MotorAge New Generation

Da Tesla a SpaceX: Elon Musk è entrato nella storia

Con il volo nello spazio di SpaceX il “visionario” Elon Musk è entrato definitivamente nella storia. Il razzo Falcon, la capsula Dragon come il successo strabiliante delle sue auto Tesla. Sempre secondo la filosofia che le vere innovazioni devono comportare dei rischi.
Tesla Roadster portata nello spazio da SpaceX

Molti lo vedono come un erede di Steve Jobs, per l’istinto a innovare, a lanciarsi in nuove iniziative commerciali, a rischiare ben più di altri.
Ci sta, tranne per un fatto. Steve Jobs è partito da un garage per creare Macintosh. Per poi andare pezzi sistema operativo in mano, a proporre l’idea negozio per negozio.
Elon Musk “si è fatto” con una doppia laurea, economia e fisica (anche se nel dottorato poi ha lasciato anche lui). E’ stato bravissimo nel creare subito soldi e poter sempre contare su forti capitali.

Di operazioni fallimentari del resto ne ha avute, ma spesso ne è uscito ugualmente più che bene. Come è stato nel caso PayPal.

La sua prima start-up, Zip2, trasformò elenchi di dati in un modo per offrire un servizio informazioni per trovare la strada. Dopo qualche anno lo vendette per circa 300 milioni di dollari. Un trampolino economico per creare X.com, nel 2000 diventata poi PayPal, oggi il sistema di scambio monetario più utilizzato al mondo. Ma il modo di sviluppare la piattaforma aprì beghe interne. Mentre Elon era in vacanza, il consiglio di amministrazione lo fece fuori dalla posizione di CEO, ma egli rimaneva l’azionista di spicco. Quando nel 2002 l’azienda venne catturata da eBay, la sua delusione si placò con un rendimento personale tra i 170 e i 180 milioni di dollari.

Se Elon Musk viene conosciuto e definito come “visionario”, Bisogna saper interpretare il meglio simbolico del termine. Interpreta visioni di innovazioni da sogno. Si lancia in sfide dove altri non osano o, per lo meno, con modalità alternative, che anticipano i tempi e i passi altrui.

“La mia idea innovativa non cresce nella prospettiva di quanti soldi si guadagnano”, “Nasce invece sul cosa può portare cambiamenti alle persone”. Questo è quanto ha sostenuto Musk in vari dei suoi incontri, con società o università.
La tecnologia, internet, l’auto elettrica potente, la conquista dello spazio sono diventati i suoi veri pallini. Anche quando i rischi rasentavano la follia.

Per le innovazioni serve rischiare

Del resto, come dice: “se non ci sono veri rischi significa che l’idea non è abbastanza innovativa”.

Ed è su queste scie ideologiche che tra il 2002 e il 2003 ha convinto i suoi partner nei progetti SpaceX e Tesla.
“Per entrambi avevo dato il 10% di possibilità di avere successo”, ha affermato Elon Musk.

Non a caso entrambe le “avventure di nuovo mercato”” hanno rischiato parecchio nelle fasi di evoluzione.

La prima vettura Tesla prodotta è stata la Roadster nel 2008. Una sportivissima a propulsione elettrica capace di battere in sprint e accelerazione la stragrande maggioranza di superar di serie dell’epoca. Ferrari incluse. MotorAge.it la fece notare in occasione della sua apparizione al Motor Show di Bologna, in uno spaziato piccolo e poco invitante. Ma dicemmo anche che per quanto tecnologicamente avanzatissima la Roadster non brillava per appeal stilistico. Inoltre doveva ancora concretizzarsi un progetto di espansione commerciale del brand.

Fenomeno Tesla fuori dalla norma

Ma da li a poco, ciò che fece Musk dalla sua posizione di “boss” e CEO di Tesla ha del miracoloso. L’arrivo della Model S nel 2012 è stata una svolta pubblicamente ben percepibile. Berlina lussuosa a movimento elettrico, con i 400 Km di autonomia che sono poi diventati 600 Km e fino a 800 Km e più di autonomia. Con capacità di accelerare da 0 a 100 Km/h in meno di sei secondi, e anche in meno di quattro secondi nelle versioni più potenti.

Tesla distanzia tecnologicamente gli avversari del settore mobilità elettrica sviluppando le stazioni di ricarica Supercharger, sempre più veloci e capaci nelle modalità di riempire i veicoli di energia.

Colossale è stata poi l’operazione Gigafactory. Una vera cittadella tirata su nel Nevada per la produzione di batterie e dispositivi del settore. Con impostazioni da leader per sistemi eco-sostenibili. Uno dei sogni pazzi di Musk.

I successivi modelli di auto hanno confermato un successo unico al mondo. La Model X, il SUV con porte ad ali di gabbiano e prestazioni da supersportiva (ma con maggiore autonomia). Model 3, voluta con prezzi di listino per raggiungere una clientela ad ampio spettro. Quindi la compatta Model Y, le cui consegne sono iniziate dal 2020. E bisogna vedere come si va a concretizzare commercialmente il Cybertruck, visto come concept di pick-up avveniristico.
Tutti veicoli che insieme alla mobilità elettrica mettono in atto un forte uso della digitalizzazione, oltre ai più alti step di pilotaggio automatico.

Si fa notare anche la Tesla Powerwall per immagazinamento e scambio di energia in ambito domestico. Home-to-car-to-home. Insomma, il brand Tesla guidato da Elon Musk è diventato in pochissimi anni un leader del mercato automotive. Anche rispetto a produttori impegnati negli stessi campi da molto, molto più tempo.

Autostrade nello spazio

Parallelamente alle ideologie per Tesla, Elon Musk nutre le sue ambizioni verso lo spazio. “Di cosa altro ha bisogno l’umanità?” – si chiede -. “Di potersi muovere nel cosmo come sulla Terra” – si risponde. Fonda SpaceX proprio con l’intento di creare una società privata che si occupi di lanci spaziali, per il trasporto di merci e anche di persone.

I primi tempi sono però stati complicati per SpaceX, tra investimenti persi e fallimenti dei razzi Falcon e delle capsule spaziali Dragon. Dopo tre tentativi falliti, nel 2008 SpaceX riesce però a raggiungere l’orbita terrestre.

Ciò che serviva alla società di Elon Musk per ottenere l’ambito ricco contratto dalla NASA (1.600 miliardi di dollari). La NASA dovette infatti accettare di rivolgersi a privati per rifornire la Stazione spaziale internazionale dopo la dismissione degli Space Shuttle nel 2011.
Diventa anche una lotta contro il tempo.

Nel 2018 SpaceX riesce a lanciare con successo il più potente razzo Falcon Heavy, con alcune parti riutilizzabili.
Si porta appresso anche una Tesla Roadster, per aggiungere un po’ di enfasi e marketing all’operazione storica. A fare da fondo, le note di Life on Mars di David Bowie

E nel giugno 2019, da Cape Canaveral è la volta della versione con capsula con un equipaggio di completare la sua prima missione dimostrativa.

Storico viaggio della Nave Spaziale

Ma è in questi giorni che Elon Musk e la sua SpaceX sono entrati definitivamente nella storia.

Lo scorso Sabato, dopo l’annullamento del lancio di mercoledì 27 maggio.
Due astronauti della NASA (Doug Hurley e Bob Behnken) sono decollati dal Kennedy Space Center in Florida a bordo di una capsula Crew Dragon bianca e nera a forma di proiettile posta sulla cima di un razzo Falcon 9.
La navetta spaziale progettata e costruita dalla compagnia SpaceX di Elon Musk.

È la prima volta che degli astronauti vengono mandati in orbita da una compagnia privata. Questo nel primo volo spaziale con umani della NASA da quando il programma spaziale è stato chiuso (o sospeso) nel 2011.
L’equipaggio ha raggiunto la ISS senza problemi, domenica pomeriggio (con qualche minuto di anticipo, alle 14:27 circa ora locale).

Prima del decollo, SpaceX ha twittato: “Il portello del drago dell’equipaggio è chiuso” insieme al filmato dei due astronauti nella capsula.

Decollo SpaceX

Tunnel superveloci

Per Elon Musk la voglia di ideare e di osare continuano. Tra gli obbiettivi, portare le prime due donne sulla Luna e il primo equipaggio su Marte.

In particolare Musk punta a creare delle specie di “autostrade spaziali” per viaggi di clienti avventurosi e per un’umanità “interplanetaria” o “multi-planetaria”. Una bizzarria per quest’epoca? Vedremo.

Intanto, con The Boring Company sta richiamando soci per perforare tunnel e sviluppare un sistema di trasporto di merci e persone con mezzi elettrici superveloci. Un modo per alleviare la congestione del traffico.

Di fatto, con particolari meriti per il successo di Tesla, Elon Musk sfoggia un portafoglio di oltre 36 miliardi di dollari. Cifra che nelle liste di Forbes lo piazzerebbe solamente al 31° posto tra gli umani miliardari più ricchi del mondo.

MotorAge.it | Fabrizio Romano

Capsula equipaggio SpaceX – NASA
Exit mobile version