Negli ultimi due mesi, Tesla ha aperto 3 nuove stazioni Supercharger in Italia: Borca di Cadore (BL), Tarquinia (VT) e Vicenza. La rete italiana è ora composta da 33 stazioni per oltre 300 singole postazioni Supercharger. Superata intanto l’autonomia di 600 e 500 Km per Model S e Model X.
Buona parte dei proprietari di veicoli elettrici effettua la ricarica nel box di casa oppure al lavoro, quando l’auto alimentata a kilowatt è in parcheggio. Significa, nella stragrande maggioranza dei casi, utilizzare impianti con potenza standard, o poco più se sono stati adottati kit specifici o impianti più potenti e costosi.
Per assicurare ricariche durante il viaggio i brand dell’auto con modelli a propulsione elettrica continuano a creare e cercare partnership con i fornitori di impianti di ricarica. Ma pochi costruttori, e solo in un secondo tempo, si sono impegnati nell’offerta di punti di energia potenziati. Le colonnine a carica veloce o superveloce, insomma.
Tesla (e lavorando per se stessa) ha cominciato in anticipo, partendo certo da casa sua, negli Stati Uniti, ma cercando di allargarsi all’Europa per non farsi cogliere controtempo. Almeno in relazione all’attacco su questi mercati da parte della casa di Palo Alto.
E’ un fatto che il ritardo delle infrastrutture per la ricarica elettrica sul territorio italiano sia un peso che ci dobbiamo portare, e vale per tutti nel settore. Tuttavia, sulla ricarica veloce, potenziata, le postazioni Supercharger di Tesla continuano a fare scuola.
Le postazioni a ricarica veloce Supercharger installati sono quelli della generazione Tesla Supercharger V2, con potenza energetica di ricarica fino a 120 kW. La potenza realmente sfruttabile dipende però dalla tecnologia del pack batterie del veicolo in uso.
Tesla, per esempio, ha implementato una nuova funzionalità per tutte le sue auto chiamata “Riscaldamento della Batteria”. Una volta impostata col software la scelta di una postazione Supercharger, il sistema prepara le batterie, riscaldandole per mantenere la temperatura ottimale al ciclo di carica elettrica. Ciò riduce ulteriormente i tempi di ricarica. Fino al 25% secondo i parametri della casa californiana.
Ricariche veloci e superveloci
Il Supercharger aperto a Vicenza è il più recente, posizionato in uno dei nodi autostradali più importanti d’Italia, nella seconda regione più visitata del Paese. Situato all’interno del centro commerciale Le Piramidi, ospita 12 colonnine.
Le 10 colonnine Supercharger di Tarquinia vanno invece a beneficio dei clienti che guidano lungo la costa tirrenica. Questa stazione si trova vicino a Civitavecchia, ideale dunque per i passeggeri che devono imbarcarsi per la Corsica o la Sardegna.
La stazione di Borca di Cadore e i suoi 8 Supercharger vanno benissimo per raggiungere Cortina d’Ampezzo e altre località sciistiche della zona.
Tesla ha informato comunque che stanno aggiornando la maggior parte dei Supercharger situati in Europa per fornire fino a 150 kWh di potenza (da 120 kWh precedenti).
Si attende ora l’ulteriore passo tecnologico del marchio americano in fatto di potenza e velocità di ricarica. Tesla ha infatti presentato l’utilizzo del nuovo sistema di ricarica V3 Supercharging, cioè il passaggio evoluto del Supercharging Network. Il V3, forse la più raffinata griglia di fornitura energetica, è stato presentato come il sistema di ricarica per veicoli elettrici più veloce oggi presente.
Con questa dei Supercharger V3 le postazioni sono in grado di toccare velocità massime di ricarica pari a 250 kW. una Tesla Model 3 arriva a recuperare energia per un’autonomia di 75 miglia (120 Km) in soli 5 minuti di ricarica. Quasi 250 Km in 10 minuti.
Iniziata dalla California, l’installazione dei V3 Supercharging ha un piano di espansione molto fitto, dal Nord America ai Paesi asiatici e ovviamente all’Europa.
L’autonomia pare davvero non essere più un problema. La Model S più efficiente ha raggiunto la media di 610 Km percorribili con un pieno di energia, e per Model X la soglia dei 500 Km è ormai superabile.
MotorAge.it