Adas: l’importanza delle magie salvavita
Secondo una ricerca, le auto dotate di sistemi di assistenza alla guida (Adas) hanno minori probabilità di essere coinvolti in incidenti. Dal 2022 saranno obbligatori in tutta Europa.
Va da sé che bisogna rimanere sempre concentrati sulla guida quando ci si ritrova al volante pena il rischio di incorrere in incidenti. Ma avere la sicurezza di contare su uno strumento elettronico può essere senz’altro di aiuto. Talvolta la disattenzione della mente e dell’occhio umani non riesce ad evitare il sinistro. Ecco allora che intervengono gli Adas, i sistemi di assistenza alla guida.
A tal proposito Bosch e Automobile Club d’Italia hanno presentato uno studio, realizzato dalla Fondazione Filippo Caracciolo di Aci, in collaborazione con il Politecnico di Torino, che valuta l’efficacia dei cosiddetti sistemi di assistenza alla guida. La ricerca si basa sui dati delle “scatole nere” di un campione di 1,5 milioni di veicoli nel 2017 e 1,8 milioni nel 2018.
È tata analizzata l’esposizione al rischio di diversi modelli di auto vendute in Italia, considerando i chilometri percorsi dalle vetture.
Nei due anni presi in considerazione, è emerso che i veicoli hanno percorso rispettivamente 11,5 miliardi di chilometri nel 2017, aumentati a 13 nel 2018. Ma andiamo ad analizzare i risultati più nel dettaglio.
Più spendi prima, meno spendi
Dall’indagine è stato messo in evidenza che un veicolo immatricolato da più di 15 anni presenta quasi il 50% di probabilità in più di essere coinvolto in un incidente grave rispetto a uno immatricolato da soli due anni.
Non una percentuale di poco conto e che deve far suonare un campanello d’allarme. Inoltre i modelli più costosi, con prezzo di listino medio pari a 30mila euro e dotati di un numero maggiore di sistemi di assistenza alla guida, sono coinvolti in incidenti 5,7 volte ogni milione di chilometri.
Viceversa le vetture con prezzo inferiore ai 15mila euro sono esposti a un rischio triplo, rimanendo coinvolti fino a 15 volte ogni milione di chilometri percorsi.
Si evince che quanto più un’auto è datata e non ha gli strumenti di assistenza adeguati, tanto più è facile incorrere in sinistri. Che, tradotto, significano anche danni e costi da sostenere per le riparazioni.
In questo caso sembrerebbe valere dunque il detto “più spendi, meno spendi”. Le stesse sensazioni sono condivise da Giuseppina Fusco, presidente della Fondazione Caracciolo e vice Presidente di Aci. «Esiste un’accentuata esposizione al rischio dei veicoli più vecchi e dal prezzo di listino più basso.- ha affermato – È doveroso accelerare il processo di messa in sicurezza dei veicoli. Accessibilità significa garantire che le tecnologie per la sicurezza siano presenti su tutti i veicoli, indipendentemente dal loro prezzo».
Circa il 40% di incidenti in meno
La ricerca ha valutato anche l’efficacia specifica di alcuni Adas e, in particolare, i benefici legati all’utilizzo del sistema di assistenza alla frenata.
Alcuni modelli dotati di questa tecnologia hanno fino al 38% di probabilità in meno di essere coinvolti in incidenti rispetto alle vetture che ne sono sprovviste.
Possono infatti essere evitati fino a quattro incidenti su dieci per i veicoli più costosi, mentre per i modelli di categoria A (mini) e B (utilitarie), fino a due su dieci.
Tuttavia, nonostante questo stato di cose, la diffusione delle auto dotate del sistema di assistenza alla frenata sembrerebbe ancora limitata. Dall’indagine risulta che soltanto un veicolo su cinque dispone di questa tecnologia.
Dal 2022 un obbligo in tutta Europa
Uno scenario che necessita di essere modificato, anche per adeguarsi agli obblighi imposti dalle nuove normative dell’Unione europea. Secondo una bozza di accordo provvisoria, che dovrà essere ratificata da tutti i Paesi membri dell’Ue, dal maggio 2022 tutti i modelli di nuova omologazione dovrebbero essere dotati degli Adas.
Da allora le vetture vecchie avranno tempo due anni, fino al maggio 2024, per adeguarsi al regolamento. Sarà un problema per i modelli meno costosi che per rimettersi a “norma” presenteranno un prezzo meno competitivo. Ma tant’é.
Ecco allora che sistemi come la frenata automatica di emergenza o il mantenimento di corsia non saranno più optional di lusso ma veri e propri “salvavita”.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro