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Nuova Volkswagen Golf: la numero 8 arriva in Italia a marzo

Ricca di contenuti tecnologici, l’ottava generazione della Golf ha anche uno stile profondamente rinnovato. La nuova Volkswagen Golf porta al debutto cinque motori ibridi.

Nuova Volkswagen Golf: la numero 8 arriva in Italia a marzo

Completamente nuova (e questa volta si vede)

Pur senza stravolgerne la fisionomia originaria, i designer Volkswagen hanno differenziato stilisticamente in modo evidente la nuova Golf rispetto alle precedenti generazioni. Negli anni precedenti, molto probabilmente, è mancato il coraggio di “osare un po’ di più” dal punto di vista del look, tanto è vero che tra la sesta e la settima generazione oggettivamente le differenze erano minime.

D’accordo che “squadra vincente non si cambia”, ma questa volta le novità tecnologiche erano tante e di tale portata da dover essere per forza di cose sottolineate mediante una linea modernissima, di quelle che conquistano al primo sguardo e capace di abbracciare i gusti di un pubblico trasversale. Esattamente come deve essere una Golf. E l’ottava generazione si preannuncia rivoluzionaria almeno quanto la prima edizione del 1974, firmata Giugiaro, perché “profuma” di high tech a cominciare dalla connettività fino ad arrivare alla guida semi autonoma.

Il futuro è uno splendido presente

Per quanto concerne la tecnica, la nuova Volkswagen Golf porta al debutto ben cinque motori ibridi e al momento non si prevede una motorizzazione completamente elettrica (che secondo nostre fonti arriverà in un secondo tempo). Inoltre, compare un livello 2 di guida assistita che è utilizzabile fino a 210 km/h (andatura che si può giusto tenere nei sempre più rari tratti delle autostrade tedesche a velocità consigliata).

E’ anche la prima Volkswagen a utilizzare “l’intelligenza collettiva” dei dati sul traffico tramite Car2X (ossia quando le automobili comunicano tra di loro), avvertendo con la massima tempestività sui possibili pericoli. Insomma, ancora una volta la Golf propone soluzioni non riscontrabili sulla maggior parte delle sue concorrenti.

Dimensioni invariate e aerodinamica eccellente

Di primo acchito la linea modernissima della nuova Volkswagen Golf farebbe supporre che le sue dimensioni siano variate rispetto all’edizione precedente. Invece non è così, poiché la vettura è lunga 4.284 mm, larga 1.769 mm e alta 1.456 mm, mentre il passo ammonta a 2.636 mm. Il coefficiente aerodinamico cx è di 0,27, ottimizzando di conseguenza sia i consumi che la velocità (Il doppio risultato dovuto a una bassa resistenza all’avanzamento).

Ibride normali o plug in

Concentrando il discorso sulle motorizzazioni, alla base della gamma Golf vi è il 1.0 TSI a benzina da 90 CV, evoluzione dell’analogo propulsore precedente. Ma tra le novità di maggior rilievo figurano i mild hybrid eTSI. Si tratta delle unità 3 cilindri 1.0 110 CV e 4 cilindri 1.5 da 130 o 150 CV, tutte abbinate al cambio doppia frizione DSG a sette marce e dotate di un impianto elettrico a 48 volt.

Le motorizzazioni ibride plug-in sono due: 1.4 e-Hybrid 204 CV e 1.4 e-Hybrid 245 CV (!). Però la Volkswagen continua a credere nei motori diesel, nonostante l’insensata demonizzazione a livello mondiale nei confronti delle unità a gasolio. Infatti, troviamo un 2.0 TDI declinato nelle potenze da 115 CV e da 150 CV.

Motorizzazioni che avranno sicuramente successo, anche perché diversi costruttori considerano il clima “da caccia alle streghe” nei confronti del diesel una moda passeggera, per quanto dannosa. I prezzi di listino partono da 25.750 euro per arrivare fino a 33.900 euro sulla versione TDI da 150 CV.

E poi dai tempi della Golf GTD prima serie, la Segmento C per antonomasia ha sempre avuto nei potenti propulsori a gasolio uno dei propri capisaldi. Rinunciarvi sarebbe stato un peccato.

Gian Marco Barzan

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