La versione speciale della Mini Cooper prende il nome del celebre pilota nordirlandese che proprio con la prima versione della compatta inglese vinse il Rally di Montecarlo nel 1964.
Trentasette, numero vincente
Sono già passati ben 56 anni dal Rally di Montecarlo del 1964, vinto dalla sorprendente Mini Cooper S con il numero 37 pilotata da Paddy Hopkirk. La bravura di Hopkirk unita alla maneggevolezza incredibile della vettura, consentirono di prevalere su vetture con il doppio della potenza e dalla cilindrata ben più sostenuta rispetto ai 1.275 cc del leggendario motore Morris A-Plus.
Oggi Mini, ha deciso di celebrare quella indimenticabile vittoria realizzando la versione speciale Paddy Hopkirk che in foto ammiriamo con accanto Hopkirk stesso. Declinata nelle configurazioni Mini Cooper S 3p, Cooper S 5p e nella cattivissima JCW, la Mini Paddy Hopkirk è caratterizzata da un design esclusivo. Le firme del celebre pilota sono profuse a piene mani e la dotazione è studiata per celebrare uno dei risultati più eclatanti nella storia delle competizioni automobilistiche.
Omaggio alla storia
La vernice della carrozzeria è un omaggio a quella che ha vinto il Rally di Montecarlo. Mentre i cerchi sono in lega leggera John Cooper Works da 17 pollici nel design Track Spoke Black, oppure forgiati John Cooper Works da 18 pollici con Design opaco Cross Spoke Jet Black. E pensare che la Cooper S originale che sbaragliò il Rally di Montecarlo era equipaggiata con cerchi da soli 10 pollici.
La grande tenuta di strada, la stabilità e la maneggevolezza, tipica di ogni Mini, erano permesse allora dal baricentro ultra ribassato e dal peso estremamente contenuto. Senza dimenticare l’architettura raffinata delle sospensioni anteriori a parallelogrammi trasversali e lo sterzo diretto. La modernissima Mini Cooper S di oggi raggiunge inevitabilmente risultati ancor migliori, grazie soprattutto alla perfetta interazione tra meccanica avanzata ed elettronica perfettamente calibrata.
Performance esaltanti
La Mini Paddy Hopkirk riprende le motorizzazioni delle Mini di serie. In sostanza le versioni Cooper S 3 porte e 5 porte adottano il 4 cilindri 2 litri sovralimentato mediante un turbocompressore, erogante 192 CV. Unità che consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 6”8/10- 6”9/10, mentre la JCW adotta il medesimo motore potenziato a 231 CV e scatta da 0 a 100 km/h in 6”3/10. Chissà che divertimento guidarla per Paddy Hopkirk e per i suoi fortunati proprietari!
Gian Marco Barzan