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Formula E Diriyah: BMW guida la riscossa dei team tedeschi

 Al via con qualche sorpresa la sesta edizione del Mondiale di Formula E. Nel sempre divertente Campionato delle monoposto elettriche si è messa in mostra la forte competitività dei team tedeschi. BMW al comando dopo il doppio e-Prix di Diryah in Arabia Saudita, mentre le debuttanti Porsche e Mercedes vanno subito a podio. Soffrono invece alcuni dei big, come il pilota campione in carica Vergne. 
Formula E, e-Prix Diriyah 2019

 Considerato il successo progressivamente al rialzo che nelle scorse stagioni ha conquistato. c’era una sostanziosa attesa per il nuovo inizio della Formula E. Il campionato delle monoposto elettriche, con i suoi regolamenti, riesce ad esaltare i piloti, a dare importanza alle capacità tecniche al volante quanto alle strategie nella guida. Utilizzare la potenza al meglio, sfrutta i plus di kW nel modo migliore, salvaguardare le batterie, fanno delle grosse differenze.  

Ci si aspettava dunque spettacolo, e la “guerriglia” a suon di kiloWatt si è effettivamente concretizzata nel doppio e-Prix di Diriyah, in Arabia Saudita, che ha inaugurato la sesta edizione del Mondiale elettrico. Un’edizione che in maniera quasi inattesa, riparte nel segno dei costruttori tedeschi. C’era molta curiosità infatti per assistere al debutto nella competizione di Porsche e Mercedes. Quest’ultima faceva ufficialmente il suo ingresso nel campionato elettrico come costruttore dopo gli anni come fornitore. 

Il risultato a conti fatti può dirsi soddisfacente per il marchio della stella a tre punte, con due podi ottenuti da Stoffel Vandoorne, terzo sia in gara 1 sia in gara 2. Con la sua Porsche André Lotterer ha invece messo a segno a buonissimo 2° posto nella corsa 1 che ha aperto le danze. 

Ma a sorridere con maggior gusto alla fine sono Alexander Sims e la BMW, senza dubbio il pilota e la monoposto che più hanno brillato nei giorni della competizione.   

Partito in entrambe le occasioni dalla pole position, dopo un deludente 8° posto ottenuto il venerdì, al sabato ha saputo riscattarsi portando a casa un’importante vittoria. 

Un dominio ottenuto senza neppure tanto affanno e che permette a pilota e team di andare alla sosta in vetta alla classifica. 

L’inglese va al comando infatti totalizzando 35 punti, a +8 su Vandoorne e +9 su Sam Bird (Envision Virgin Racing), vincitore invece della gara inaugurale. 

Siamo tuttavia soltanto agli inizi. Per assistere al secondo appuntamento dovremo aspettare il 2020. Il 18 gennaio si corre a Santiago del Cile. 

 Bene la BMW ma i veri cavalli si vedono all’arrivo

 Le premesse per attendersi un torneo avvincente ci sono indubbiamente tutte. Senza lasciarsi ingannare da quanto visto in questo avvio di stagione di Formula E. Come si suol dire, “i veri cavalli si vedono all’arrivo”. Basti pensare a ciò che è successo lo scorso anno.

Anche allora il campione del mondo in carica Jean-Éric Vergne era partito con il freno a mano tirato e con lui molti altri big. Salvo poi portare a casa il titolo con una serie di vittorie e di prestazioni in crescendo. 

Adesso, nel rileggere questi giorni di avvio della stagione, sembrerebbe di rivedere un film già visto. In gara 1 Vergne ha dovuto ritirarsi per un problema allo sterzo. In gara 2 la sua corsa è stata invece compromessa dalla penalizzazione di 20 posizioni in griglia per il cambio di batteria alla sua DS Techeetah

Il risultato è un 10° posto che lo costringe già a rincorrere. Ma, come detto, c’è molto tempo per rimediare. 

Del resto, non è andata meglio al vice campione Sebastien Buemi (Nissan e.dams), ritiratosi il venerdì e soltanto 14° al sabato, fuori quindi dalla zona punti. 

Quanto a Lucas Di Grassi (Audi), tra i favoriti, dopo un 13° posto nel primo e-Prix è riuscito a salire in seconda posizione soltanto per la decisione della direzione gara di punire Maximilian Guenther, privando così la BMW di una sensazionale doppietta. 

Sotto accusa il sorpasso proprio a Di Grassi in regime di Safety Car: 24” di penalità e podio sfumato. Per Guenther arriva solo un 9° posto. 

Sarebbe stata festa grande per la casa tedesca, la quale comunque ha già messo in chiaro questa stagione la vuole fare seriamente all’attacco.  

 Gioie e dolori in casa Venturi

 Tra gli altri piloti in gara, sorride il “nostro” Edoardo Mortara su Venturi, 4° in gara 2. Deve invece trovare il ritmo il suo collega di team Felipe Massa, 12° e 19° nelle prime due esibizioni. 

Quanto a Sam Bird, non è riuscito a replicare il successo al debutto. Nel secondo e-Prix Il britannico è stato costretto al ritiro dopo un doppio contatto, prima con Mitch Evans (Jaguar) e poi con Pascal Wehrlein (Mahindra) che l’ha fatto finire a muro. 

Il pilota della Virgin rimane comunque tra i più accreditati per la battaglia ai vertici di un torneo elettrico che promette di riservare divertimento ed emozioni. 

Ordine di arrivo gara 1 (prime 10 posizioni)

  Bird (Virgin)

  Lotterer (Porsche) 

 Vandoorne (Mercedes) 

 Rowland (Nissan) 

 Frijns (Virgin) 

 De Vries (Mercedes) 

 Mortara (Venturi) 

 Sims (BMW) 

 D’Ambrosio (Mahindra) 

 Evans (Jaguar)

Ordine di arrivo gara 2 (prime 10)

 Sims (BMW) 

 Di Grassi (Audi) 

 Vandoorne (Mercedes) 

 Mortara (Venturi) 

 Rowland (Nissan) 

 De Vries (Mercedes) 

 Turvey (Nio) 

 Abt (Audi) 

 Guenther (BMW) 

 Calado (Jaguar)

Classifica piloti (primi 10) 

 Sims (BMW) pt. 35 pt. 

 Vandoorne (Mercedes) 27 

 Bird (Virgin) 26 

 Rowland (Nissan) 20 

 Lotterer (Porsche) 18 

 Guenther (BMW) 18 

 Di Grassi (Audi) 16 

 Mortara (Venturi) 16 

 +De Vries (Mercedes) 14 

 Frijns (Virgin) 10

Classifica team   

 BMW pt. 53 

 Mercedes 41 

 Virgin 36

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