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Mobilità intercettata: tecnologie contro virus

Adesso siamo tutti intercettati più che mai. Il cellulare, le auto con GPS e ogni veicolo con black box incluse le moto sono sotto sorveglianza costante da parte del Governo e Forze dell’Ordine. Pensato anche un decreto apposito per rendere lo spionaggio dei dati personali un’azione legalizzata.
Traffic lights, mobilità intercettata e monitorata

La tecnologia è diventata un’altra arma per contrastare il diffondersi dell’epidemia da Coronavirus, o Covid-19. Un’azione estrema ma di cui si deve prendere atto, Che ci si muova a piedi, sia, soprattutto, che ci si muova su strade e non strade con dei veicoli.

Un’azione governativa pensata un po’ sul taglio del comportamento delle autorità della Cina per contrastare il Coronavirus. In Cina è stata però utilizzata soprattutto una App apposita, dedicata al monitoraggio degli spostamenti delle persone. In particolare persone a rischio, risultate positive e o legate in qualche modo ai contagiati.

In Italia la lotta al Covid-19 mediante la rilevazione dei movimenti personali è di fatto già in atto utilizzando varie modalità di “capostazione” della mobilità delle persone.

Cellulari, GPS, black box e droni. Tutto è utile per il monitoraggio

Ogni cellulare, specie smart phone, contiene App di condivisione di dati personali. Zoom per esempio viene sempre già utilizzato per conversazioni di gruppo o conferenze, e anche collegandosi tramite Facebook funziona da localizzare perpetuo. Come del resto molte App che chiedono la condivisione di dati o l’accesso alla libreria. Gli iPhone Apple sono considerati un po’ più “proteggibili” rispetto ad altri cellulari, ma basta un account sottoscritto reale per la localizzazione del portatore.

Gran parte degli autoveicoli sono ormai provvisti di sistemi di localizzazione per le emergenze, come di sofisticati sistemi multimediali e App di condivisione. Anche con il proprio cellulare, a cui vari modelli di auto demandano anche la capacità di azioni a distanza complesse. Azioni come l’accesso al veicolo, messa in moto, impostazioni climatizzazione ecc. ecc.

Muovendosi sulle strade ci si collega alle celle che danno il segnale, le quali cambiano durante il percorso. Basta eseguire una semplice triangolazione dei segnali monitorizzati per sapere sempre tutto sugli spostamenti effettuati ed avvenuti.

E’ legale? Costituzione e Privacy

Il bene comune, la sanità collettiva sono un principio fondamentale nella nostra Costituzione. In situazioni di emergenza, come possono raffigurarsi quelle attuali, è possibile l’utilizzo di azioni straordinarie, ma fino a un certo punto. Anche le informazioni private e sensibili sono protette dalla Costituzione. Il Garante per la Privacy lo ha sottolineato, e il Governo ha dovuto pensare a come emettere una delibera o un decreto che rendano la “Mobilità intercettata” potenzialmente legalizzata. Almeno fino a che perdurano delle condizioni di straordinarietà per la tutela della salute pubblica contro il virus.

Quindi al momento il controllo dei movimenti in Italia è accettabile e legale? Teoricamente no, ma accettabile e accettato. Il problema è per quanto i dati memorizzati potranno rimanere nei database delle Forze del’Ordine e del Governo. Anche in questo il Garante per la Privacy si raccomanda una data prestabilita, e non comunque oltre lo stato di pandemia ufficializzato. In sostanza, si può supporre al momento, i sei mesi citati nella Delibera che abbiamo pubblicato, ovvero riferita al 31 Gennaio 2020. Quindi fino a Luglio 2020.

Anche le due ruote con Black Box

In questo periodo si muovono pochissimo anche le due ruote motorizzate. Secondo l’aggiornamento che ci ha inviato Confindustria ANCMA, nel periodo dal 24/02 al 24/03 2020 per i veicoli a due ruote, la riduzione degli spostamenti è stata drastica. A livello nazionale, in realtà è stata per oltre metà del periodo abbastanza altalenante. Il monitoraggio prende di fatto come riferimento i veicoli a due ruote provvisti della black box fornita gratuitamente da moto.app (per i loro affari interni). L’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo ed Accessori calcola in oltre 100 mila le moto e i motocicli i cui proprietari hanno messo in pratica “con senso di responsabilità” il DCPM 11/03/2020.

Il vero crollo dell’indice di utilizzo lo si trova solo al 16 Marzo con, in una scala di 10/10, la discesa che giunge al 0.7. Mentre è solo al 23 Marzo che la percentuale del numero di due ruote motorizzate in circolazione segna un indice di 0.4, riducendosi ad appena oltre il 4%.

Non scappa nessuno. Anche perché in giro ci sono pure i droni a sorvegliare il traffico. Modelli fantastici in dotazione a Carbinieri e Polizia. Occupano meno dello spazio di una stecca di sigarette, con le “gambe” rotori ripiegati sotto e che si allineano al momento del volo. Droni fantastici quanto reali!

Distributori carburante: con i soldi pericolo stop sventato

Oggi sappiamo che il rischio di “auto stop” conclamato per sciopero da parte dei distributori di carburante è rientrato. Benzina, gasolio, gol e perfino Watt sono assicurati. Servivano un po’ di pecunie da parte del Governo come controvalore ai rischi degli addetti umani e ai guadagni fortemente ridotti nel periodo dell’emergenza Coronavirus.

MotorAge.it | Fabrizio Romano

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