DS9: fascino retrò per un design futuristico
Dal 2020, il marchio francese DS si sta espandendo in un nuovo segmento del mercato automobilistico con l’introduzione di DS9, una nuova berlina destinata ai clienti più esigenti
Lunga 4,93 metri, berlina elegante con riferimenti suggestivi al passato che richiamano la leggendaria Citroën DS, la Déesse. La nuova ammiraglia DS 9 vanta oggi numeri alti nell’esclusiva cerchia di modelli con cui DS Automobiles continua a costruire la propria immagine premium.
Le dimensioni della nuova ammiraglia suggeriscono una imponenza superiore di altre berline della stessa categoria, quindi all’interno della vettura l’abitabilità dei passeggeri posteriori raggiunge nuovi traguardi.
Nell’anteriore sdella DS9 picca a calandra DS WINGS, su cui svetta la griglia impreziosita dal design a effetto diamantato tridimensionale. L’ampio cofano mostra una complessa lavorazione guilloché Clous de Paris. Tutti i particolari si sommano per sottolineare la gloriosa storia del brand, che rivive grazie ai suggestivi ‘coni’ presenti sulle estremità del tetto.
Punta tutto sul design
Questa nuova DS9 E-Tense pur essendo bella ed elegante non ha una linea così radicale o audace come era una volta, ma alcuni dettagli sono davvero interessanti.
La linea è molto armonica. Il lunotto offre l’impressione di scivolare dolcemente sul bagagliaio, mentre le luci anteriori e quelle posteriori sono unite da una studiata fluidità che abbraccia lateralmente le due estremità della vettura. Il tetto della DS9 a due colori ne completa l’effetto.
Il bagagliaio accenna un tocco di sportività ulteriore, accentuando il profilo aerodinamico.
La serie DS in genere non ha mai fatto riferimenti stilistici diretti al suo omonimo originale, ma la nuova DS9 E-Tense, con il disegno degli indicatori posteriori, in realtà sottolinea un elemento molto evidente della Déesse.
Chiari riferimenti ad un passato glorioso
Infatti la Citroën DS originale, aveva gli indicatori nello stesso punto, montati in alloggiamenti simili a un clacson. Questa strana posizione non è stata stata il risultato di approfonditi studi sulla visibilità e sulla sicurezza. In realtà è stato il risultato del lavoro del design Flamino Bertoni che ha voluto caratterizzare in modo efficace la progettazione del posteriore.
Le versioni precedenti del design DS utilizzavano modelli fastback molto più convenzionali. Questi limitavano lo spazio sul retro dell’auto più di quanto piacesse a Bertoni. Quindi progettò una versione con un tetto più alto e una linea che si estendeva un po’ oltre il lunotto.
Per coprire lo sbalzo tra la linea del tetto e il lunotto, un collega designer di nome Bossé ha avuto la brillante idea di attaccare gli indicatori di direzione posteriori in cima, in piccoli alloggiamenti (prima plastica rossa, poi acciaio inossidabile). Divenne un pezzo cruciale dell’iconica DS.
Anche se il design della DS9 è molto più armonico della vettura a cui si ispira, l’obbiettivo di rendere omaggio all’antenata è stato raggiunto. Merito del fascino di una storia che DS Automobiles continua ad interpretare in chiave contemporanea, in una vettura dalle più aggiornate tecnologie come DS9.
La redazione -Motorage.it