Per farsi un giro nella storia dell’automotive Honda propone il tour tra tanti pezzi leggendari della sua collezione di auto, moto e prodotti vari. Dentro la Honda Collection Hall, un giro tra oltre 300 prodotti e storie visionabili da casa in un tour virtuale a 360°. Dalla T360, prima auto prodotta da Honda, alla RA271, la prima monoposto di F1 sviluppata dalla Casa Giapponese.
Siamo purtroppo ancora nel periodo del “ #IoRestoACasa “, e per rianimare o rifocillare un po’ gli appassionati del mondo dei motori vari brand propongono idee via Web. Dalle gare con i simulatori di guida alle personalizzazioni dei modelli (per non parlare delle vendite on-line con sconto, ma questa è un’altra storia).
Alcune aziende dell’automotive hanno affinato vere esposizioni digitali virtuali. Dei virtual-tour da godersi direttamente dalla poltrona. Questo di Honda è tra i più “semplicemente godibili”, facili da gestire e non mentalmente troppo impegnativi.
Tre piani di tour
Nella realtà Honda Collection Hall (HCH) è un museo con sede nel circuito giapponese di Twin Ring Motegi. Ospita una pregevole collezione di prodotti della Casa di Tokyo, con oltre 300 esemplari. Queste creazioni possono però essere ora visionati in un tour virtuale a 360°, collegandosi al link: https://www.honda.com/collection-hall-gallery. Un giretto dalla poltrona tra auto, moto, modelli da corsa.
Inaugurato nel 1998, nel 50° anniversario della Casa, la Honda Collection Hall ha fatto un balzo tecnologico – temporale, diventando “passatempo” casalingo. O se vogliamo, un semplice “alimentatore digitale” delle passioni motoristiche e storiche. Dentro la collezione del Motegi in esplorazione digitale. Tre interi piani di storia
Durante il tour virtuale, si entra come di persona davanti a molte delle iconiche idee e produzioni di Honda. Tre piani del museo a raccontare gli oltre settanta anni della casa nipponica.
Contenitore di sogni
Il secondo piano ospita l’area dedicata a modelli di auto, di moto e di prodotti power. L’attenzione pare attirare verso la prima vettura ”sportiva compatta” del brand diventata famosa, la S500 del 1963. Girando tra vari modelli globali, o di fama globale della Casa, spuntano le varie Prelude, NSX o Civic.
Ma l’esposizione dal Giappone vuole dare anche una nozione panoramica di quella che è stata l’evoluzione del settore automobilistico nel Paese, rivolgendo quindi particolare attenzione al segmento delle mini-car. Sono le vetturette ultra-compatte anche dette kei-car o micro-car, molto in voga nel Paese del Sol Levante. Modelli tanto micro da rimanere sotto i tre metri di lunghezza, anche 2,5 m, per i quali a un certo punto il Governo ha previsto sostanziose agevolazioni fiscali. Per i produttori e per i clienti.
Compaiono alcuni dei primissimi modelli di mini-car, come la Honda N360, prodotta in serie già dal 1967.
Storie di corse, motori e …Sette e mezzo
Negli spazi reali come digitali, le due ruote hanno ovviamente un ruolo determinante, considerata la storia di Honda. Ci sono moto davvero iconiche come la CB750 realizzata per il mercato, novità, con motore a quattro cilindri. Indimenticata dai cultori dei motori, è pure la NR con pistone ovale.
Al terzo piano si mette in mostra l’anima più “racing” di Honda, con le monoposto, le GT e le moto da pista. Si individuano pezzi famosissimi, e perfino un po’ nostalgici, come come nel caso di una delle McLaren – Honda che ha avuto al volante Ayrton Senna. Memore di un tipo di competizioni più “rudi” è invece la RC166 con il suo cilindri, che insieme a Mike Hallwood hanno conquistato tante vittorie nel Tourist Trophy, quello genuino sull’Isola di Man.
L’idea leggendaria
Insomma, la Honda Collection Hall è uno di quei casi in cui l’uso della tecnologia porta ad avvicinarsi a momenti e rappresentazioni importanti nella storia.
Nel caso del marchio giapponese una storia che inizia negli anni ’40, quando Soichiro Honda monta il motore di un generatore per radiotrasmittenti sulla bicicletta di sua moglie. Nel 1946 questa idea si trasforma in commercio, con l’avvio della vendita di accessori utili a trasformare e riadattare quasi ogni tipo di bicicletta. Motori con il loro serbatoio, acceleratore, cavi, catene trasmissione particolari.
Un’idea nel suo complesso davvero leggendaria, visto che solo un paio d’anni dopo, nel 1948, Soichiro fonda la Honda Motor Company. Una storia in cui fare un giro, virtualmente.
MotorAge.it | Redazione