MotoGP Malesia: Vinales riporta linfa in Yamaha
Per la Yamaha arrivano i sorrisi nel penultimo appuntamento del Mondiale MotoGP. In una stagione complicata per sé e il team, Maverick Vinales strappa il secondo successo stagionale nel GP della Malesia, in solitaria davanti a Marquez e Dovizioso. Quarto un ritrovato Rossi.
Stavolta non poteva mancare l’occasione, dopo la caduta di Phillip Island. Maverick Vinales si prende di forza il secondo successo stagionale nel GP di Malesia, penultima gara del Mondiale MotoGP.
Lo spagnolo della Yamaha s’impone in solitaria davanti al già consolidato campione del mondo Marc Marquez, in rimonta dall’undicesima posizione iniziale dopo la caduta nelle qualifiche.
Di certo si tratta di un week-end da ricordare anche per il Cabroncito che celebra la vittoria del fratello Alex Marquez, laureatosi iridato nella Moto 2 proprio a Sepang.
Completa il podio Andrea Dovizioso, 3° con la sua Ducati, sul podio davanti a un Valentino Rossi finalmente competitivo.
Il campionato è ormai agli sgoccioli. Gran finale domenica 17 novembre a Valencia, prima del rompete le righe.
Con una moto competitiva c’è spazio anche per Vinales.
Dopo un sabato anomalo che ha visto molti big stentare in qualifica e brillare dei piloti (sulla carta e teoricamente) di seconda fascia, la gara ha poi ripristinato i valori in pista.
Partivano in evidenza le Yamaha Petronas di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, con in mezzo Vinales in sella a una M1 apparsa in palla fin dalle prove libere. Più staccati gli altri: Rossi 6°, Dovizioso 10° davanti a Marquez.
Con il via della gara si rimescolano le carte. Vinales si è portato davanti a tutti con Jack Miller della Ducati Pramac e il Cabroncito a inseguire.
Segno che la voglia era tanta per Vinales, in un’annata con più ombre che luci, anche per la Yamaha.
Le uniche soddisfazioni per la casa di Iwata sono state portate però proprio da Maverick che blinda il terzo posto nella classifica piloti (+7 su Alex Rins su Suzuki).
La speranza per il team giapponese passa quindi proprio dal suo pilota più giovane, da molti indicato come un futuro “competitori” per il Mondiale. Questo seppur negli ultimi anni sembrava essersi un po’ perso, a parte qualche sporadico lampo.
Lotta italica per il podio
Una volta presa la testa, con Vinales e la sua Yamaha questa volta in sintonia, per gli altri c’è stato poco da fare. Anche Marquez, solitamente dominante, pur provandoci deve arrendersi.
Passato Miller, il Cabroncito prova a lanciarsi all’inseguimento di Top Gun, che però non dà mai l’impressione di mollare la presa. Alla fine il vantaggio accumulato sarà di 3”.
Alle loro spalle è lotta serrata per il podio. Una bagarre interessante tra Dovizioso e Rossi, con il ducatista che ha la meglio dopo un duello serrato fino all’ultimo.
Nono podio stagionale per Dovizioso, ma alla fin fine anche il Dottore può finalmente sorridere un po’ dopo una serie di prestazioni opache.
Rins chiude la top 5. Quartararo va in affanno e sprofonda al 7° posto, dietro al compagno di team Morbidelli. Miller cala e perde posizioni per concludere 8°, davanti alla Ducati di Danilo Petrucci e Joan Mir (Suzuki), penalizzato per aver procurato la caduta di Zarco (KTM).
Lorenzo: il futuro è incerto e nebuloso
Tra gli italiani, si registrano il 12° posto di “Pecco” Bagnaia della Pramac e la caduta di Andrea Iannone.
Malissimo, ma non fa più notizia, Jorge Lorenzo con la Honda: 14°. Su Por Fuera si intensificano le voci relative a un divorzio a fine stagione con la casa giapponese.
Sul piatto ci sono però molti soldi: si parla di 4,5 milioni di euro. Soldi a cui nessuno vorrebbe rinunciare. Non sarà semplice trovare un accordo.
MotorAge.it – Andrea Sicuro