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Monopattini elettrici: poche regole, molti rischi [VIDEO]

Sempre più persone utilizzano i monopatti elettrici e al 118 si conta la media di un incidente al giorno. Una media angosciante per un mezzo che molti considerano come il simbolo di una nuova mobilità sostenibile.

Monopattini elettrici: poche regole, molti rischi

Stesse regole delle biciclette

Ormai vediamo costantemente un formicaio di monopattini un giro per le città. Da quando è stata inaugurata la fase 2, merito anche degli incentivi sull’acquisto, i monopattini stanno conquistando una grossa fetta di pubblico. Del resto se i mezzi pubblici sono a pericolo contagio, in auto c’è coda e in bici si fa fatica, rimane la scelta più ovvia.

Dal punto di vista giuridico, il monopattino è equiparato alla bici (art. 68 e 182 del Codice della Strada). Però, la sua conformazione strutturale ha richiesto delle regole specifiche. Tra queste c’è l’uso del casco nei minorenni, il limite di velocità a 25 km/h (che scende a 6 km/h se guidato in aree pedonali) oltre il divieto di trasporto di persone o oggetti. Queste le uniche regole alle quali è necessario sottostare.

Chiaro, per guidare i monopattini elettrici i conducenti devono avere almeno 14 anni ma non c’è obbligo di patente né di assicurazione. Inoltre per circolare su strada, il motore non deve superare i 500 watt di potenza e, il telaio, deve essere obbligatoriamente dotato di luci e catarifrangenti, pena, la conduzione a mano del veicolo nette ore serali e notturne. Però, nel caso ci fossero piste ciclabili disponibili, attualmente il monopattino può circolare anche sulla carreggiata.

I monopattini non sono giocattoli

Per guidare il monopattino elettrico il conducente deve avere almeno 14 anni. Ma non era previsto che i monopattini elettrici, essendo mezzi di trasporto come tutti gli altri, potessero essere causa di incidente grave.

Infatti ne sono già avvenuti diversi. Uno dei primi tratta di un 46enne che si è schiantato al suolo mentre girava ubriaco per le strade di Montegrotto Terme, alla guida del suo monopattino. Allertata da un passante è subito intervenuta la polizia stradale che lo ha denunciato per guida in stato di ebbrezza.

Un’altro incidente accaduto nel milanese è stato causato da due 15enni che si sono scontrate con un’automobile provocando danni piuttosto gravi. È successo quache giorni fa a Lainate (MI), su via Adige, dove le due ragazze, viaggiando su un solo monopattino elettrico, si sono scontrate con un veicolo proveniente dalla direzione opposta. Le due minorenni erano contromano e senza casco e hanno riportato ferite da “codice giallo”, ma per una di loro le condizioni sono peggiori.

L’ennesimo dramma lo troviamo sempre a Milano dove una ragazza di 31 anni, che guidava il suo monopattino elettrico contromano si è schianta contro un camion dopo essere sbucata da un incrocio. L’impatto con il camion è stato molto violento e la ragazza è stata sbalzata sull’asfalto picchiando la testa. Non aveva il casco. È ricoverata in prognosi riservata al Niguarda dove è stata operata.

Impatti devastanti

Sono state realizzati dei veri e propri crash test dalla fka, un’azienda tedesca che si occupa di ricerca e tecnologie per il mondo automotive. Come potete vedere qui sopra, il video illustra quello che accade quando un monopattino elettrico si scontra con un’auto, mettendo in evidenza quello che accade ad una persona a bordo di un monopattino elettrico nel momento del suo impatto con un’autovettura a diverse velocità e angoli d’urto differenti. I risultati sono devastanti: il manichino in tutti e tre i crash test sbatte violentemente contro l’automobile che si ritrova nella maggior parte dei casi solo un’ammaccatura. E’ il conducente che riporta i maggiori danni nello scontro, fino a traumi cranici evidenti.

Il crescendo di incidenti sui monopattini elettrici avvenuti nelle ultime settimane preoccupa anche la Procura di Milano, che ha deciso di verificare e approfondire la questione della sicurezza e le norme sulla circolazione. Ora si vuole capire quanto questi mezzi siano pericolosi, per decidere eventualmente regole più severe. I primi elementi su cui si potrebbe intervenire sono proprio l’obbligo di indossare il casco e garantirsi una copertura per eventuali sinistri.

Esistono polizze apposite

A proposito di assicurazione, qualche settimana fa 24Hassistance, compagnia di assicurazione specializzata in coperture su moto e motorini, lancia la prima polizza specifica. Dopo i cinquantini e le bici è arrivato il momento di assicurare anche monopattini. Così è nata Multimobility con tre pacchetti diversi: per un giorno solo o per un anno intero, per una persona o tutta la famiglia. Ma anche per mezzi in sharing dichiara . «Se ti fai male o si rompe rimborsiamo taxi o treno per tornare a casa», commenta Giulia Pascazio. “Ma soprattutto ecco la copertura per infortunio anche in caso di incidente con responsabilità, come nel caso della ragazza di Milano. Se avesse indossato il casco, non ci sarebbe stata nemmeno la franchigia”.

La preoccupazione di Codacon e ASAPS

Secondo Giordano Biserni, presidente dell’ASAPS era evidente che la situazione si sarebbe aggravata con l’aumento del traffico. “14 incidenti in poche settimane ne sono la dimostrazione più lampante’’. Poi ha aggiunto che “Il monopattino è un mezzo utile per districarsi nel traffico, per il piacere di poter circolare anche nei centri storici, ma richiede destrezza e prudenza perché ha dei margini di insicurezza elevati. Il problema è che spesso il confine tra mobilità e divertimento è troppo labile. Vedo spesso dei comportamenti di guida che definirei goliardici. Le regole del Codice della Strada vanno osservate sempre. Occorrono messaggi chiari; tanto per chi usa questo veicolo quanto per chi lo incrocia sulle strade’’

Qualcosa si sta facendo

Da qualche settimana e partito un nuovo servizio di controllo della Polizia Locale. Infatti circolano per le zone centrali di Milano alcuni vigili in monopattino per presidiare le piste ciclabili, le corsie preferenziali e le aree pedonali. I quattro monopattini elettrici in servizio inizialmente in uso al Comando Decentrato 1 sono utilizzati da 8 agenti dedicati, su turni mattina e pomeriggio. Gli agenti, tutti con il casco, controlleranno che non vengano commesse infrazioni e si occuperanno di prevenire e contrastare le soste irregolari. E’ già qualcosa.

Motorage.it – La redazione

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