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Sciopero dei benzinai: due giorni senza carburante

La protesta vedrà la chiusura degli impianti su strade e autostrade il 6 e il 7 di novembre. Lo sciopero dei benzinai renderà impossibile effettuare rifornimento sia sulla rete ordinaria che su quella autostradale.

Sciopero dei benzinai: due giorni senza carburante

Benzinai tartassati

Sarà un grosso problema per gli automobilisti, ma i provvedimenti come la fatturazione elettronica, la trasmissione telematica dei corrispettivi, il DAS elettronico e l’introduzione dell’ISA hanno esasperato già da tempo i benzinai che si sentono tartassati fuori misura. Senza dimenticare l’obbligo di acquisto del Registratore Fiscale Telematico e l’onerosità della moneta elettronica. 

Anche se la ragione principale dello sciopero è da attribuirsi alla necessità di una “riforma complessiva che metta riparo ad oltre un decennio di deregolamentazione ed allentamento dell’intero sistema regolatorio che ha aperto le porte ad ogni forma di illegalità”. 

E’ necessario riformare il settore

E’ previsto anche un concentramento a Roma sotto il Parlamento, proprio contro l’illegalità figlia delle liberalizzazioni selvagge ed il mancato intervento per riformare il settore

Infatti, il Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio hanno dichiarato che “secondo stime accreditate quanto prudenti il fenomeno dilagante dell’illegalità nella distribuzione dei carburanti, interessa una quota che si aggira intorno al 15% di prodotti “clandestini” sul totale dei 30 miliardi di litri erogati, vale numerosi miliardi di euro ogni anno”.

Questi i principali motivi dello sciopero dei benzinai che è stato indetto per mercoledì 6 e giovedì 7 novembre 2019. Le associazioni di categoria, non hanno specificato se le stazioni self-service saranno operative oppure no. Se anche gli impianti automatici rimanessero chiusi lascerebbero completamente a secco gli automobilisti.

Sempre che non ci siano revoche.

Motorage.it- La redazione

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