Giulia GTA: i segreti della “più Alfa tra le Alfa” di oggi
Da com’è nata all’analisi tecnica approfondita. La Giulia GTA è un’Alfa Romeo al 100% studiata da Alfisti per gli Alfisti senza alcuna sinergia di gruppo.
Un team di progettisti appassionato
La nuova Alfa Romeo Giulia GTA è stata ideata, progettata e sviluppata a Modena da un gruppo ristretto di tecnici che hanno lavorato giorno e notte, partendo dalla base della Giulia Quadrifoglio.
Punto di riferimento per loro è stata la Giulia Sprint GTA originaria del 1965, tanto è vero che sono riusciti a riproporre sul nuovo modello un eccezionale rapporto peso-potenza grazie all’utilizzo esteso della fibra di carbonio, associata a un “iniezione di CV”. Ultimo ma non meno importante, come avviene per le altre moderne Giulia, anche la GTA è un’Alfa Romeo al 100% studiata da Alfisti per gli Alfisti senza alcuna sinergia di gruppo.
Fino a 100 kg in meno
La più sportiva e prestazionale tra le Giulia è declinata nelle versioni GTA e GTAm. Quest’ultima, in particolare, è la più estrema tra le due e pesa la bellezza di 100 kg in meno rispetto alla Giulia Quadrifoglio.
Infatti, oltre al massiccio ausilio della fibra di carbonio sono stati eliminati i sedili posteriori, adottato un robusto ma leggero rollbar, ridisegnati completamente i paraurti, impiegati sedili monoscocca con cinture a sei punti, nonché vetri posteriori e lunotto in Lexan. Senza dimenticare le ruote in lega da 20 pollici monodado; soluzione quest’ultima che costituisce una prima mondiale nel settore delle berline supercar.
Deportanza aumentata
L’aerodinamica ha dato parecchio da fare ai tecnici impegnati soprattutto ad aumentare la deportanza alle alte velocità. In questo è stata di fondamentale importanza la collaborazione degli ingegneri del team Alfa Romeo Racing Orlen F1. La GTAm ad esempio sfoggia un voluminoso alettone posteriore sul quale i tecnici della Casa di Arese stanno ancora lavorando per renderne regolabile l’incidenza, a seconda del tipo di impiego più o meno estremo in pista.
Invece la GTA impiega un inedito paraurti anteriore con lo splitter attivo maggiorato, allo scopo di compensare il maggiore carico posteriore. Entrambe le configurazioni hanno le carreggiate allargate di 50 mm sia anteriormente sia posteriormente.
Perché non c’è il cambio manuale
Ma un’Alfa Romeo così estrema come la Giulia GTA non sarebbe stata adattissima a ricevere un cambio manuale a 6 rapporti? Ad esempio come quello utilizzato sulle prime Giulia Quadrifoglio. D’accordo, il cambio è migliore al mondo in termini di automatici. Lo ZF8, stando a indiscrezioni, dovrebbe in questa configurazione “scaraventare” le marce in 100 millisecondi contro i 150 di Giulia e Stelvio Quadrifoglio. Il perché di questa scelta è presto detto: riguardo la Giulia Quadrifoglio il cambio manuale è stato richiesto da solamente il 5% dei clienti, mentre la rimanente stragrande maggioranza ha optato per l’automatico. I tempi cambiano…
Assetto ottimizzato
L’assetto si avvale delle carreggiate allargate, così come del setup specifico relativo alle sospensioni. Nuovi anche gli ammortizzatori e le molle, mentre a livello di geometria sospensiva vera e propria, rispetto alla Giulia Quadrifoglio sono mutati gli angoli caratteristici. Permangono il layout a quadrilateri deformabili anteriormente e Alfa Link posteriormente e la gestione elettronica degli ammortizzatori. Un cenno ai freni: l’impianto è il carboceramico offerto in opzione sulla Giulia Quadrifoglio a prova di ripetute staccate al limite in pista.
Potenziamento motoristico
“Cuore pulsante” della GTA è il motore 6 cilindri a V di 90° 2.9 litri bi-turbo realizzato per Giulia Quadrifoglio e Stelvio Quadrifoglio. La potenza massima è salita dagli originari 510 CV a 540 CV.
Ma sono state necessarie diverse modifiche che vanno dall’inedita centralina elettronica alla nuova gestione dei turbocompressori, che sviluppano una pressione maggiore. Senza dimenticare l’impianto di scarico Akrapovic specifico e i pistoni ridisegnati che usufruiscono del raffreddamento a quattro getti di olio anziché a due come, invece, succede sull’unità Quadrifoglio.
Al potenziamento del motore hanno collaborato anche tecnici Alfa Romeo “della vecchia guardia”, gente che ha fatto in tempo a lavorare sul finire degli Anni 90 alle evoluzioni dell’indimenticabile V6 “Busso”.
Motrorage.it – La redazione
Alfa un benemerito c…. solo il logo è alfa il resto un insieme di case automobilistiche, e sicuramente ben poco di made in Italy.
Angelo Morgillo vedi un po’ che sarà Made in Germania
Loris Massaro può essere ma anche coreano, il fatto è che l’ultima alfa uscita da Arese è l’alfa Romeo 75 tutto quello che arriverà dopo e gruppo Fiat quindi a mio parere non si può considerare alfa romeo .
Angelo Morgillo d’altronde è l’unico modo x rimetterla nel mercato prendere un po’ da tutti come Ferrari e Maserati ma deve rimanere un prodotto italiano FCA voluto da marchionne xche ci teneva a questo marchio come del resto noi Alfisti
La 75 era già prodotta dal gruppo fiat, c’è scritto alfa e alfa romeo punto, tu pensa all Audi alla merdeces wc swagen
ottimo Mercedes con motore Renault! !!!!!!!!……o audi con pezzi in comune con Skoda! !!!!!!!…..poveri crucchi quelli sono cessi! !!!!!!……questa alfa romeo è inarrivabile per i crucchi e non parliamo solo per invidia. ……..
Angelo Morgillo rosicare meno. ……
Alessandro Cipollino infatti era l’inizio del declino di un mito comunque sia ci puoi giurare che penso a Volkswagen Audi Mercedes è quant’altro xchè senza alcun dubbio sono non uno ma tre gradini sopra, sé una certa Volkswagen Golf dai primi anni settanta ad oggi è in assoluto la vettura più venduta una ragione ci sarà poi alla fine e una questione di gusti.
Giulia, Giulietta e Stelvio sono ottime auto. Gran parte degli italiani sono però degli esterofili provinciali che hanno messo in crisi il prodotto e gli operai italiani. Imbecilli alla Tafazzi. Il bello è che poi attaccano la Germania che ci vuole colonizzare.
Angelo Morgillo ma non vi siete rotti le palle di sta storia della 75? La 75 è storia, la Giulia è una gran bella macchina costruita come si deve e pluripremiata da tutti i giornalisti mondiali, non è costruita con materiali italiani? E quindi? Nessuna automobile al mondo è costruita con materiali propri ma tutti usano materiali di diverse fabbriche e diversi paesi ( comprese le merde tedesche che tutti adorate) ma non si sa per quale motivo dall uscita della Giulia tutti a trovare solo difetti e a denigrare come se lei fosse la colpevole di non si sa che cosa.
Angelo Morgillo la Giulia è costruita totalmente in Italia è chiaro che certi componenti siano a marchio estero vedi Bosch per il Commons rail o zf per le idroguide ma quello vale per tutte le case però vende poco troppo cara è troppo sportiva secondo me
Come potete ripetere sempre le stesse cose con sta Alfa che è Fiat, cari amici ormai la maggior parte delle case automobilistiche collabora con altre quindi finiamola per cortesia
Angelo Grazia Seminara certamente anche la Ferrari o Maserati sono del gruppo FCA e sono delle grandi automobili
Angelo Grazia Seminara quindi?
Angelo Grazia Seminara parole sante ma perché Audi che motore a sopra motore golf mi fate ridere
Fausto Seri Ercolanetti ovvio lo dici a me che sono Ferrarista, leggi bene quello che ho scritto ciao
Francesco Ragazzo quindi cosa?? Ho scritto qualcosa di sbagliato, ho offeso qualcuno?? Credo di no, ho solo detto come stanno le cose adesso in campo automobilistico, questi luoghi comuni associati associati ad ogni auto non hanno senso tutti collaborano tra di loro ciao
Angelo Grazia Seminara ho avuto l alfetta la Thema, la164 la156 adesso ho una Giulietta e non mi hanno mai lasciato a piedi MAI
Fausto Seri Ercolanetti scusa allora forse non ci siamo capito, lo so non ho detto mica che fanno schifo, anzi io le amo, ti dico non hai capito il messaggio ciao non ti rispondo più
Angelo Grazia Seminara no ho capito benissimo era solo per confermare quello che dicevi tu buona giornata
Fausto Seri Ercolanetti quindi?
Luigi Macrì quindi chi ti conosce??
Rosario Brandi audi i servi sterzo li fornisce spiga porsche i freni brembo
Francesco Bisanti eccellenza italiana
Se potessi ma non posso zarra ma wow è una bestia
Un monstre extraordinaire
Dé Sciotti ormai devi fare un mutuo per comprare un’ Alfa,non è più come prima,si credono che tutti sono piloti,invece di fare auto per i comuni mortali…Giulietta va fuori produzione,niente auto familiari,niente auto per i giovani,un listino limitato a Giulia e Stelvio,una vergogna
Che parliamo si vede da sola bellissima
Troppo bella,finalmente una macchina come si deve.
Comprate italiano, deficienti, non danneggiate gli operai italiani. Basta, a darsi legnate sui maroni.
Giuliano Giuliani complimenti, hai perfettamente ragione ma il tuo commento cosa c’entra con la Giulia? Hem scusa con questa automobile?
Bella peccato che non si sono tanto sprecati col la potenza del motore…un motore del genere sopporta potenze di 700 800 hp senza tante modifiche
Francesco Ragazzo credo che oltre ad avere un sacco di cavalli sul motore sia importante anche la gestione degli stessi…..in Formula 1 si arrivava anche a 1000 cavalli in qualifica, ma non riuscivano quasi mai a far la pole. Parere personale.
Si vero anche quello..ma magari l auto riusciva a gestirli…il problema é che non faranno mai un alfa piu potente di una ferrari…
Opera d’arte…un sogno!