Porsche Macan Turbo: meno cilindrata ma più potenza
Un motore V6 2,9 litri da 440 CV invece di 3,6 con 400 CV, 40 in più del precedente. La nuova Macan Turbo si distingue anche per i particolari unici come il grembiule anteriore specifico per Turbo e lo spoiler sul tetto con design a doppia ala.
Un V6 molto sofisticato
Porsche ha svelato recentemente la nuova Macan Turbo, il cui motore è un V6 da 90° 2.9 sovralimentato mediante due turbocompressori, erogante 440 CV. Mettendoli a confronto, il precedente V6 3.6 sviluppava 400 CV e già così le performance erano di alto livello. Con il pacchetto Sport Chrono disponibile a richiesta, la nuova Macan Turbo, che dispone della coppia massima pari a 550 Nm (da 1.800 a 5.600 giri/min.), scatta da 0 a 100 km/h in 4”3/10.
Quanto alla velocità massima, grazie anche all’eccellente aerodinamica, essa è di 270 km/h. Tornando a disquisire del motore 2.9, si tratta di un propulsore di ultima generazione caratterizzato dal layout centrale delle turbine, entrambe disposte all’interno della V dei cilindri. Conseguentemente, il collettore di scarico lambisce l’impianto di raffreddamento a pieno beneficio del regime termico e, quindi, del rendimento globale.
Guida da trazione posteriore pura
La trasmissione della Macan Turbo rimane fedele alla trazione integrale Porsche Traction Management, in grado di variare la percentuale di coppia tra i due assali secondo le situazioni contingenti. In alcuni casi la forza viene inviata al 100% al retrotreno, in modo che la guida sia da trazione posteriore pura.
Il cambio è il doppia frizione PDK a sette marce con una funzione manuale che soddisferà i guidatori più esigenti. Infatti, oltre ai paddle al volante, troviamo la leva che va tirata per salire di rapporto e spinta per scalare. Un layout proveniente dalle auto da competizione, di cui Porsche ha un amplissimo ventaglio di esempi. Inoltre, la funzione manuale inibisce sia il passaggio automatico al rapporto superiore, che la scalata al completo affondo dell’acceleratore.
Telaio eccezionale
Il meglio in termini di telaio per la Porsche Macan Turbo che mette in campo sofisticate sospensioni a quadrilateri deformabili anteriormente e multilink a 5 leve posteriormente e un sistema pneumatico regolabile in altezza. Ne deriva una guida altamente precisa anche nelle condizioni al limite in pista, complici pure il baricentro basso (tra i più ravvicinati a terra nella categoria dei SUV) e l’elettronica di controllo che coadiuva perfettamente la meccanica.
La Macan Turbo è molto bene attrezzata anche sul fronte dei freni, sia di serie che scegliendo l’opzione del Porsche Surface Coated Brake. Per quanto riguarda l’aerodinamica, lo spoiler sul tetto con design a doppia ala, il diffusore posteriore e il “grembiule” anteriore forniscono la necessaria deportanza a una vettura pur sempre capace di raggiungere i 270 orari.
Gian Marco Barzan
Una risposta
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