Un’idea quella della Emoji Jacket che vuole favorire la comunicabilità tra gli utenti della strada utilizzando la comunicazione delle emozioni, o del personale “stato”, come si potrebbe dire nel linguaggio dei social web. Gli automobilisti, come tutti gli altri, entrano in contatto visivo con gli Emoji a LED che compaiono sul giubbino dei ciclisti, o riders e quanti altri. Strano che a “pubblicizzarla” sia un brand automobilistico, cioè Ford Europe.
Un’applicazione da giubbino che se da una parte può attirare le attenzioni, può anche andare a beneficio della sicurezza. Un’idea alternativa che mette assieme la tecnologia comune di email, sms e social odierni per dare un volto nuovo alla comunicazione tra utenti della strada. Il volto e i segnali degli emoticon. Magari qualche produttore e specialista in moda e styling moderno, o gadget alternativi ci ha pensato, ma questa dell’Emoji Jacket è arrivata da Ford.
Spostarsi in bicicletta è pratica sempre più diffusa, promossa come mai in precedenza dai governi il cui “diktat” (anche politico) è invitare a una mobilità sempre più sostenibile nelle nostre città. Anche l’evoluzione e sviluppo del bike sharing in tutta Europa lo dimostra. Il muoversi su due ruote sia per recarsi al lavoro sia nel tempo libero, cerca di avere un aspetto sempre già amichevole.
Le varianti e le tecnologie seguono il passo dei tempi, mentre la comunicazione tra utenti della strada, in particolare tra automobilisti e ciclisti, può essere ancora difficile. Specie per questi ultimi che, spesso, devono togliere le mani dal manubrio per indicare i cambiamenti di direzione, per ringraziare o (meglio evitare) esprimere disappunto. Secondo i dati condivisi nel Traffic Safety Basic Facts della Commissione europea, sono oltre 2.000 i ciclisti che, ogni anno, perdono la vita sulle strade di tutta Europa. Troppe vittime.
Con il telecomando cambi il “tuo stato”
Nel contesto della campagna Share The Road, Ford ha commissionato il prototipo dell’Emoji Jacket. Obiettivo: mostrare come molte delle tensioni tra utenti della strada potrebbero essere allentate, sopratutto dando la possibilità ai ciclisti di trasmettere e mettere in mostra facilmente e più chiaramente le loro intenzioni e le loro emozioni. Il proprio “stato”, insomma.
Come funziona Emoji Jacket
Dalla loro creazione (ormai più di 20 anni fa) gli emoji sono stati descritti come uno dei primi linguaggi nati nel mondo digitale. In effetti pare che siano moltissime le persone che si sentono decisamente a proprio agio nell’esprimere emozioni o punti di vista attraverso gli emoji, più che attraverso una telefonata.
Assodato ciò, l’Emoji Jacket si presenta con uno schienale a LED che può visualizzare:
Chi indossa il giubbino, mettiamo il caso di un ciclista, attiva ciascun emoji utilizzando un telecomando wireless, che nell’occasione è montato sul manubrio della bicicletta. Quindi, mani che rimangono al posto giusto e, secondo le intenzioni, comunicabilità diretta, piacevole e facilmente comprensibile visto che utilizza già che oggi è diventato un linguaggio universale.
MotorAge.it – F.R.
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