Tecnologie di bordo: non tutti le conoscono
Oltre un terzo degli automobilisti non sfrutta o non ha idea di come utilizzare le funzioni tecnologiche sulle proprie auto. Colpa anche delle scarse informazioni da parte dei rivenditori riguardo ai sistemi di bordo più evoluti. Le analisi di MotorAge.it e gli studi del British Motor Show.
Le automobili si sono enormemente evolute negli ultimi anni. In un tempo ristretto sono entrati negli equipaggiamenti sistemi tecnologici complessi. Dai sistemi di sicurezza preventiva con i pacchetti di equipaggiamenti che formano gli ADAS, fino agli impianti multimediali i veicoli attuali possono incorporare sistemi veramente molto sofisticati. Alcuni funzionano automaticamente, altri occorre attivarli, richiamarli all’uso, serve trovare i comandi e seguire le procedure corrette. In questi ultimi casi, non è sempre semplice e intuivo.
I modelli in vendita sono tecnologicamente più avanzati che mai, ma quanti automobilisti ne sappiano sfruttare tutte le caratteristiche è un’altra questione. Di ciò i britannici del British Motor Show ne hanno voluto fare tema di studio. Secondo i dati una ampia percentuale di guidatori non sarebbe davvero preparata. O addirittura rimane all’oscuro sul come utilizzare la tecnologia, se non sulla presenza nel proprio veicolo di determinate dotazioni.
I dati da esaminare e da considerare
L’affermazione è un po’ forte, eccessiva a nostro modo di vedere, ma in parte c’è del vero.
Diciamo che secondo i nostri riscontri, con i raffronti dei report di MotorAge.it e Calderone.News, le percentuali inglesi si potrebbero “tagliare” del 30/35%, o condivise per il 65/70%. Quindi andiamo a guardare i risultati del Motor Show British.
Diciamo che l’evento motoristico ha condotto la ricerca perché punta molto sull’innovazione e mira a essere riconosciuto come esperto globale delle ultime tecnologie automotive. Quelle, insomma, all’avanguardia. Ma certo non sono i soli a sforzarsi per essere accreditati in studi e ricerche.
I sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e le piattaforme di infotainment ad alta tecnologia hanno portato probabilmente i maggiori progressi della tecnologia automobilistica negli ultimi dieci anni. Di fatto sembra che oltre un terzo dei conducenti (35%) rimanga disorientato circa il loro uso corretto. Il 20% degli automobilisti afferma o è consapevole di utilizzare neppure la metà della tecnologia nelle proprie auto. Un ulteriore 10% ammette di aver compreso solo una parte delle dotazioni a disposizione (e di conoscerne il 20%). Uomini o donne che siano.
L’analisi sul campo
Per conto nostro, dalle analisi di MotorAge.it ci sono alcuni sistemi che vengono “digeriti” meno di altri.
Per esempio, si è scoperto che nel caso dei Cruise Control adattivi (i più evoluti con riconoscimento automatizzato della velocità zona per zona e della segnaletica) i comandi per l’attivazione non siano spesso diretti e agevoli come i costruttori pensano.
I sistemi di aiuto o assistenza al parcheggio (Park Assist e simili) sono tra le bestie nere citate dagli automobilisti che li hanno a disposizione. Attivazione troppo laboriosa, capacità di riconoscere gli spazi di parcheggio lente o inadeguate portano a evitarne l’impiego in oltre il 75% dei casi presi in esame. Senza contare la tensione provocata al guidatore dal sistema di assistenza al parcheggio. Questo perché ancora troppo di sovente tra la “fase di assistenza” alla manovra e il momento in cui il controllo del veicolo torna a dover essere manuale c’è ancora troppa incertezza. Il che viene avvertito come rischio di andare a sbattere.
Tanti dubbi si rivelano poi sui sistemi multimediali. Che cosa esattamente il sistema montato sulla propria auto “contiene” e permette, e cosa non c’è è cosa conosciuta da non oltre il 15% dei clienti.
L’informazione latita alla radice
Uno dei problemi ravvisati sembra comunque essere la limitata tendenza a dare spiegazioni ai clienti al momento dell’acquisto dell’auto. Il 71% dei clienti lamenta di non aver ricevuto dal concessionario sufficienti informazioni sulle tecnologie presenti a bordo. Preoccupante è il fatto che il 25% dei proprietari abbia dichiarato di non avere proprio ricevuto alcuna informazione sui sistemi innovativi a disposizione e su come utilizzarli.
Di certo occorre una maggiore educazione del nuovo teatro tecnologico nell’automotive.
Il CEO del British Motor Show, Andy Entwistle, ha promesso che il British Motor Show 2020 vuole offrire ai visitatori l’opportunità di immergersi in tutte le ultime novità tecnologiche che l’industria automobilistica ha da offrire.
Aperte le porte del Farnborough International tra il 20 e il 23 agosto, si vedrà come affronteranno l’impegno. Noi, nel frattempo, ci metteremo del nostro.
MotorAge.it | F.R.