierà il programma di elettrificazione e la Maserati Ghibli, prodotta a Torino, sarà la prima vettura elettrica ibrida del Marchio.
Dalla super sportiva al SUV
La prima delle nuove Maserati ad apparire nel 2020, sarà la super sportiva, ricca di tecnologia e rievocativa dei valori tradizionali del brand. La vettura, stando a nostre fonti, potrebbe riprendere lo schema del motore posteriore centrale delle indimenticabili Merak e Bora.
Di sicuro sarà prodotta nello stabilimento di Modena, dove sono in corso importanti aggiornamenti sulla linea di produzione volti ad ospitare anche la versione elettrica. Successivamente arriverà un nuovo “utility vehicle” Maserati prodotto a Cassino e destinato ad avere un ruolo di primo piano per il Marchio grazie alle innovative tecnologie. In questo caso l’investimento è di circa 800 milioni di euro e verrà utilizzato per la costruzione della nuova linea di produzione, che prenderà il via alla fine del primo trimestre del 2020, con l’uscita dalla linea dei primi esemplari di pre serie entro il 2021.
Massimo riserbo, invece, sulla piattaforma che darà vita all’”utility vehicle” che si posizionerà un gradino al di sotto del Levante. Stando a nostre fonti, contrariamente alle ipotesi giunte da più parti, il SUV “compatto” non utilizzerebbe l’architettura Giorgio di Alfa Romeo Giulia e Stelvio ma porterebbe al debutto un inedito pianale con largo utilizzo di alluminio. Questa “ossatura” costituirebbe la base di tutte le Maserati future, eredi di GranTurismo e GranCabrio comprese.
Attualmente, il pianale di Ghibli, Quattroporte e Levante è di lontana parentela Chrysler, con modifiche tali da poterlo definire esclusivo. Mentre la piattaforma di GranTurismo e GranCabrio si basa sulla precedente generazione della Quattroporte.
GranTurismo e GranCabrio avranno delle eredi, saranno quindi i primi modelli ad adottare soluzioni al 100% elettriche e verranno prodotti presso il polo di Torino, dove FCA sta investendo 800 milioni di euro.
Modena avrà un ruolo strategico
Con l’introduzione di varie innovazioni a livello di prodotto, Maserati sta implementando notevolmente l’importanza dell’Italia per quanto riguarda la produzione. In particolare, Modena continuerà anche a svolgere un ruolo strategico come sede del Marchio. In questa storica sede, inoltre, è già cominciata la costruzione di una linea di verniciatura, completamente inedita per l’impianto.
Oggi, infatti, la verniciatura di GranTurismo, GranCabrio e Alfa Romeo 4C sono commissionate all’esterno. Inoltre, nel nuovo impianto i clienti Maserati potranno assistere alla verniciatura della propria auto. Infatti Maserati sta sviluppando un programma di personalizzazione completamente nuovo per i clienti che cercano un livello di esclusività unico nel proprio genere.
Quindi le Maserati continueranno a essere al 100% italiane, dalla progettazione alla produzione. Appaiono lontanissimi i tempi in cui si ipotizzavano alcune produzioni negli USA, agli albori di FCA. E quel pochissimo di americano che hanno i modelli attuali, come una piccola parte del pianale della triade Ghibli- Quattroporte- Levante, il carry over Chrysler di alcuni dettagli interni e basamento Pentastar del V6, non troverà più riscontro.
Motorage.it – La redazione
ma,senza stare ad inventarsi l,acqua calda fare modelli tipo porsche ,sopratutto non continuare a far crescere nelle dimensioni le macchine sportive vi immaginate una maserati a 57000 mila euro,ricavata pure da una 4c ma con calandra mas.,esclusa ferrari che e un mondo a se il discorso vale x tutta fca,una raccomandazzione la qualita, dopo 20 macchine italiane ho comprato a malincuore una classe a mercedes vi assicuro che e migliore di tutto quello che ho avuto.ma credo che si possa fare anche di meglio.