Mini Cooper SE: “Green Britain alla spina”
La prima Mini al 100% elettrica di serie della storia vanta una discreta autonomia, eccellenti prestazioni e il “go kart feeling” tipico del modello. La nuova Mini Cooper SE elettrica sarà lanciata ufficialmente sul mercato nel marzo 2020 con un prezzo che parte da 33.900 euro
184 CV di potenza silenziosa
Sir Alec Issigonis, l’ingegnere greco inventore della Mini, avrebbe senz’altro apprezzato molto la nuova Mini Cooper SE a trazione completamente elettrica. Al geniale inventore dell’utilitaria inglese per antonomasia, infatti, piacevano le innovazioni e, anche se in questo caso non si può parlare di vera e propria rivoluzione come avvenne nel 1959 con la Mini originaria (motore trasversale, olio del propulsore che lubrificava anche il cambio, nonché eccezionale abitabilità in rapporto alle minuscole dimensioni esterne), siamo pur sempre a un punto di svolta per un modello che quest’anno “spegne le sue 60 candeline”.
Invece dei motori termici sulla Mini Cooper SE c’è un powertrain elettrico erogante la bellezza di 184 CV, consentendo di scattare da 0 a 100 km/h in 7”3/10. Quanto basta per “piantare in asso” diverse sportive alimentate a benzina o a gasolio senza tanti complimenti, all’insegna della silenziosità tipica delle vetture elettriche.
Riguardo l’autonomia è necessario fare i conti con le dimensioni compatte della vettura che hanno imposto, a loro volta, batterie non esattamente enormi. Conseguentemente, stando a quanto dichiarato dal costruttore inglese, il range va da 261 a 270 km. Non esattamente dati che “provocano grida di gioia”, ma più che sufficienti per il contesto urbano cui la vettura è prevalentemente rivolta.
Fare di necessità virtù
Il maggiore peso della Mini Cooper elettrica rispetto alle “sorelle” con motore termico (1.445 kg non sono uno scherzo), farebbe presupporre un’attenuazione del tipico “go kart feeling” Mini. In pratica quella capacità di entrare e uscire dalle curve in modo rapidissimo e preciso che rappresenta una delle bandiere in 60 anni di storia del modello.
I dubbi in proposito, però, “si sciolgono come neve al sole”, quando si scopre che la batteria da 32,6 KWH a 96 celle ad alta tensione collocata sotto il pianale, favorisce un’ottima distribuzione dei pesi sui due assali. Parla chiaro il dato di 56:44%, che si traduce in inserimenti nelle curve rapidi, precisi e per di più accompagnati dallo sterzo somigliante a uno straordinario strumento di precisione.
Una guida da assimilare
Se si passa da una Mini Cooper ad alimentazione tradizionale all’omonimo modello elettrico, occorre un minimo di apprendistato. Nelle partenze l’acceleratore è da dosare con molta attenzione poiché la coppia massima istantanea (e che coppia!) porta a un balzo in avanti impressionante. Inutile, inoltre, cercare i paddle al volante poiché la trasmissione è monomarcia e basta affondare l’acceleratore per arrivare molto celermente alla velocità massima (ove consentito).
Interessante la modalità “Green” azionabile dal pilota per ottenere il massimo del recupero di energia. Infatti è sufficiente alzare il pedale dell’acceleratore per rallentare fin quasi a fermarsi. La nuova Mini elettrica sarà disponibile a partire da marzo 2020.
Gian Marco Barzan
Una risposta
[…] senza ritardi grazie alla coppia massima immediata tipica delle unità a corrente. Il primo modello puramente elettrico della Casa di Oxford è una Mini dall’essenza genuina e il suo motore full electric, essendo più […]