Ghibli Hybrid: la prima Maserati elettrificata della storia
Il nuovo motore ibrido vanta complessivamente 330 CV erogati da un 4 cilindri a benzina 2 litri sovralimentato con un alternatore a 48 Volt. La Maserati Ghibli Hybrid sarà disponibile da settembre 2020.
Il meglio della tecnologia motoristica FCA
Nel realizzare la nuova Maserati Ghibli Hybrid, i tecnici dell’Innovation Lab di Modena si sono impossessati con estrema maestria del 4 cilindri 1.995 cc a iniezione diretta di benzina, sistema MultiAir e sovralimentazione mediante un turbocompressore che equipaggia le Alfa Romeo Giulia e Stelvio 2.0 Turbo Benzina.
Il nuovo motore è stato profondamente rivisto nella parte alta, quella che più conta, ed è coadiuvato da un sistema ibrido “leggero” con un alternatore a 48 Volt e l’e-Booster (un compressore elettrico aggiuntivo). Aspetti questi ultimi supportati da una batteria collocata nella parte posteriore della vettura, soluzione che porta anche il vantaggio di una migliore distribuzione dei pesi. Infatti, rispetto alla versione Diesel il peso risulta inferiore di circa 30 kg.
Performance di alto livello
A dispetto della cilindrata di soli due litri, il 4 cilindri non farà rimpiangere il V6 per almeno tre motivi. Il primo, la presenza degli alberi controrotanti di equilibratura annullano le vibrazioni tipiche di un “4 in linea”. Poi i tecnici Maserati hanno creato un impianto di scarico che ricrea l’inconfondibile sound di ogni vettura del Tridente. Ultimo, ma non meno importante, le performance sono di alto livello.
La potenza massima è di 330 CV a 5.750 giri/min., a fronte della coppia di 450 Nm a 4.000 giri/min. Valori che consentono, grazie anche al rapidissimo cambio automatico ZF a 8 rapporti e al peso non molto elevato (1.878 kg) l’accelerazione 0-100 km/h in 5”7/10 e la velocità massima di 255 km/h.
Molto interessante anche il consumo di carburante nel ciclo combinato, dove è evidente l’apporto del sistema elettrico. Infatti, anche se in via di omologazione, Maserati dichiara valori tra gli 8,5 e i 9,6 litri per 100 km nel ciclo combinato, corrispondenti a 192-216 g/km di CO2.
Design conservativo
La linea della Maserati Ghibli è cambiata poco e, detto molto francamente, è un gran bene poiché si tratta della più affascinante espressione stilistica nell’ambito del suo segmento ed eccessive modifiche non avrebbero giovato.
Esternamente il colore blu personalizza le tre inconfondibili prese d’aria laterali e le pinze dei freni, di cui le anteriori con quattro pistoncini. Senza dimenticare la saetta all’interno dell’ovale che racchiude il Tridente sul montante posteriore. Il blu caratterizza anche le finiture interne, in un abitacolo dove “si respira” come sempre un’atmosfera di alto artigianato italiano.
La griglia frontale è nuova e le sue “stecche” sono state ridisegnate per rappresentare il diapason. In effetti lo strumento musicale produce un suono puro che ricorda anche il simbolo del Tridente. I gruppi ottici posteriori sono stati completamente ridisegnati e riprendono il concetto stilistico di un boomerang. Chiaramente ispirato all’indimenticabile Maserati 3200 GT del 1998, primo modello del rilancio del Tridente oggi conteso dai collezionisti di tutto il mondo.
Gian Marco Barzan