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Arriva il 25° film di 007 e Aston Martin torna a produrre la DB5

Si attende per novembre l’arrivo del 25° film di James Bond, e la Aston Martin riprende la produzione della classica e famosissima DB5. Come la sportiva di 007 originale. Dopo 55 anni è un fatto eccezionale, per ogni appassionato di automobili come per chi ha deciso di far continuare la storia dell’epico modello. E il fatto non è certo casuale. – Photo Gallery dal film e della nuova produzione –
Aston Martin DB5 a Matera nelle riprese del film No Time to Die

“No Time to Die” (non c’è tempo per morire) è il titolo del nuovo film che coinvolge James Bond, agente 007 britannico che perdura inossidabile nella sua carriera cinematografica.
La favolosa Aston Martin DB5 è divenuta l’auto simbolo abbinata a 007. Anche e non solo per questo la DB5 viene considerata una delle auto più famose e corteggiate della storia.

Girato in parte anche tra le bellissime scenografie della città di Matera, il 25° film della saga James Bond arriva in visione con un certo ritardo sulla originale programmazione prevista. A causa dell’emergenza Coronavirus i tempi sono slittati da Aprile al 25 Novembre 2020 (12 Novembre in Gran Bretagna). Ma Aston Martin non aspetta più, e procede ora con l’esplosiva decisione di riprendere a costruire la DB5. La prosecuzione (o Continuation) della Serie speciale DB5 Goldfinger, contenente pure i trucchi e i marchingegni che erano montati sul modello nel film omonimo del 1964.

L’idea di un Bond papà

Per chi aspetta il nuovo film “No Time to Die”, rispetto alle prime anticipazioni ufficiali sono subentrate indiscrezioni che mettono in risalto la presenza nella sceneggiatura di una bambina. Mathilda. Ed ecco la scoperta di una figlia da parte di James Bond. Una figura che i più affezionati alla saga si aspettavano prima o poi, viste le molteplici avventure con partner del gentil sesso affibbiate ogni puntata al 007 britannico.

Daniel Craig veste di nuovo i panni di Bond, quinta volta, anche se terminato il precedente (Spectre) aveva annunciato che non si sarebbe più ripetuto come 007. “Troppo stressante”, disse. Ha cambiato idea.
Di fatto in “No Time to Die” Bond vive inizialmente da ex-agente in vacanza, per poi essere richiamato in aiuto dall’amico.

Ci sono state complicate vicissitudini riguardo alla regia. Dopo rinunce e dietro-front, il film è stato diretto da Cary Fukunaga. Ma nella cura della sceneggiatura Daniel Craig ha fortemente voluto la collaborazione della brava Phoebe Waller-Bridge, con il compito di rendere il proseguimento della storia di Spectre già “umanizzata”.

Dopo oltre mezzo secolo, la medesima veste per sportivi gentleman

Ora, 55 anni dopo che l’ultimo nuovo DB5 è uscito dall’allora base di produzione Aston Martin a Newport Pagnell, nel Buckinghamshire, il lavoro è stato ripreso. Per un numero limitato di nuovi modelli DB5: il primo stock è di 25 esemplari Realizzati in collaborazione con i produttori dei film di James Bond, EON Productions, e dotate di un’ampia gamma di gadget visti sullo schermo (a partire dal film del 1964), gli esemplari Aston Martin DB5 Goldfinger Continuation diventano una storia nuovamente in evoluzione.

Ogni auto di questo nuovo capitolo di DB5 Goldfinger ha un prezzo di 2,75 milioni di £, sterline, più tasse (ora circa 3 milioni e 90 mila euro). La casa inglese indica in circa 4.500 le ore impiegate per auto presso il centro di Aston Martin Works.

Nuove DB5 prodotte con tanto di “ gadget da spia 007 “

I veicoli prodotti sono un mix di artigianato del vecchio mondo di Sir David Brown e moderna ingegneristica. Questo con l’integrazione di gadget sviluppati con Chris Corbould, il supervisore degli effetti speciali che ha lavorato a più di una dozzina di film di Bond.

Di questi gadget “di Bond” Aston Martin ci ha fornito pure l’elenco, considerando che gli accessori più pericolosi e “letali” sono rappresentativi, senza licenza di uccidere.

Esterno – Sistema di erogazione fumi posteriore – Sistema di erogazione slick olio simulato posteriore – Targhe rotanti anteriori e posteriori (triple) – Mitragliatrici gemellate anteriori simulate – Protezione posteriore antiproiettile – Batterie ariete anteriori e posteriori – Slasher per pneumatici simulato – Pannello del tetto del sedile passeggero rimovibile (opzionale).

Interni – Mappa del tracker dello schermo radar simulato – Telefono nella portiera del guidatore – Pulsante attuatore pomello cambio – Quadro montato su bracciolo e console centrale – Armi nascoste sotto il sedile e vassoio di stoccaggio – Telecomando per l’attivazione accessori.

Tecnica classica

Tutte le DB5 Goldfinger Continuation hanno come colore esterno la vernice Silver Birch (proprio come l’originale). Lo stesso per i pannelli esterni in alluminio montati sulla struttura del telaio in acciaio dolce. Sotto il cofano c’è un motore a sei cilindri in linea aspirato da 4,0 litri, con tre carburatori SU e scambiatore di calore dell’olio. La potenza generabile è nell’ordine dei 290 CV, ovviamente gestita dalla trazione posteriore. Il cambio manuale è un ZF a cinque velocità, ed è presente anche un differenziale a slittamento meccanico limitato.

Freni a disco idraulici servoassistiti tipo Girling, sterzo a pignone e cremagliera (che non prevede assistenza) e sospensione posteriore con ponte di Watt, fanno parte del pacchetto dinamico.

Paul Spires, presidente di Aston Martin Works, ha detto: “Stiamo realizzando, forse, alcuni dei ” giocattoli ” più desiderabili mai costruiti”.

Le prime consegne del primo nuovo lotto di DB5 Goldfinger Continuation ai clienti inizieranno nella seconda metà del 2020.

MotorAge.it | Fabrizio Romano

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