Monopattini elettrici: via libera con le nuove norme
Approvata la legge che autorizza la circolazione dei dispositivi elettrici bloccati da un divieto l’estate scorsa . Così i monopattini elettrici sono equiparati alle biciclette.
A Milano la sperimentazione era già partita già all’inizio di dicembre, grazie a un un decreto entrato in vigore il 27 luglio scorso. Infatti il decreto stabiliva che a mettere in regola i monopattini elettrici all’interno del proprio territorio dovevano essere i singoli comuni. In quella occasione era stata disposta la posa dei 130 cartelli lungo la cintura esterna della città per indicare le strade sulle quali i dispositivi di micromobilità elettrica possono o non possono muoversi.
Invece dal 1 gennaio il via libera è arrivato su tutto il territorio nazionale con il decreto l’articolo 75 pubblicato sul supplemento ordinario n. 45/L della Gazzetta Ufficiale 304 del 30 dicembre 2019, i velocipedi sono equiparati ai soli monopattini elettrici “che rientrano nei limiti di potenza e velocità definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 4 giugno 2019”. Quindi dal primo gennaio questi mezzi sono equiparati alle biciclette per poter circolare liberamente nelle città. Sempre rispettando il Codice della Strada.
Invece segway, hoverboard e monoruote elettrici saranno sotto la lente fino a luglio 2021, come previsto dalle linee guida introdotte dal Ministero dei Trasporti lo scorso giugno.
Velocità massima: 20 km orari
Monopattini e segway possono circolare anche su piste e percorsi ciclabili oltre che sulle strade. Però il decreto del Ministero dei Trasporti prevede anche che i dispositivi siano dotati di limitatore di velocità per non superare i 20km/h. E’ consentita la circolazione anche nelle aree pedonali ma in questo caso la velocità del mezzo non deve superare i 6 chilometri orari. Non è permessa la circolazione in queste aree a hoverboard e monoruote elettrici.
Inoltre come per le biciclette, i monopattini e segway non possono circolare su autostrade, strade a scorrimento veloce e superstrade. Inoltre è vietato usarle sui marciapiedi.
Alcune regole
Il motore elettrico dei mezzi dovrà disporre di una potenza non superiore ai 500 W, il casco non è obbligatorio ma caldamente consigliato. Tutti i micro veicoli dovranno disporre di luci e un segnalatore acustico e in condizioni di scarsa luminosità, i conducenti dovranno indossare delle bretelle catarifrangenti o giubbotti per rendersi visibili. I conducenti devono essere maggiorenni o dotati di patente AM. Inoltre la sosta dei monopattini e degli altri micro mezzi è permessa solo negli stalli dedicati alle bici.
Chi al momento frequenta zone dove mancano i parcheggi per le bici non si scoraggi. I parcheggi dovranno essere installati e crescere in modo continuativo in tutte le zone delle città. Naturalmente le nuove installazioni terranno conto anche dell’introduzione dei nuovi veicoli.
Nella nuova norma non si parla di assicurazione, targa né di zone vietate ai monopattini che non siano quelle già vietate alle biciclette. La nuova legge si riferisce solo ai monopattini elettrici e non parla dei mezzi detti autobilanciati come gli hoverboard, i segway e i monowheel. Per questi ultimi si presuppone restino valide le regole precedenti.
La sharing mobility
I cittadini che credono nella micromobilità possono rivolgersi anche alle compagnie di sharing che offrono i loro servizi in maniera più semplice.
Le compagnie che noleggiano monopattini elettrici sono già presenti in città come Roma, Torino, Rimini e
Milano, dove ad esempio, sono state selezionate tre società che potranno offrire servizi di noleggio. Ciascuna avrà a disposizione 750 monopattini per un totale dei dispositivi presenti in città di 2250 unità disponibili per l’utenza.
I micro mezzi elettrici non sono giocattoli
Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici, è determinato a seguire la sperimentazione con molta attenzione.
Infatti ha dichiarato: “i monopattini e gli altri micro mezzi elettrici, al pari delle biciclette, contribuiscono a migliorare la qualità della mobilità urbana ma è necessario che vengano usati con molto buonsenso. Le strade sono di tutti e i marciapiedi appartengono ai pedoni, per questo siamo stati chiari nel definire gli ambiti dove possono circolare al fine di garantire la sicurezza di tutti. Chi li usa deve farlo con prudenza e attenzione per sé e per gli altri perché non sono giocattoli”.
Motorage.it – La redazione