Dalla Commissione ACI Sport alla Vice Presidenza della Commissione FIA, l’avvocato Raffaele Pelillo è l’uomo più elettrizzato del momento. A lui è stata rivolta un’intervista sul mondo dell’elettrico, delle energie alternative e del motorsport “a kiloWatt”.
Angelo Raffaele Pelillo ha fatto della sua passione un lavoro. Una carriera che ha portato l’avvocato di Teramo prima a presiedere la Commissione ACI Sport per le Energie Rinnovabili e poi all’elezione come Vice Presidente della Commissione Mondiale FIA dedicata alle energie del futuro (ENECC). “Con un po’ di buona fortuna, che non guasta mai, ho avuto questa occasione nel periodo forse più florido per questo tipo di motorizzazioni” – afferma Pelillo..
Da avvocato votato allo sport ad ACI Sport, fino alla FIA. Un percorso incredibile
“Ho avuto la fortuna di avere al mio fianco le persone giuste. E, aggiungo, avere una visione a 360 gradi non guasta mai. Tre anni fa il Presidente di ACI Sport Sticchi Damiani ha chiesto la mia disponibilità ad occuparmi della Commissione ACI Sport per le Energie Alternative. Mi sono subito messo all’opera con un team di persone valide e volonterose. Tre anni dopo l’Italia è uno dei paesi più vivaci in questo settore, con tanti progetti innovativi. Da qui è nata la possibilità di entrare nel Consiglio FIA, prima da osservatore esterno, poi diventando componente della stessa commissione e quindi successivamente Presidente del Collegio dei Commissari Sportivi nelle gare FIA di regolarità elettrica. Ho dato anche il mio supporto alla task force dedicata ai regolamenti. L’8 marzo scorso, infine, il Consiglio Mondiale della FIA mi ha eletto Vice Presidente della ENECC, la Electric & New Energy Championship Commission, che sovraintende a livello globale le competizioni elettriche o con energie rinnovabili”.
Benefici per il Motorsport tricolore
“Mi piace pensare che il lavoro fatto come Italia stia pagando. Sono convinto che la nostra Federazione sia tornata nel posto che merita, all’interno del mondo FIA, e oggi sia tra quelle più ascoltate. Anche come Italia stiamo dando il nostro buon contributo nel campo delle energie alternative per il futuro nei 5 continenti, sia che si parli di motorsport sia che si parli di mobilità privata”.
Il futuro è elettrico?
“Non mi è mai piaciuto ragionare in termini di sostituzione o alternativa. L’elettrico è un modo per allargare l’offerta, e per fare cose diverse rispetto al termico. Anche nella forma estrema. Mi riferisco alle prestazioni, dove l’elettrico oggi ha possibilità incredibili se pensiamo a dove eravamo fino a poco tempo fa. Basti pensare alle top car che corrono alla Pikes Peak che migliorano i record delle termiche. Oppure ai circuiti cittadini o più vicini alle abitazioni, dove il rumore è diventato un problema, o a luoghi, come le aree più naturali, dove è vietato l’ingresso alle vetture termiche. L’elettrico non è un qualcosa che sostituisce, ma che si affianca, per una nuova visione anche nella sfida delle soluzioni più prestanti. Ci sono tanti esempi di travasi tecnologici e non sono considerati una eresia. Guardiamo alla Formula 1, dove si è ricorso all’elettrico per avere un boost prestazionale. Per questo dico che l’elettrico, e l’ibrido, sono una opportunità in più, non una alternativa”.
Il motorsport dopo Covid-19
“Non credo si possa escludere che l’elettrico sarà considerato in una forma ancora maggiore. Tra i tanti argomenti, generati pure con la pandemia c’è anche l’inquinamento delle città. Credo che al termine dello stato di emergenza ci sarà una attenzione maggiore verso certi temi. Passata la tempesta, il messaggio positivo ed ecocompatibile del motorsport alternativo potrà fare la differenza o almeno, avrà una voce in capitolo più pesante”.
Tra i campionati elettrici, anche la smart EQ fortwo e-cup è diventata da due anni Campionato Italiano Velocità Energie Alternative per ACI Sport, un risultato raggiunto grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti.
“La smart e-cup è il primo campionato al mondo dedicato ad una vettura turismo elettrica, ed è un progetto italiano. Ha aiutato l’Italia a recuperare punti a livello internazionale, soprattutto in ambito FIA. Un modo diverso di fare sport, con una formula pensata anche per le tasche di chi partecipa, cosa da non sottovalutare. Tante aziende hanno creduto in questo progetto. Come abbiamo già avuto modo di provare la passata stagione nell’ambito del WRC Sardegna, quel tipo di vettura ben si presta ad attività formative”.
Appena pronti a tornare in pista con la massima sicurezza, la smart e-cup deve confermare il suo appeal come Campionato Italiano Velocità Energie Alternative ACI Sport.
MotorAge.it | Redazione