Golf GTI, GTD, GTE: il tris Volkswagen dell’alta potenza
Benzina da 245 CV, diesel da 200 e ibrida da 245. Tre versioni e tre anime differenti per le nuove Volkswagen Golf GTI, GTD, GTE che dovevano debuttare a Ginevra.
Golf GTI è la più veloce, GTE la più efficiente, con 60 km di autonomia in elettrico, GTD l’equilibrio tra consumi e prestazioni. Sulla rampa di lancio le tre nuove versioni che arrivano quattro mesi dopo il lancio ufficiale della volkswagen Golf 8. Avrebbero dovuto essere presentate al Salone di Ginevra, annullato causa coronavirus, quindi restiamo in attesa di vederle dal vivo.
La leggenda si rinnova
Golf GTI. Un nome che equivale a una leggenda, poiché nel lontano 1976 ha inventato il segmento di mercato delle compatte ad alte prestazioni capaci di “piantare in asso” fior fiore di granturismo. La nuova Golf GTI adotta un motore 2 litri a benzina turbocompresso, erogante ben 245 CV di potenza massima, nonché un picco di coppia pari a 370 Nm.
Non ancora dichiarate le performance, ma è ipotizzabile lo scatto da 0 a 100 km/h in poco meno di 5 secondi, a fronte della velocità massima autolimitata a 250 km/h. Di serie, la Golf GTI ha l’assetto ribassato di 1,5 cm, ruote e paraurti specifici, doppio scarico e spettacolari fendinebbia a forma di X. Non poteva mancare il profilo rosso sulla mascherina.
I puristi della guida sportiva classica gioiranno per la presenza del cambio manuale di serie, mentre come optional sarà disponibile il doppia frizione DSG a 7 rapporti.
Si conferma la fiducia nel diesel
Golf GTD, un’altra icona tra le compatte alimentate a gasolio. La sua conferma è anche un modo della Volkswagen per dimostrare la fiducia nelle motorizzazioni diesel, nonostante siano messe all’indice da una politica internazionale miope e poco informata.
Come da tradizione, la Golf GTD è molto simile alla GTI, ma per gli amanti del gasolio, monta un 2.0 TDI diesel da 200 CV. Eroga la stratosferica coppia di 400 Nm che ha suggerito, evidentemente, l’adozione del solo cambio a doppia frizione (DSG a 7 rapporti) per questioni di resistenza. Indubbiamente la Golf a gasolio più potente della storia fino a oggi.
Aumenta l’autonomia elettrica
Volkswagen Golf GTE ha una motorizzazione ibrida plug-in, con il classico sportellino sul fianco per la presa di ricarica. Si compone di un propulsore 1.4 turbo a benzina da 150 CV, associato a un motore elettrico da 115 CV. La potenza massima di sistema è pari a 245 CV, la stessa della nuova Golf GTI. Le prestazioni, assicurano alla Volkswagen, sono simili.
Nuova anche la batteria, ora agli ioni di litio da 13 kWh, il 30% in più rispetto a quella installata sulla GTE precedente. Infatti la vettura è in grado di percorrere fino a 60 km con il solo motore elettrico; non male quando si viaggia prevalentemente in contesti urbani.
Motorage.it – La redazione