Test sicurezza: dal top alla mediocrità cinese
Ultima sessione dell’anno per i test di sicurezza EuroNCAP. Sei modelli hanno ottenuto cinque stelle. La migliore è stata la Volkswagen Golf 8 (95% per la protezione di passeggeri a bordo). Ma fanno flop le vetture provenienti dalla Cina. VIDEOGALLERY
Nona e ultima serie dell’anno dei test di sicurezza EuroNCAP. In questa sessione sono stati esaminati dieci veicoli. Sei di loro hanno portato a casa le cinque stelle.
A meritarsi l’ambito riconoscimento in fatto di sicurezza e affidabilità sono state la Ford Puma, l’Audi Q8, i modelli MG HS e ZS EV, Nissan Juke e Volkswagen Golf 8. Quest’ultima, che arriverà in Italia a marzo, ha brillato con punteggi notevoli in tutte le prove.
Arrivano però anche le stonature. A fermarsi soltanto a tre stelle sono stati il Suv elettrico Aiways U5, la Volkswagen up! e le sue vetture gemelle, Seat Mii e Škoda Citigo.
Andiamo quindi a conoscere i risultati nel dettaglio.
Una vincitrice indiscussa
A spiccare nei test sicurezza è stata soprattutto la compatta Volkswagen Golf, che ha ottenuto il punteggio migliore (95%) per quanto riguarda la sicurezza passiva, ovvero la protezione degli occupanti adulti.
Eccellenti la resistenza agli urti e l’affidabilità dei sistemi di assistenza. Questo soprattutto per merito della connettività V2X (ossia da veicolo a veicolo e da veicolo a infrastruttura) per consentire avvisi di pericolo in anticipo.
Le uniche criticità riscontrate sono state l’apertura della porta posteriore nello scontro contro la barriera laterale e la marginale protezione del torace del passeggero posteriore in quello frontale.
Benzina o elettrico non fa differenza
Una novità sul mercato sono i Suv MG HS, con alimentazione tradizionale, e ZS EV, con motore elettrico, anch’esse in grado di ottenere cinque stelle.
I due modelli si distinguono per il massimo punteggio nelle prove di urto contro barriera laterale. Ottimo lo score per la sicurezza passiva (92% per la MG HS, 90% per la MG ZS EV). Buona anche la salvaguardia dei bambini con valori che vanno dal 81% all’85% stavolta a vantaggio del veicolo elettrico.
Passando alle noti dolenti, per quello alimentato a benzina qualche problema nella protezione del torace del conducente, nell’urto con il palo, della testa e del collo del bambino in quello frontale. Per l’elettrico, sono state ravvisate criticità nella protezione del torace del passeggero posteriore e del conducente, rispettivamente nello scontro frontale pieno e nell’urto con il palo. Marginale anche il funzionamento del sistema di frenatura automatica nelle prove con pedone e ciclista (64%).
Ci sono alcuni margini di miglioramento
Non ha affatto sfigurato ai test sicurezza anche la Nissan Juke, che ha ottenuto il massimo dei voti. Spiccano la protezione degli adulti (94%) e dei bambini (85%).
Il piccolo fuoristrada nipponico si distingue per il massimo punteggio nella protezione dei pedoni in caso di investimento e nella prova di urto laterale contro barriera (81%). Unico neo la protezione marginale del torace del conducente nella prova di urto contro il palo.
Valori pressoché uguali per il Suv Ford Puma che ha ottenuto una percentuale del 94% e dell’84% per quanto concerne la sicurezza passiva rispettivamente di adulti e bambini.
Il modello ha raggiunto il punteggio pieno nelle due prove di scontro laterale contro barriera e palo. È stata invece ritenuta soltanto marginale la protezione del torace del conducente in caso di urto frontale pieno. Qualche deficit infatti per la sicurezza attiva, ossia l’insieme dei dispositivi che dovrebbero impedire il verificarsi di incidenti.
Ottimi anche i punteggi del Suv Audi Q8, in particolare nelle prove di urto laterale e nella protezione dei bambini a bordo (87%, secondo soltanto alla Golf, avanti di due punti percentuali). Unica criticità la protezione del torace per conducente e passeggeri negli urti frontali.
L’assenza dell’AEB il peccato originale
Non sono però tutte rose e fiori. Alcuni modelli hanno infatti deluso le aspettative. Se Volkswagen può essere soddisfatti dei risultati della Golf, lo stesso non si può dire per le altre auto del gruppo provate nei test sicurezza.
La Up! (provata anche nelle alimentazioni tradizionali), la Seat Mii e la Škoda Citigo hanno infatti ottenuto solo tre stelle. Tutte sono state penalizzate dall’assenza dei sistemi di frenata automatica AEB, disponibile di serie l’ultima volta in cui le auto sono state testate (nel 2011), e dalla scarsa o marginale protezione del torace degli occupanti.
I punteggi del resto parlano chiaro in tal senso: 46% per la protezione degli utenti vulnerabili (pedoni e ciclisti), 55% per la sicurezza attiva. A far alzare la valutazione complessiva è la sicurezza passiva di adulti e bambini (81% e 83%). Da evidenziare la protezione garantita nella prova di urto contro barriera laterale.
Un debutto da dimenticare
Infine c’è anche il caso da Aiways U5. Una prima volta che non ha portato bene quella dell’elettrica della startup cinese che dovrebbe arrivare nella seconda metà del 2020 anche in Europa.
Le tre stelle sono date dal malfunzionamento degli airbag laterali nella prova di urto laterale contro il palo e dell’AEB che, nel caso di urto con il pedone, non supera il punteggio minimo richiesto dal protocollo. La protezione degli adulti a bordo si ferma al 73%, quella dei bambini al 70%. Poco brillante anche la performance per quanto riguarda pedoni e ciclisti (46%).
È risultato poi inadeguato anche il sistema di riconoscimento automatico dei limiti di velocità. Tutte variabili che determinano un punteggio pari al 55% nella sicurezza attiva. Si salva invece la protezione dei passeggeri a bordo, in caso di urto laterale contro barriera.
Al link di seguito potete ammirare un’anticipazione dei test di sicurezza EuroNCAP.
Redazione MotorAge.it – Andrea Sicuro