Impressioni di guida
Alla linea grintosa e filante della BMW Serie 2 Gran Coupé, corrispondono performance elevate e un comportamento su strada di gran razza.
Ti conquista nelle curve
La nuova BMW Serie 2 Gran Coupé scaraventa via ogni pregiudizio legato alla trazione anteriore. Infatti, guidandola sui percorsi ricchi di curve il sottosterzo non ha mai praticamente modo di manifestarsi. Le ruote anteriori che devono assolvere il doppio compito di direttrici e motrici non danno adito a reazioni allo sterzo e, su tutto, vigilano i controlli elettronici tutt’altro che invasivi.
Conseguentemente, chi invoca aprioristicamente la trazione posteriore, si ricrederebbe senz’altro alla guida di questa berlina coupé “tutto avanti” che fa del comportamento neutro la propria bandiera, con la possibilità per il pilota più smaliziato di divertirsi parecchio.
Spinta forte e costante
Oggetto delle nostre impressioni di guida è la versione 220d Gran Coupé M Sport, caratterizzata dal cambio automatico a 8 rapporti opzionale. Nel dettaglio, il propulsore 2 litri turbodiesel eroga 190 CV a 4.000 giri/min., nonché la coppia massima di 400 Nm che va da 1.750 a 2.500 giri/min.
Quanto alle prestazioni, lo 0-100 km/h si compie in 7”5/10, mentre la velocità massima di 235 km/h è indice di un’ottima aerodinamica. Alla prova dei fatti, la spinta del propulsore è forte e costante e si apprezza anche la silenziosità di marcia anche alle andature non propriamente contenute.
Ottimo anche il comportamento dello Start & Stop con spegnimento e riavvio del motore tutt’altro che bruschi, a differenza di quanto avveniva per altre BMW in epoca piuttosto recente. Il cambio è un buon compromesso tra comfort e velocità nei passaggi di marcia. Caldamente consigliabili le levette opzionali al volante per un maggior coinvolgimento nella guida sportiva.
Curata fin nei minimi dettagli
Anche la Serie 2 Gran Coupé dimostra, come tutte le moderne BMW, di avere una qualità ineccepibile. Infatti, l’occhio attento apprezza la verniciatura ben stesa della carrozzeria, gli accoppiamenti tra le parti privi di eccessive luci e aspetti interni che fanno la differenza come le guide di scorrimento dei sedili ricoperte, nonché l’ampio utilizzo di materiali morbidi al tatto.
Tutto “rose e fiori, quindi?” Non propriamente. La bella linea da coupé mostra il rovescio della medaglia di un’accessibilità posteriore piuttosto laboriosa (si deve chinare la testa parecchio, anche se si ha un’altezza media), la strumentazione digitale non sempre è di facile comprensione (quel contagiri virtuale che sale in senso antiorario “fa a pugni con la logica”) e mancano le maniglie di appiglio nel soffitto. Peccati veniali, si intende, che la Serie 2 Gran Coupé “sa farsi perdonare alla prima curva”.
Gian Marco Barzan