GP Abu Dhabi F1: Hamilton conclude da re
L’ultimo atto del Mondiale di Formula 1 ha conclamato il trionfo del campione del mondo. Lewis Hamilton vince il GP di Abu Dhabi in solitaria, davanti a Verstappen e Leclerc. Quindi Mercedes, Red Bull e Ferrari. L’altro ferrarista, Vettel, conclude 5°, dietro a Bottas. Per la Scuderia di Maranello si conclude un’annata piena di dolori, se si eccettua la “sperata” affermazione dell’estro del pilota monegasco. Proprio Leclerc e Verstappen si annunciano tra i protagonisti in ascesa per l’appuntamento della F1 del 2020.
Il Mondiale di F1 va a chiudersi laddove tutto era incominciato. Il neo e plurimo campione del mondo Lewis Hamilton mette il sigillo finale nel GP di Abu Dhabi, a chiudere una stagione che ha mostrato l’ennesimo dominio delle Mercedes.
Il Re Nero domina dall’inizio alla fine della gara e porta a casa l’undicesima vittoria nell’ultimo atto del Torneo di Formula 1. Forse come un segnale premonitore, sul podio salgono anche Max Verstappen, 2°, e Charles Leclerc, 3°.
Ovvero il futuro di questa disciplina motoristica, come si potrebbe presumere analizzando come nei fondi di caffè le varie tracce ripercorribili di questa stagione, che ha lasciato più di qualche spunto di riflessione.
Saranno verosimilmente l’olandese della Red Bull (finito 3° in classifica piloti dietro a Hamilton e al collega di team di quest’ultimo, Valtteri Bottas) e Leclerc, il monegasco della Ferrari i primi veri rivali del britannico in Mercedes Petronas.
Il presente dice del resto che sarà ancora Hamilton il pilota da battere. Davanti a lui si presenta il possibile aggancio ai sette titoli conquistati da un certo Michael Schumacher. Uno che ha fatto le fortune del Cavallino ma che poi, con il suo lavoro dietro le quinte, ha anche posto le basi della forza imperante delle Frecce argentate.
In Ferrari vogliono dimenticare le recriminazioni e organizzarsi a puntino
Sul circuito di Yas Marina, a 30 minuti da Abu Dhabi, si respira la classica aria dell’ultimo giorno di scuola. Ma prima del rompete le righe, con la testa ormai proiettata alla prossima stagione, serve sbrigare l’ultima pratica.
Hamilton, nonostante avesse già brindato al titolo Mondiale, si è tolto l’ultima soddisfazione. Esattamente come aveva fatto il suo collega in MotoGP, Marc Marquez, a Valencia.
Al via il campione iridato scattava davanti a Verstappen, con le Ferrari in seconda fila dopo delle qualifiche da incubo che hanno mostrato come la Scuderia Rossa per vincere debba dotarsi di una migliore organizzazione.
Leclerc ha trovato davanti a sé la bandiera rossa e ha dovuto rinunciare all’ultimo tentativo per migliorare il suo quarto tempo. Il suo compagno, Sebastian Vettel, non è andato oltre la quarta posizione.
Alla fin fine soltanto la penalizzazione comminata a Bottas, giunto 2° in qualifica ma retrocesso all’ultimo posto per la sostituzione del motore, ha permesso alle due monoposto Rosse di scalare posizioni in griglia di partenza.
In pista si è mostrato evidente il gap tra le Mercedes e il team di Maranello, come nella maggioranza dei GP durante l’arco della stagione. Con la speranzosa eccezione dell’autunno che qualche soddisfazione ha regalato ai fedeli sostenitori ferraristi, dal Belgio in poi, con in mezzo l’apoteosi di Monza.
Da qui si riparte per il 2020, che a Maranello significa ristudiarsi i tanti errori, troppi e a tutti i livelli. Salvando la crescita attesa e arrivata dell’estro di Leclerc.
Il sigillo di Hamilton e la consacrazione di Verstappen (come di Leclerc)
Nella gara di Yas Marina in realtà succede poco. In avvio Leclerc supera Verstappen e si porta alle spalle di Hamilton, che praticamente fa corsa a sé, in solitaria. Vettel ha un buono spunto ma non riesce a passare l’olandese della Red Bull, il quale si difende bene dagli attacchi del ferrarista.
Le emozioni sono poche, anche perché il DRS non funziona per un problema tecnico e nessun pilota può usarlo per effettuare sorpassi. La condizione dura fino al primo pit stop. Le Ferrari anticipano la sosta al 13° giro richiamando entrambi i piloti.
Quando si ferma Vettel, i meccanici perdono un po’ di tempo nel montaggio della gomma e costringono Seb a recuperare la posizione dietro la Racing Point di Perez.
Al 26° giro Verstappen decide di pittare e Leclerc torna al 2° posto ma la gioia dura poco. Sette tornate più tardi, Max raggiunge Charles e lo infila in fondo al rettilineo grazie anche al DRS, entrato finalmente di nuovo in funzione e utilizzabile. Poi non succede più nulla, eccezion fatta per la rimonta di Bottas che sale al 4° posto davanti a Vettel. Hamilton si porta a casa anche il punticino extra per il giro più veloce suggellando così una stagione perfetta.
Verstappen conquista la piazza d’onore che, qui ad Abu Dhabi è una primizia. Nelle annate precedenti in Red Bull erano arrivati un 5°, un 6° e un 4° posto. Altra testimonianza, di fatto, della crescita esponenziale di un vero talento. Magari dopo i primi bagliori di luce sembrava essersi leggermente addormentato, ma è comprensibile vista la giovane età, e comunque il Max è tornato a conquistare applausi.
La Ferrari conclude invece una stagione da archiviare in fretta. Il primo nodo da risolvere in vista del prossimo anno sarà la convivenza tra i suoi due piloti che, a parole, sembrano essersi lasciati alle spalle l’incidente in Brasile e gli attriti consecutivi.
In pratica saranno decisivi i prossimi mesi, con il contratto di Vettel in scadenza al termine del 2020, e i vertici di Maranello che sembrano aver preso la decisione di puntare sul giovane Leclerc.
Salutano Hulkenberg e Kubica
In top 10 troviamo anche Alexander Albon (Red Bull), 6°, Perez, 7°, Lando Norris (McLaren), 8°, Daniil Kvyat (Toro Rosso), 9°, Carlos Sainz Jr. (McLaren), 10°.
Per il resto, è tempo di saluti. Saluta con un 12° posto Nico Hulkenberg che sarà sostituito da Esteban Ocon al volante della Renault. Per il tedesco, con tutte le caselle già occupate in F1, si parla di un futuro nel campionato DTM.
Dà l’addio anche Robert Kubica, terminato all’ultimo posto con la sua Williams, che nel 2020 punterà su Nicholas Latifi in coppia con il confermato George Russell.
La giostra del circus ripartirà il 15 marzo 2020 in Australia.
MotorAge.it – A.S.