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Renault: la nuova strategia parte in Cina

Il Gruppo Renault rivede le sue attività in Cina nei veicoli commerciali e nei veicoli elettrici. Per i primi cede le sue azioni a Dongfeng ed esce dall’accordo DRAC. Per sostenere i veicoli elettrici punta su due joint-venture: eGT e con la giovane ma poderosa Jiangxi Jiangling Group Electric Vehicle Co. Ltd (JMEV). Per lavorare in Cina e con la Cina servono sempre affiliazioni “speciali”. Ma la strategia aiuterebbe Renault ad aggredire i mercati globali.
Dacia Spring, Gruppo Renault,  Renault City K-ZE

Il Gruppo Renault ha annunciato i cambiamenti per la sua nuova strategia rivolta al mercato e allo sviluppo tecnologico in Cina. Ma è ovvio che i rafforzamenti serviranno all’interno come sul mercato mondiale. Questo soprattutto per i veicoli elettrici e i veicoli commerciali.

Per quanto riguarda le autovetture termiche, il Gruppo Renault si accorderebbe con Dongfeng Motor Corporation per cedergli le sue azioni del DRAC.
Tuttavia Renault e Dongfeng hanno altre società in comune. Insieme a Nissan proseguiranno ad esempio la loro collaborazione sui motori di nuova generazione e nello sviluppo del settore dei veicoli connessi smart.

La forza cinese da utilizzare per i veicoli elettrici

Con 860.000 unità vendute nel 2019, la Cina è una forza enorme sul mercato mondiale dei veicoli elettrici. E’ previsto che le elettriche potrebbero rappresentare il 25% del mercato cinese entro il 2030.

Il Gruppo Renault, (tra i primi grandi brand europei ad aver puntato sui veicoli elettrici, grazie anche all’Alleanza con Nissan) ha venduto circa 270.000 unità nel mondo dal 2011. In Cina si è creata una “piattaforma” molto competitiva, Esempio ne è il successo di Renault City K-ZE, primo veicolo elettrico nato da una joint-venture che è riuscita a mettersi in diretta concorrenza con i forti costruttori automobilistici locali del segmento.

La partnership tra Renault, Nissan e Dongfeng ha creato la eGT New Energy Automotive Co. Renault ha sfruttato la joint-venture eGT proprio per puntare a rendere la K-ZE un’auto di portata mondiale. E un veicolo sviluppato sul concept “Dacia Spring” sarà commercializzato in Europa dal 2021. Modelli pensati sulla scia di ZOE Cab e i-Cristal shuttle, con shared mobility, automatizzazione, GPS potenziati, fino alla cyber security per il sistema V2X (di cui la Cina è primo sostenitore).

A rafforzare la “potenza di fuoco” industriale e commerciale nel settore delle elettriche, c’è poi l’unione con Jiangxi Jiangling Group Electric Vehicle Co. Ltd (JMEV).
Una di quelle specie di startup al fulmicotone. Avviata nel 2015, JMEV prevede di coprire il 45% del mercato cinese dei veicoli elettrici nel 2022, con quattro modelli principali.

Serve alle scommesse dell’Alleanza Renault – Nissan

La nuova strategia in Cina dovrà dunque consolidare la competitività di Renault sul mercato cinese, ma anche rafforzarla sul mercato globale. Un riferimento nelle sinergie con Nissan è il nuovo concept di tipo “leader-follower” dell’Alleanza. Tradotto, un seguace dei più forti, sviluppato con tutto il potere delle joint-venture consolidate.

“Stiamo aprendo un nuovo capitolo in Cina. Ci concentreremo sui veicoli elettrici e sui veicoli commerciali leggeri, i due principali motori della mobilità pulita del futuro”, ha detto François Provost, Direttore delle Operazioni della regione Cina del Gruppo Renault.

MotorAge.it | Redazione

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