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Pillole dal mondo motori, oltre Covid

Le notizie dal mondo motori si susseguono, e ve le proponiamo in “pillole”. Come nei giochi della politica, si vuole aiutare tutti, ma a volte casa propria ha sempre la priorità. Idee, aiuti, forzature. Mentre i mercati chiedono anch’essi terapie intensive.
Audi: il cuore batte per Ingolstadt

“Quando serve, gli interventi ci devono ravvicinare”, sostiene Audi. Così, la casa dei quattro anelli sta sostenendo istituzioni ed enti medicali nelle regioni geografiche del proprio emisfero, ma sta anche provvedendo come comunicato a sostegni umanitari internazionali. Sul piatto dell’emergenza ha messo, dice Audi, 5 milioni di Euro.

Markus Dussmann, il nuovo Chairman insediatosi al vertice di Audi AG dal 1 Aprile, sostiene i lavoratori e tutti coloro che hanno consentito di mantenere le operazioni commerciali per Audi nel corso di questa crisi pandemica. “Una cosa cosa conta più di tutte” – afferma nel suo comunicato – : “proteggere tutti loro”.

Il 30 Marzo Audi ha deciso di devolvere 600 mila Euro agli ospedali delle zone in cui opera con i propri stabilimenti, a Ingolstadt e Neckarsulm, Sarebbe una parte dei 5 milioni previsti, con particolare cura per la regione di Ingolstadt.

Audi comunica però che “tra le altre cose i siti internazionali stanno provvedendo a fornire equipaggiamenti medicali, come Audi Brussels o Audi China”. Ulteriori misure saranno pianificate per altre zone.

PSA e i respiratori per la Francia

Groupe PSA che assieme a Air Liquide, Schneider Electric e Valeo accettano la responsabilità di produrre 10.000 respiratori per accontentare il governo francese

Una sollecitazione ad avere particolare riguardo per il proprio territorio nazionale (chi fa per sé)… Una Task Force composta da circa 30 esperti a cui si è aggiunta Valeo, per aumentare la produzione di respiratori Medical Systems, referenziati, è stato poi precisato, già da un gran numero di ospedali in Francia e all’estero.

La sfida industriale si è posta pure di dare utilizzare il contributo di 100 aziende partner per fornire i 300 componenti essenziali necessari alla fabbricazione di questi sistemi medici.

Ma Groupe PSA vuole andare oltre. Infatti ha pensato alla creazione di un laboratorio nella sua fabbrica di Poissy con oltre cinquanta dipendenti volontari. Servirebbe a implementare la produzione del blocco centrale del sistema.

Veicoli JLR per la Croce britannica. In aiuto anche degli anziani.

Jaguar e Land Rover inviano una flotta di veicoli a sostegno dei partner umanitari che operano nei servizi di emergenza in tutto il mondo.

Il gruppo britannico JLR (che ricordiamo proprietà degli indiani di Tata) informa che 57 veicoli (incluse 27 nuove Defender del parco stampa, perché importante precisarlo) sono in servizio con la Croce Rossa Britannica. Servono per portare cibo e medicine alle persone più vulnerabili del Regno Unito. Come precisato, inclusi gli anziani, grazie a Dio (o God saves the Queen).

Altri 165 veicoli sono stati però assegnati alle organizzazioni della Croce Rossa in Australia, Spagna, Sudafrica, Francia ed Italia.

Sono oltre 160 i veicoli Jaguar e Land Rover inviati quindi a supporto delle organizzazioni in risposta alla crisi del coronavirus.

Stabilimenti Subaru sospesi in Giappone e Stati Uniti

La comunicazione da Subaru Corporation è invece la sospensione della produzione nei suoi stabilimenti di autoveicoli in Giappone e negli Stati Uniti. Motivo, l’interruzione della catene di approvvigionamento e il rapido declino della domanda in tutto il mondo a seguito della diffusione del Covid 19.

In Giappone gli impianti di produzione di autoveicoli di Main Plant e Yajima Plant e l’impianto dedicato a servire il mondo motori e trasmissioni di Oisumi Plant pianificano la riapertura per il giorno 11 Maggio. Negli USA, in Indiana, considerano per il ritorno all’attività un ottimistico 20 Aprile, ma la situazione Covid lascerebbe presagire un leggero rinvio.

Dagli USA all’Europa la produzione deve aspettare

Ford ha confermato che la sospensione temporanea della produzione di veicoli e motori, nei siti di produzione europei, continua almeno fino al prossimo 4 maggio.
 
In attesa di comprendere l’evoluzione della pandemia delle restrizioni governative locali, si fanno sentire per tutti i costruttori le problematiche derivate dai fornitori e la disponibilità dei pezzi necessari alla produzione.

Linea quasi piatta per i mercati

Le vendite di automobili sono tracollate nel mese di Marzo a meno del 15 per cento. Se non azzerate poco ci manca. Si trova che otto su dieci stabilimenti hanno la produzione sospesa. Si salva parzialmente quella parte di concessionarie che hanno le officine, visto che il servizio di assistenza è fortunatamente ritenuto indispensabile.

Prima del “serriamo tutto” la filiera del mercato del due ruote segnava +2%. Dai dati ANCMA, il mese di marzo porta ad una riduzione del 66% rispetto allo stesso mese del 2019.

Negli ultimi 40 giorni il solo settore della meccanica ha perso 1 miliardo di Euro.

Sentiamo un po’ tutti un pezzo di primavera rubata dalle paure, ma ci rifaremo. Intanto, se a bordo dell’auto si viaggia in due (autocertificati), uno deve stare dietro. Ma in moto come funziona invece non è ben chiaro.

MotorAge.it | F. R.

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